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Ricordate quanto affermato da M. Trichet (predecessore di Draghi alla BCE) quando si rifiutò di svelare all’agenzia di stampa Bloomberg i documenti interni in suo possesso che mostrano come la Grecia ha usato i derivati per nascondere il proprio debito (Bloomberg, 5 Novembre,2010) dato che ”l’informazione contenuta nei 2 documenti disturberebbe (undermine) la fiducia pubblica sulla conduzione della politica economica”? Trichet scrisse in una lettera del 21 ottobre, in cui formalizza il rifiuto, che la trasparenza (disclosure) “ha, nell’attuale ambiente di mercato il rischio sostanziale ed acuto di aggiungere volatilità ed instabilità”. Instabilità, disse proprio così.
Cose note, per i lettori di questo blog. Quanto segue lo è meno, perlomeno per me. Per capirlo, dobbiamo fare un piccolo passo indietro nel tempo, al 2004. Al 4 marzo per la precisione (Trichet era già presidente).

 

I derivati di Trichet non sono proprietà privata

Ricordate quanto affermato da M. Trichet (predecessore di Draghi alla BCE) quando si rifiutò di svelare all’agenzia di stampa Bloomberg i documenti interni in suo possesso che mostrano come la Grecia ha usato i derivati per nascondere il proprio debito (Bloomberg, 5 Novembre,2010) dato che ”l’informazione contenuta nei 2 documenti disturberebbe (undermine) la fiducia pubblica sulla conduzione della politica economica”?…

Signori, prendiamo sul serio il ritorno di Berlusconi

L’intervista di Silvio Berlusconi uscita ieri sul Giornale ha indubbiamente un’enorme importanza, sebbene ovviamente non sia intelligente attendersi novità sensazionali da un politico che si presenta per la sesta volta come leader di Governo. Dal punto di vista pubblico siamo davanti al più deciso manifesto d’intenti del Cavaliere degli ultimi mesi, particolarmente interessante soprattutto perché fatto a casa propria, ossia…

Sì l’Europa è come un Usain Bolt. Infortunato

La crisi finanziaria avrebbe dovuto colpire nella stessa misura gli Stati Uniti e la zona euro, considerando che si tratta di due economie di dimensioni simili, con un analogo livello di diversità al loro interno e un analogo incremento medio dei prezzi delle case negli anni che hanno preceduto lo scoppio della bolla… In effetti l’andamento dell’economia statunitense è stato…

Vi spiego le pecche industriali di Marchionne

Ho letto con molto interesse le considerazioni di Marco Ferrante su Fiat e sulle strategie di Fiat. Condivido molto di quanto dice Ferrante, osservatore attento alle questioni legate a Fiat e all’industria italiana in generale. Ritengo però opportuno fare alcune considerazioni aggiuntive. L’operato di Fiat è la cartina di tornasole della salute imprenditoriale italiana, della vocazione del nostro paese a inventare…

Una chiave green per riaccendere il motore dell'economia

Fare politica industriale significa avere l’ambizione e la capacità di fare anche politica ambientale. I dossier più complessi all’attenzione di governo e parti sociali riguardano diverse realtà della old economy - Ilva, Carbosulcis, Alcoa e persino Fiat – verso le quali si cerca una non facilissima riconversione green. Aggiungiamo le polemiche che vanno montando a proposito delle aree industriali dismesse…

Usa alla ricerca di un ruolo tra Cina a Giappone

La contesa tra Tokio-Pechino per un gruppo di isolotti nel mar cinese meridionale rappresenta la prova del fuoco per la tesi secondo cui gli intrecci economici tra gli stati impedirebbero che questioni di questo tipo sfuggano di mano. Per il momento si osserva come l´ondata nazionalistica, acque ricche di risorse ittiche e materie prime la ragione dietro le quinte patriottiche, stia…

Subbugli in Nord Africa. Benefici (e rischi) per l'Italia

Uno tsunami politico e sociale sconvolge il Nord Africa da più di un anno. Tutto è cominciato a dicembre del 2010 quando la Tunisia, dopo decenni di autoritarismo, è scoppiata. I tunisini non sono riusciti a tollerare la continua mancanza di crescita economica e il malessere sociale a cui erano confinati. A seguito della caduta di Zine el-Abidine Ben Ali…

Occupy Wall Street, il vuoto di una protesta

È passato un anno da quando quel 17 settembre un gruppo di ragazzi si sono accampati a Zuccotti Park, la piazza tra il Ground Zero e la Borsa di New York, per protestare contro quelle che considerano le misure finanziarie che hanno tolto l’aria (e il senso) all’economia americana. Il fenomeno ha avuto un effetto domino e si è sparso…

I gruppi della Difesa in subbuglio

La notizia di una possibile fusione tra i colossi dell’aerospazio, Bae Systems e Eads, sebbene sia arrivata inaspettata la settimana scorsa, è diventata negli ultimi giorni un oggetto di studio nel mondo economico e politico. L’annuncio sta infatti preoccupando il management delle altre grandi case di difesa su entrambe le sponde dell’Atlantico.   Rivali europei, soprattutto di minori dimensioni, si…

Cari Monti e Draghi, Statuto dei lavoratori? Legge riformista

Approvata nel 1970, con l’astensione del vecchio Pci, la legge 300, lo Statuto dei Lavoratori, ha segnato “la cerniera”, culturale e politica, nella vita del Paese: finalmente, come aveva reclamato vent’anni prima a gran voce il leader ‘riformista’ della Cgil, Peppino Di Vittorio, “la Costituzione deve varcare i cancelli delle fabbriche”. E l’attuale leader del Pd, Pier Luigi Bersani lo…

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