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C’è solo un modo per competere. Investire. Parte proprio da questo concetto l’aggiornamento del piano industriale delle Ferrovie, su cui il ceo Stefano Donnarumma ha alzato ufficialmente il velo proprio in queste ore. Una strategia con orizzonte al 2029 che parte, per stessa ammissione dei vertici di Piazza della Croce Rossa, da un volume di spesa molto simile alla manovra attualmente in discussione in Parlamento. Il senso, la filosofia e la gittata del nuovo piano di Ferrovie sono stati forniti dallo stesso Donnarumma, che ha voluto in particolar modo rimarcare il grande sforzo intrapreso dal gruppo negli ultimi anni.

Nel nome degli investimenti

Tanto per cominciare, le Fs quest’anno hanno realizzato investimenti per 18 miliardi di euro, all’incirca la stessa grandezza della manovra in discussione in Parlamento, con una traiettoria complessiva che prevede ulteriori 177 miliardi entro il 2034. Quanto ai 18 miliardi di investimenti di quest’anno hanno sostenuto l’avanzamento delle principali opere infrastrutturali del Paese: potenziamento dei corridoi europei, sviluppo delle nuove tratte AV/AC, interventi di resilienza e ammodernamento della rete regionale. Poi c’è il capitolo Pnrr. E anche qui Ferrovie, che quest’anno dovrebbe chiudere l’esercizio in utile, ha mantenuto un buon ritmo. Il Pnrr procede con un avanzamento che fa segnare circa sette miliardi di euro investiti negli ultimi 12 mesi raggiungendo quota 18 miliardi di euro sui 25 totali assegnati al gruppo.

Quanto al rinnovamento della flotta, sono 241 i nuovi mezzi tra treni e bus consegnati nel primo anno di piano delle Fs, fra cui il Frecciarossa 1000 di nuova generazione. Ancora, sono 35mila i treni su tutti i segmenti riportati in orario nel 2025, con +3 punti percentuali di puntualità nell’AV, oltre ai primi risultati delle iniziative su disciplina operativa, sicurezza ed energia (Fs Energy), con 577 milioni di passeggeri trasportati nel 2025 e 253 milioni all’estero (+15%).

Donnarumma tira le somme

Lo stesso Donnarumma ha voluto tirare le somme sul primo anno di piano, nel corso del quale Piazza della Croce Rossa “ha dimostrato la capacità del gruppo di tradurre la visione industriale in risultati tangibili e misurabili. La concretezza del nostro impegno è testimoniata dai 18 miliardi di euro di investimenti realizzati nel 2025 e dalla nostra capacità di sfruttare appieno i fondi per la ripresa: abbiamo già investito 18 miliardi di euro del Pnrr, di cui sette nell’ultimo anno”.

Parallelamente, “abbiamo impresso una svolta decisiva all’ammodernamento della flotta, elemento fondamentale per garantire qualità del servizio e centralità del viaggiatore, con l’introduzione di 241nuovi mezzi tra treni e autobus. Questo insieme di interventi, accompagnato dal rafforzamento della gestione operativa, sta già producendo risultati concreti: la puntualità dell’Alta Velocità è aumentata di 3 punti percentuali e gli infortuni gravi si sono ridotti del 35%”. Non è finita.

“È stata inoltre avviata una profonda trasformazione industriale: abbiamo riorganizzato la governance del gruppo, reso operative le nuove Business Unit, lanciato la Scuola Fs e definito un Piano tecnologico da 20 miliardi di euro al 2034 per digitalizzare la rete, rafforzare la sicurezza dell’infrastruttura e migliorare la gestione dei cantieri. Si tratta di un cambiamento strutturale che sta rendendo i processi più chiari, il coordinamento più efficace e la nostra capacità esecutiva più solida. Il nostro obiettivo è ben delineato: costruire un sistema ferroviario moderno, affidabile e competitivo, in grado di sostenere la crescita dell’Italia nei prossimi decenni”.

Il momento dei fondi

Un capitolo a parte, la possibilità di coinvolgere nuovi capitali in Ferrovie. “Alcuni fondi internazionali sono interessati a investire sul business internazionale delle ferrovie”, ha chiarito lo stesso Donnarumma. Il quale ha poi aggiornato lo stato dell’arte in merito alla ricerca di un investitore da ingaggiare per la realizzazione delle grandi opere. “Al momento non è stata presa nessuna decisione sulla ricerca dell’investitore per proseguire nella realizzazione delle opere infrastrutturali di Fs in vista della fine del Pnrr. Negli ultimi anni c’è anche un forte interessamento di fondi sovrani arabi. Non abbiamo ancora deciso nulla, perché la decisione andrà presa con il Tesoro. Saranno fondi o di matrice americana o europea”.

Investimenti e caccia a nuovi partner. Ferrovie aggiorna il piano

Il gruppo fa un bilancio del primo anno di piano industriale e si prepara ad aumentare il ritmo. Flotta rinnovata e investimenti a quota 18 miliardi solo nel 2025. Utile in vista e per le nuove infrastrutture spazio a nuovi capitali americani ed europei

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