La procedura d’infrazione non è un dramma così irrisolvibile per l’Italia. Ora occorre dare una prospettiva di medio respiro. L’età pensionabile dovrà aumentare e gli assegni dovranno essere commisurati agli effettivi anni di servizio e contribuzione. Ritocchi alle aliquote necessari, ma occhio alla flat tax. Bene gli aiuti alle famiglie, ma occorre trovare le coperture finanziare nelle pieghe del Bilancio e nel taglio alle detrazioni. Colloqui con l’ex ministro Giovanni Tria
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L’accoglienza tiepida ai buoni propositi di Draghi. L’opinione di Guandalini
L’Unione europea è priva di ambizioni. Tra le nazioni prevale la difesa dell’orticello di casa. Per cantierare le riforme dell’ex capo della Bce occorre volontà, solidarietà e responsabilità. Perché i leader europei non hanno offerto a Super Mario la presidenza del Consiglio europeo? Il valore di sostenere unitariamente la candidatura di Fitto. L’opinione di Maurizio Guandalini
Intrighi e tradimenti nella Svizzera degli anni Settanta. L’affaire Jeanmaire
Nel 1974, la Svizzera viene scossa dallo scandalo di spionaggio che ruota attorno al caso di Jean-Louis Jeanmaire, un ufficiale accusato di tradimento con l’Unione Sovietica. John le Carrè, nel suo libro “La pace insopportabile”, ha messo in luce le dinamiche del tradimento e del potere delle debolezze umane nel contesto dello spionaggio
Così l’era digitale ha cambiato il lavoro dell’investigatore. Le parole di Rizzi (Aisi)
Il numero due dell’agenzia d’intelligence interna, già vice capo della Polizia, ha spiegato come in un mondo globalizzato e interconnesso siano cambiati gli strumenti della criminalità. Ma anche quelli del law-enforcement. Basti pensare al superlatitante Morabito, caduto in una “cyber-trappola”
Limitare le armi per Kyiv non è strategia, è tattica dannosa. Parla Nones
In due anni siamo passati da un’unanime condanna dell’invasione russa con la limitazione imposta pubblicamente all’Ucraina a non utilizzare armamenti italiani sul territorio russo, caso unico fra i principali Paesi occidentali – coi quali rischiamo di perdere la faccia. Non sembra esserci alla base una credibile strategia internazionale al di là dei tatticismi elettorali. Il commento di Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali
Ucraina, missili e prigionieri liberati sono i volti della guerra e della pace
Si lanciano ma non si dice: nel vertice segreto di Washington fra Biden e Starmer sarebbe stata messa a punto la strategia per consentire alle forze ucraine di utilizzare senza limitazioni i missili a lunga gittata inglesi e successivamente, dopo ulteriori verifiche, quelli americani per colpire in profondità l’armata russa. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Bravo Draghi, ora l'Europa riparta dalle sue idee. Il commento di Fredrik Erixon
Il piano dell’ex presidente della Bce è ben strutturato e convincente, i Paesi dell’Unione farebbero bene a prenderlo molto sul serio. D’altronde, il confronto con altre economie è impietoso. Il commento del direttore dell’European center for international political economy (Ecipe)
Resilienti, resistenti… e competitivi. L'ora più difficile della manifattura
Il tempo non è una variabile indipendente. Dobbiamo pareggiare velocemente le attenzioni che gli Stati limitrofi (e quelli extra Ue) mettono sulle bollette di gas e elettricità per le industrie energivore, anche sulla decarbonizzazione. Il commento di Massimo Medugno e Alessandro Bertoglio
Il campo largo e il centro rinnegato. Scrive Giorgio Merlo
Un blocco sociale, politico, culturale e forse anche etico granitico ed omogeneo come quello delle tre sinistre che si riconoscono nel Fronte popolare non può allargarsi al Centro perché il Centro, appunto, è politicamente e radicalmente estraneo a quel blocco politico. Il commento di Giorgio Merlo
Usa, dopo l’11 settembre l’unità ritrovata? Il commento dell’amb. Castellaneta
Il vincitore delle elezioni di novembre dovrebbe cercare di ricostruire una comunità più coesa e in grado di riconoscere quei valori comuni che nell’ultimo decennio sembrano andati perduti. Il commento dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta