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La sfida in orbita tra Jeff Bezos e Elon Musk è iniziata. Con il lancio del suo primo lotto di satelliti Internet, avvenuto ieri sera alle 19 dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida quando in Italia era da poco passata l’una di notte, Amazon cerca di interrompere il dominio di Starlink nel campo della connessione satellitare. La missione è stata chiamata Kuiper Atlas 1 e ha portato in orbita 27 satelliti a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance. Sono stati sganciati a un’altitudine di circa 450 chilometri e, in autonomia, dovranno arrivare a quota 650 chilometri. Con il Progetto Kuiper, l’azienda si è posta l’obiettivo di dispiegare nei prossimi 80 lanci già pianificati una costellazione di circa 3.236 satelliti nei prossimi anni, di cui circa la metà entro il prossimo anno, come richiede la Federal Communications Commission (Fcc).

È un progetto a dir poco ambizioso quello di Amazon. Lo aveva presentato nel 2019, mettendo sul piatto 10 miliardi di dollari per fornire a tutto il mondo – dai semplici consumatori, alle aziende fino ai governi. “Sarà un sistema principalmente commerciale, ma senza dubbio queste costellazioni in orbita bassa avranno anche scopi difensivi”, ha spiegato Bezos. Nonostante si sapesse che la sua azienda stava portando avanti l’ambizione di entrare a gamba tesa nel settore dello spazio, non ci sono stati grandi proclami nel corso di questi anni. La notizia più importante ha riguardato il ritardo: Amazon avrebbe voluto lanciare questo lotto già a inizio del 2024, ma ci sono stati dei rallentamenti. L’idea era di farlo lo scorso 9 aprile, ma ci si è messo anche il maltempo. L’andamento lento, evidenzia Reuters, potrebbe quindi comportare una proroga rispetto alla scadenza fissata dalla Fcc.

Ad ogni modo, è il messaggio mandato da Amazon l’elemento più importante di questa storia. Nel mondo spaziale è SpaceX a fare la voce grossa, che ha rivoluzionato questo settore con il suo Falcon 9 riutilizzabile. In questo modo, i costi vengono abbattuti. Attualmente Starlink conta 8mila satelliti da quando Amazon ha avviato il suo progetto e nel corso del prossimo futuro la promessa è di allargare la banda di rete e sostituire quelli più vecchi. Tuttavia, la convinzione dei vertici della piattaforma di e-commerce è che grazie alle conoscenze acquisite sui prodotti e soprattutto sul cloud computing si potrà assottigliare il divario con Musk. “C’è spazio per molti vincitori”, sottolinea Bezos. “Prevedo che Starlink continuerà ad avere successo e che anche Kuiper lo avrà”.

Ora l’attesa è per il contatto con i satelliti. Se e quando arriverà la comunicazione, la missione sarà centrata e l’obiettivo è di fornire il servizio già entro la fine di quest’anno con i primi 578 satelliti.

Inizia la sfida in orbita tra Bezos e Musk. Lanciati i primi satelliti di Amazon

Amazon ha mandato in orbita 27 satelliti. Se la missione sarà completata, l’obiettivo è fornire il servizio agli utenti entro l’anno. La sfida al monopolio di SpaceX è partita, ma per Bezos c’è posto per tutti

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