A poco meno di un mese dal summit Nato, il primo nel secondo mandato Trump, cresce l’attenzione sui temi di maggior urgenza. Dalla necessità di aumentare il budget per la difesa al sostegno a Kiyv, il vertice atlantico richiederà agli Stati membri di implementare i propri apparati militari per lo sviluppo di una difesa comune che sappia limare i punti di attrito interni ed esercitare una efficace protezione dalle molte minacce che si avvicinano ai fianchi dell’Alleanza atlantica. L’analisi del generale Massimiliano Del Casale
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Parigi sta perdendo il controllo sull'uranio nigerino. Ma Mosca è pronta a rimpiazzarla
L’uranio nigerino, vitale per l’industria nucleare francese, è oggi al centro di una competizione feroce. Mentre la Russia (dopo la Cina) sta cercando di assicurarsi le riserve strategiche del Paese, l’azienda francese Orano perde terreno e lancia una battaglia legale per cercare di difendere i propri interessi
L’Oms punta sulla medicina tradizionale. Un assist a Pechino?
L’Oms approva la nuova strategia globale sulla medicina tradizionale, tema caro alla Cina. L’Ue avverte: no a pratiche senza evidenze scientifiche. Nel vuoto lasciato dagli Usa, Pechino rilancia i finanziamenti con 500 milioni aggiuntivi
Con i capitali privati la difesa europea può raggiungere l'eccellenza. Parla Federle (TholusCapital)
L’Europa è chiamata a rafforzare le proprie capacità di difesa, ma tra bilanci pubblici sotto pressione e un sistema industriale da ricalibrare, la strada è complessa. In questo contesto, il coinvolgimento degli investitori privati potrebbe aiutare concretamente gli Stati europei a finanziare il rafforzamento dell’industria e costituire un volano per la crescita e l’innovazione. L’intervista di Airpress a Markus Federle
Byd sotto la lente di Pechino. Il caso delle auto usate
Forse innervosito dalla decisione del costruttore di ribassare i prezzi dei veicoli, sparigliando la concorrenza interna, il governo ha deciso di accendere un faro sul fenomeno delle auto usate per gonfiare le immatricolazioni e accedere ai sussidi
Genova e Ravenna non fanno campo largo. Palano spiega perché Meloni (ancora) non ha rivali
Il centrosinistra incassa due importanti vittorie a Genova e a Ravenna ma, anche se i leader dei partiti esultano, il campo largo al momento non è riproducibile a livello nazionale. Pesano, in particolare, le questioni interne. Il centrodestra avrà diverse fibrillazioni legate alla limitata azione del governo sulle riforme e ad alcune ambiguità in politica estera. Ma Meloni non ha rivali per Palazzo Chigi e l’elettorato è compatto. Colloquio con Damiano Palano, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali della Cattolica
Da Roma a Bruxelles, l'Italia ha tutte le carte per invertire la rotta. La traiettoria di Meloni
Non solo economia (“via i dazi interni Ue”) nell’intervento della premier dinanzi agli industriali, ma anche molti spunti di prospettiva e di relazioni, anche sul respiro euroatlantico, che è sempre nei pensieri di Palazzo Chigi. Il recente incontro a Roma fra il vicepresidente Usa, JD Vance, e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, “è stato l’inizio di un dialogo, che l’Italia ha continuato a facilitare anche in questi giorni, che va portato avanti con saggezza e con buon senso e, se posso permettermi, anche con un approccio più politico che burocratico”
Safe, uno strumento macchinoso ma con il potenziale per una svolta europea. La lettura di Braghini
Il Consiglio Ue ha adottato il regolamento Safe. Il nuovo strumento apre ai prestiti per acquisti comuni in ambito difesa, anche a Paesi terzi partner, ma con criteri stringenti e preferenze europee. Un meccanismo flessibile, con margini di discrezionalità, che potrebbe anticipare una vera politica industriale europea della difesa
Cybersecurity in Vaticano. L’idea di un responsabile dati e informazioni contro gli attacchi
I Vatican CyberVolunteers guidati dall’ingegnere olandese Joe Shenouda propongono l’istituzione di un “chief information security officer” interno al Vaticano. I numeri parlano chiaro, con un aumento del 150% degli attacchi informatici sulla Santa Sede e zero punti sul Global Cybersecurity Index
I referendum sono una resa dei conti dentro il Pd. L’opinione di Guandalini
Dai quesiti dell’8 giugno Schlein spera che possa ripartire la rimonta del centrosinistra verso la conquista di Palazzo Chigi. Ma è un azzardo puntare tutto su quell’appuntamento perché si rischia di arrivarci con un Pd diviso, in rotta di collisione interna tra riformisti, legati all’area centrista e la maggioranza sinistra-sinistra che sostiene la segretaria. Come vincere basta leggerlo nei risultati delle elezioni comunali di domenica. L’opinione di Maurizio Guandalini