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Le recenti visite della presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita e in Bahrain segnalano un rinnovato e strategico impegno italiano nella regione del Golfo, in una fase in cui questa si sta distinguendo per evoluzioni sul piano delle tecnologie e dello sviluppo economico, sta trasformando il proprio tessuto socio-culturale, sta crescendo nell’impegno sul palcoscenico politico-diplomatico internazionale. Formiche.net ha chiesto all’ambasciatore del Bahrein a Roma di fare una fotografia della percezione italiana nel Golfo e un’analisi degli spazi di cooperazione bilaterale e regionale.

Ausamah A. Alabsi è diventato ambasciatore del Regno del Bahrain in Italia dopo un’importante esperienza nel settore delle riforme economiche e delle politiche migratorie. Ha guidato la Labour Market Regulatory Authority (2011-2020) e presieduto il Comitato Nazionale per il Contrasto alla Tratta di Persone, è stato premiato con riconoscimenti internazionali ed è stato anche consulente per governi e organizzazioni onusiane su riforme amministrative e gestione delle migrazioni.

Come valuta la percezione dell’Italia nella regione alla luce di questi sforzi diplomatici? Ritiene che stia emergendo una strategia coerente in grado di rafforzare il ruolo dell’Italia nel Golfo?

L’Italia sta acquisendo crescente importanza sia in Europa che sulla scena internazionale, e la sua presenza in espansione in Medio Oriente rappresenta un passo cruciale per rafforzare il proprio ruolo globale. Sebbene tardivo, questo impegno offre opportunità significative per contribuire a livello politico, di sicurezza ed economico. La decisione del governo italiano di intensificare il proprio coinvolgimento nella regione è una prova della sua lungimiranza e visione strategica.

Il Golfo è parte dell’interesse nazionale italiano…

Poiché la stabilità del Medio Oriente incide direttamente sulla stabilità globale, l’approccio proattivo dell’Italia può svolgere un ruolo vitale nella promozione della pace e dello sviluppo, a beneficio sia della regione che del mondo intero.

Dopo la visita di Meloni in Bahrain, quali aspetti ritiene più significativi nella relazione bilaterale tra Italia e Bahrain? In quali settori vede il maggior potenziale per un approfondimento della cooperazione e come possono i due Paesi sfruttare le rispettive risorse per favorire una crescita reciproca?

Considerata la forte convergenza di vedute politiche tra il Regno del Bahrain e la Repubblica Italiana, il fulcro delle relazioni bilaterali risiede ora nella cooperazione in materia di sicurezza e nello sviluppo economico. Le priorità chiave includono il progresso delle industrie trasformative, il potenziamento delle tecnologie e delle comunicazioni e la promozione di iniziative congiunte tra i due Paesi. Questi ambiti offrono significative opportunità di crescita reciproca e di collaborazione più profonda.

Considerando la posizione strategica dell’Italia nella regione indo-mediterranea e nell’Ue, e il suo crescente interesse per l’Africa attraverso iniziative come il Piano Mattei, quali aree chiave di cooperazione strategica prevede tra Italia e Bahrain? Come possono i due Paesi collaborare su priorità condivise come la sicurezza marittima, la transizione energetica e la connettività regionale?

Il Bahrain è già attivamente coinvolto nelle operazioni di sicurezza marittima con l’Italia, in particolare attraverso la partecipazione alle Combined Maritime Forces con sede nel Regno. Inoltre, l’esperienza del Consiglio di Cooperazione del Golfo nella gestione dei flussi migratori può fornire preziosi spunti per politiche e soluzioni più efficaci. Infine, l’obiettivo di un’Africa sviluppata e prospera rimane essenziale, e il Bahrain ammira e apprezza il Piano Mattei per il suo impegno a promuovere una crescita sostenibile nel continente.

Italia e Golfo, l’occasione da non perdere. Parla l’ambasciatore del Bahrain

L’ambasciatore del Bahrain in Italia, Ausamah A. Alabsi, evidenzia il crescente ruolo dell’Italia nel Golfo grazie all’impegno diplomatico del governo Meloni. Ecco le opportunità strategiche in sicurezza, economia e connettività  che rafforzano la cooperazione tra Italia e Bahrain

Ecco il soft power italiano nelle infrastrutture idriche del Mediterraneo

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L’innovazione nelle infrastrutture idriche rappresenta una risposta strategica alla scarsità d’acqua e alla gestione inefficiente delle risorse. L’Italia punta a creare un modello replicabile per affrontare crisi idriche come quelle della Sicilia e del Mediterraneo meridionale. L’intervento di Pietro Stilo (RTT Dipartimento Management ed Economia, Università Telematica Pegaso) e Gaetano Mauro Potenza (Security Advisor)

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