C’è uno scandalo che è ben più scandaloso della vita sregolata del presidente del Consiglio italiano. È quello relativo alla gestione dei conti pubblici di un Paese che resta nel consesso del G8 più per inerzia che per capacità. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha molti meriti che certo non vanno taciuti o rimossi. Allo stesso modo, non si può…
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Un futuro di benessere. Alle nostre spalle
L’Italia celebra quest’anno il centocinquantesimo anniversario della sua nascita. Completata la transizione da Paese povero e arretrato di metà Ottocento, a Paese benestante, se proprio non si vuole usare il termine ricco, gli italiani possono festeggiare con orgoglio questo traguardo simbolico. Generazione dopo generazione, i figli hanno sempre goduto di condizioni di vita migliori di quelle dei loro padri: il…
La manovra migliore? Quella politica
Uno dei grandi messaggi di questa crisi è un nuovo bisogno di politica: mai come in questi anni stiamo capendo che il mito del mercato che si auto-organizza e si auto-regola è un modello dei libri di testo, che, come tutti i modelli, si basa su molte ipotesi perché possa essere verosimile. Oggi stiamo vedendo che nella realtà il mercato…
Quel che si aspetta il mercato
La verifica sulla solidità “politica” dell’euro voluta dal mercato internazionale ha consentito di istituzionalizzare un mito dei gruppi dirigenti “ortodossi” europei – il bilancio pubblico in pareggio – che la scienza economica aveva dimostrato essere infondato. Occorre domandarsi il perché questa verifica non ha riguardato tutti i Paesi, in particolare gli Stati Uniti, che vivono di deficit pubblico elevato quasi…
Vincolo esterno, benedizione o maledizione?
Appare ormai chiaro che per evitare il collasso dell’euro non è più sufficiente chiedere ai mercati un atto di fede. È necessaria una nuova governance della moneta unica dato che i meccanismi finora utilizzati – a partire dal Patto di stabilità e crescita (Psc) – si sono rivelati del tutto insufficienti. Nel far ciò bisognerebbe riconoscere che quella che ormai…
Benchmark Uk. La triste distanza italiana
Nonostante Italia e Regno Unito presentino dati macroeconomici abbastanza simili, i due Paesi sono chiamati a perseguire strategie di crescita differenti che riflettano le differenze strutturali che li caratterizzano a livello di tessuto industriale, d’infrastrutture, di cultura, che derivano dall’adozione di policy differenti, di differenti stili di governo e di gestione dell’economia a livello pubblico e privato. Avere chiara la…
Elogio (condizionato) della patrimoniale
Stavolta l’emergenza e l’urgenza sono state più emergenti e urgenti del solito: i nodi sembrano essere venuti al pettine. Tutti hanno visto che in Italia esiste un debito pubblico colossale, a fronte del quale mancano però infrastrutture e servizi di valore corrispondente ed una capacità di crescita economica adeguata. In parallelo esistono tuttavia patrimoni privati ragguardevoli. A fronte della non…
Ricetta giusta, governanti sbagliati
La discussione sul tema dell’imposta patrimoniale nel risanamento dei conti pubblici, nonostante molti erculei sforzi – da ultimo l’eccellente analisi di Guido Tabellini sul Sole 24 ore dello scorso 18 settembre – resta confusa, forse anche perché fa comodo confonderla. Grazie anche al contributo dell’Assonime (si veda il capitolo fiscale nel documento “Idee per il riequilibrio dei conti pubblici”, giugno…
Immobili, dalla svendita alla razionalizzazione
In queste ultime settimane i giornali hanno riferito a più riprese di programmi di dismissione dei patrimoni immobiliari pubblici, da inserire nella prossima, non lontana, manovra. Già nella manovra di luglio un programma di dismissione è stato previsto. La scelta si è orientata sulla dismissione dei patrimoni immobiliari degli Enti locali che dovrebbero affidare, a partire dal 2012, a fondi…
Risparmio, ossigeno per la crescita
La crisi economica occidentale non può essere compresa trascurando una seria analisi demografica. Non è vero che siamo in troppi ad abitare questo pianeta: è vero esattamente il contrario. A crescere negli ultimi decenni sono stati i Paesi emergenti, mentre l’occidente ricco, che non fa più figli, è in stagnazione, e lo è anche proprio per questa debolezza demografica. Se…