Lo studioso si è anche rivelato con il tempo uno straordinario comunicatore culturale, con una retorica perfettamente compatibile con il formato del dibattito televisivo e mediale, anche quando poteva apparire divisivo. Ma non ha mai rinunciato alla docenza universitaria, una vera eccellenza nella facoltà di Scienze della Comunicazione, che io stesso ho avuto l’onore di presiedere, succedendogli alla fine del suo mandato. Il ricordo di Mario Morcellini
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Dal G20, l’idea di Meloni per un nuovo approccio Ue verso l’Africa. Ecco perché
Se ambiente e salute saranno le parole-chiave per un nuovo rapporto tra il nostro continente e l’Africa, il Mediterraneo diventerà nuovamente un mare di scambi, prosperità e pace. L’intervento di Marco Mayer e Valeria Fargion
Il Centro è il frutto del miglior passato politico. Scrive Merlo
Il Centro storicamente, politicamente, culturalmente e anche programmaticamente è alternativo a tutto ciò che è riconducibile alla radicalizzazione e alla polarizzazione politica ed ideologica. Perché ha come obiettivi la qualità della democrazia, la credibilità delle istituzioni democratiche, l’efficacia dell’azione di governo, il rispetto degli avversari e la ricerca di soluzioni finalizzate al “bene comune” e non alla sola e banale demonizzazione degli avversari/nemici. Il commento di Giorgio Merlo
Domenico De Masi, l'uomo che studiava il futuro. Il ricordo di Caligiuri
Quando muore un intellettuale autentico, pieno di gioia di vivere e di intelligenza come lui, è come se morisse un bambino: lascia per sempre una ferita profonda. Mancheranno le sue analisi, il suo sguardo divertito, il suo sorriso sincero. Mancherà una delle poche persone che in Italia studiava il futuro. Il ricordo di Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence e direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria
Il complotto dei pasdaran contro i cristiani di Iraq e Siria (e i suoi complici)
Senza l’impegno concreto per la costruzione di uno Stato civile, di una pari cittadinanza, senza la fiducia non nei governi o nelle milizie ma nell’islam popolare, quello che sta con il mondo e non contro il mondo, il Medio Oriente senza cristiani lo vedremo con i nostri occhi. La riflessione di Riccardo Cristiano dopo che il capo della milizia irachena è riuscito ad avvicinare il papa in Piazza San Pietro
Il caso Gentiloni nello shaker del populismo. L'opinione di Tivelli
Quella dell’aggressione sostanziale ad opera dei vari leader delle forze politiche che compongono il governo all’ex premier e Commissario europeo è una vicenda molto triste. Denota il grande provincialismo con cui ci si atteggia rispetto alle questioni europee
Phisikk du role - Renzi e l'ossessione del Centro
Il Centro deve cercare il suo popolo, che è un nuovo popolo, non più fidelizzato ma disposto a votare ogni volta in base a programmi e a visioni della società in cui democrazia, liberalismo e socialità sappiano mescolarsi in modo convincente. Se non fosse stato banalizzato a furia di improprie citazioni, basterebbe il catalogo valoriale della Costituzione, che vide le culture centriste determinanti nella stesura della prima parte. La rubrica di Pino Pisicchio
Un G20 all'insegna del nuovo bipolarismo. La lettura di Tocci (Iai)
“Si è riusciti a formulare una dichiarazione congiunta che mettesse d’accordo tutti i partecipanti (anche grazie all’assenza di Xi e di Vladimir Putin), con il contenuto della stessa che rappresenta un grande passo in avanti rispetto ad una delle principali fonti di divisione tra i Paesi partecipanti, ovvero il conflitto in Ucraina”. Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, commenta a Formiche.net i rapidi cambiamenti internazionali al G20 di Nuova Delhi
Quali destini nella polveriera caucasica? Risponde Di Liddo (CeSI)
Il direttore del Centro Studi Internazionali analizza le dinamiche politico-securitarie della regione euroasiatica. In cui il controllo di Mosca, per una serie di fattori, si sta affievolendo sempre di più
L'Italia torni protagonista nelle scelte europee. Parla Picierno
Non ratificare il Mes per avere più potere contrattuale è una scelta populista. Il Patto di stabilità va considerato nel contesto più ampio, benché non si debba tornare al “rigore” di prima: seguire la linea della Commissione. Il Centro di Renzi? Difficile da spiegare in Europa. E le priorità? Ricostruzione dell’Ucraina e attenzione al Mediterraneo. Conversazione con la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno
















