In attesa di Moody’s e dell’Europa, gli industriali appoggiano le scelte del governo, anche se sulla crescita si poteva fare di meglio. Il salario minimo non è la soluzione, se si vogliono fare vere riforme serve una ristrutturazione della spesa pubblica. Plastic e sugar tax andavano cancellate
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Torna la “golden era” Uk-Cina? Cameron nuovo segretario agli Esteri
Dopo 7 anni l’ex premier è di nuovo al governo. Il rimpasto, iniziato con il licenziamento di Braverman dall’Home Office, sottolinea la volontà di Sunak di concentrarsi sulle sfide interne in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Ma non mancano i dubbi nel partito e fuori
Mosca non si fida nemmeno delle sue banche. Report Cepa
Per impedire la circolazione e la diffusione di informazioni finanziarie potenzialmente sgradite alla censura, il governo ha imposto agli istituti una lista di operatori di rete ritenuti sicuri e affidabili. E lo stesso vale per correntisti e clienti
Autonomia per premierato. Pasquino mette in guardia da scambisti e semplificatori
“Niente scambi di prigionieri, prima i cittadini poi le forme di governo”, dice il governatore leghista Zaia. Che dunque, contrariamente a Meloni, sembra pensare che le seconde non influiscano sulle condizioni da vita dei primi. Il commento di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei e professore emerito di Scienza politica
Schlein supera la prova ma allargare il Pd a sinistra non basta. Parla Panarari
La manifestazione organizzata dal Pd a Roma dimostra che i dem sono ancora capaci di mobilitare. Per costruire un’alternativa all’esecutivo non basta lo spostamento a sinistra del partito ma bisogna valorizzare anche la componente riformista. Soprattutto in vista delle elezioni europee. Anche perché la competizione a sinistra (rincorrendo Conte) presenta qualche rischio, specie in politica estera. Conversazione con il sociologo Panarari
Torna il Pci ma adesso il Centro non può tardare. Scrive Merlo
Di fonte ad una sinistra radicale e massimalista è necessario far scendere in campo non un progetto speculare che rischia solo di alimentare la sub cultura degli opposti estremismi ma, al contrario, una ricetta politica, culturale, e programmatica che rilanci un progetto riformista e di governo
Premierato, due anomalie non lasciano ben sperare. Il corsivo di Cangini
Il silenzio degli alleati e le scelte comunicative attorno alla riforma sono scelte più tattiche che strategiche, che inducono a un certo scetticismo sull’esito finale della riforma costituzionale
Deterrenza, ostaggi e Accordi di Abramo. I dilemmi di Israele secondo l’amb. Castellaneta
Israele si trova ora confrontato da tre esigenze: ripristinare il suo potere deterrente, liberare gli ostaggi e salvaguardare gli Accordi di Abramo. È possibile conseguire tutti e tre questi obbiettivi? Il commento di Giovanni Castellaneta, già consigliere diplomatico a Palazzo Chigi e ambasciatore negli Stati Uniti
Così Pechino plasma un nuovo concetto di diritti umani
Per Pechino, non esiste un modello universale per la promozione e la protezione dei diritti umani. Semmai ogni Paese dovrebbe determinare il proprio percorso in base a fattori storici, culturali e socio-economici
Con la military diplomacy, Parigi entra nel cortile di Mosca
Offrendo forniture militari, la diplomazia francese ingaggia con successo una serie di paesi in Europa, Caucaso ed Asia Centrale. Avvicinandoli all’orbita occidentale, e sganciandoli da quella di Mosca
















