Skip to main content

La sovranità non sia un ostacolo allo sviluppo dei programmi congiunti, che possono basarsi anche sulla leadership di due o tre Paesi. A dirlo è Lorenzo Mariani, amministratore delegato di Mbda Italia e direttore esecutivo Sales and business development del consorzio internazionale, da poco confermato al ruolo di condirettore generale di Leonardo (a partire dal 1° giugno) dove assumerà la guida della nuova direzione generale Business and operations. “Una sola nazione non può riuscire a sviluppare nei tempi necessari” i sistemi complessi richiesti dalla realtà geopolitica, ha osservato Mariani, che ha aggiunto come “a livello europeo è difficile pensare che programmi-chiave, come quelli della Difesa, possano essere condotti senza una leadership forte di due-tre nazioni”.

Il caso Gcap

Le affermazioni del nuovo condirettore generale del gruppo di piazza Monte Grappa assumono un’importanza particolare se lette alla luce del programma del caccia di sesta generazione che l’Italia sta portando avanti insieme a Giappone e Regno Unito. Il Global combat air programme, infatti, si configura esattamente come un programma all’avanguardia in cui tre nazioni si assumono la leadership e la responsabilità di realizzare una piattaforma all’avanguardia per la loro difesa, e potenzialmente per quella dei futuri Paesi che decidessero di acquistare il sistema.

Superare i limiti europei

Per Mariani, dunque, l’approccio che sembra essere stato adottato nel campo della Difesa, soprattutto quella comune europea, può rappresentare “un limite”. Anche dal momento in cui i Paesi del Vecchio continente si trovano nella necessità di “lavorare con urgenza per superare i limiti” propri nello sviluppo tecnologico, dal momento che la severità della minaccia globale non permette ritardi. Il rischio, sottolinea ancora il managing director di Mbda Italia, è che l’urgenza di tutelare la propria sovranità rischi di essere la ragione per cui non vengono istituiti programmi di collaborazione. E in questo quadro “l’industria, soprattutto le grandi aziende, possono dare soluzioni compatibili con la politica, oppure possono creare ostacoli – ha detto Mariani – e io ovviamente sono a favore della prima opzione”. Chiusure e gelosie che non devono caratterizzare nemmeno il rapporto con gli Stati Uniti. “Penso sia possibile fare di più anche a livello di cooperazione transatlantica, purché adottiamo l’approccio giusto, prendendo in considerazione lo sviluppo di partenariati”, ha concluso Mariani.

Lezioni dal caccia del futuro. La linea di Mariani per accelerare sulla Difesa

Lorenzo Mariani, amministratore delegato di Mbda Italia e prossimo condirettore generale di Leonardo, detta la linea sulle collaborazioni internazionali. Due-tre Paesi leader sui programmi-chiave per accelerare i temi di fronte alla nuova realtà geopolitica globale

Una buca in strada e la burocrazia inflessibile. Il commento di Celotto

A Monza un pensionato è stato multato per aver riparato una buca. La storia è così inverosimile che potrebbe sembrare finta. Ma la burocrazia è così. Come risolvere? Risponde Alfonso Celotto

Riforme e partecipazione democratica. I consigli di Bonanni

Se le riforme venissero impostate onestamente e animate dall’idea più elementare delle democrazie, ci si preoccuperebbe prima di tutto della partecipazione dei cittadini alla vita politica con partiti aperti, e rappresentanti del parlamento scelti direttamente dagli elettori per evitare cambi di casacca. Il commento di Raffaele Bonanni

Se i Costituenti potessero... La prefazione di Violante al libro di Lucarella

Pubblichiamo la prefazione di Luciano Violante, presidente emerito della Camera dei Deputati e presidente della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine al libro di Angelo Lucarella dal titolo “DemOligarchisc. Padroni della democrazia”

Eccentrica, la nuova collezione permanente in mostra al Centro Pecci

Da Fontana a Boetti e Warhol tutti gli artisti in mostra al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, che ospiterà fino al prossimo 15 ottobre anche la prima mostra personale in un’istituzione italiana della fotografa Lina Pallotta. Il rilancio del Centro promosso dal direttore Stefano Collicelli Cagol

Zalensky a Roma, cosa significa per l'Ucraina. L'analisi di D'Anna

La “giornata particolare” di Zelensky a Roma, fra le varie peculiarità della personalità del presidente ucraino, ha evidenziato la sua crescente statura di leader internazionale che in pochi gli accreditavano fino a pochi mesi addietro. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Ustica, l’indagine segua la verità processuale. L'opinione di Tricarico

Lo scopo dell’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica (Avdau) è quella di stimolare la magistratura a indagare su quanto emerso dai tre gradi di giudizio relativamente alla tragedia del DC9 Itavia. Pubblichiamo l’intervento del generale Leonardo Tricarico, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, presidente della Fondazione Icsa e membro dell’Avdau

L’incantesimo di Zelensky, oggi l’Italia è sembrata uno Stato. Il corsivo di Cangini

Come si conviene nei momenti eccezionali, l’Italia ha parlato con una sola voce: quella del presidente del Consiglio in carica. E con voce ferma Giorgia Meloni ha inneggiato alla “storia europea” e alla “libertà”, confermando il sostegno dello Stato italiano allo Stato ucraino “per tutto il tempo che sarà necessario”

Ucraina, migrazioni, disuguaglianza. Ecco i risultati del sondaggio Dpi

Di Lorenzo Piccioli

La sesta edizione dell’indagine demoscopica di Latana, in collaborazione con l’Alliances of democratic foundations, racconta che sul conflitto la quasi totalità degli intervistati si schiera a favore dello Stato attaccato, con il 48% che considera “giuste” le misure adottate da Stati Uniti, Unione europea e Nato per sostenere Kyiv

Il governo cinese può spiare gli utenti Tiktok, parola di ex dirigente

Yintao Yu, che ha lavorato per l’azienda tra il 2017 e il 2018, ha accusato la sua vecchia azienda di aver illegalmente copiato i post di Instagram e Snapchat e di aver creato un esercito di bot per aumentare le interazioni. Ha inoltre certificato l’ingerenza del governo centrale: dove siano archiviati i dati è “irrilevante”, visto che l’accesso è consentito ovunque

×

Iscriviti alla newsletter