Amazon ha mandato in orbita 27 satelliti. Se la missione sarà completata, l’obiettivo è fornire il servizio agli utenti entro l’anno. La sfida al monopolio di SpaceX è partita, ma per Bezos c’è posto per tutti
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Pirelli mette i cinesi alla porta. Ma è scontro
Il voto del cda di ieri è “un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa”, spiega la Bicocca. Ma Sinochem non si arrende
Papa Francesco e le pagine dimenticate del Concilio Vaticano II. Conversazione con la teologa Noceti
“Una delle questioni per il futuro della chiesa riguarda il rapporto uomo-donna. Il tema che non è stato ancora dibattuto è la chiesa in prospettiva di genere: non si parla ancora del rapporto tra maschilità, potere e sacro. La leadership delle donne laiche è un passaggio importante. Anche per le donne si deve pensare al ministero, perché la leadership nella chiesa cattolica è collegata, a tutti i livelli, al ministero ordinato”. La riflessione di Elvira Frojo con la teologa Serena Noceti
Ecco come l’F-47 rivoluzionerà il dominio aereo Usa. L’intervista a Clayton Swope (Csis)
Con la vittoria di Boeing per il caccia di sesta generazione, il programma Ngad entra nella sua fase più delicata. L’F-47, destinato a sostituire il leggendario F-22 Raptor, promette una rivoluzione operativa che combinerà capacità stealth, reti di comunicazione avanzate e una cooperazione stretta con i droni autonomi gregari. Ma il successo richiederà anche una profonda trasformazione nei concetti operativi condivisi tra Stati Uniti e Alleati. L’intervista con Clayton Swope, senior fellow del Csis
Accordi commerciali, non dazi. Ecco come si combatte la manipolazione cinese secondo da Empoli
Per ripensare la globalizzazione non servono i dazi trumpiani ma rilanciare gli accordi commerciali tra Paesi like-minded. Ecco il senso della dichiarazione congiunta dell’Alleanza Globale per la politica commerciale e dell’innovazione (Gtipa). L’analisi di Stefano da Empoli, presidente Istituto per la Competitività (I-Com)
Perché un forte asse italo-francese aiuterebbe Kyiv. La versione di Darnis
I funerali del papa hanno rappresentato uno straordinario momento di confronto fra il presidente ucraino e quello americano, ma anche per rafforzare la dimensione europea allargata al Regno Unito. Per arrivare a una pace giusta, occorre rafforzare l’asse franco-italiano estendendolo anche ai Paesi fondatori. Sul piano politico-strategico, serve un salto di qualità nei rapporti, riprendendo gli incontri bilaterali. Conversazione con il politologo Jean-Pierre Darnis
Trump rilancia, altri 150 miliardi per la Difesa nel 2025. Cantieristica e Golden Dome in cima alla lista
Il partito repubblicano ha proposto un boost da 150 miliardi di dollari al budget del Pentagono per il 2025. Se approvato, porterebbe la spesa militare Usa oltre i mille miliardi entro l’anno. In cima alla lista delle priorità, cantieristica e Golden Dome, ma anche munizionamento e il potenziamento delle capacità nucleari
Roma-Riad, così Assolombarda pesa il valore della partnership
A Milano il Forum per le imprese italiane e saudite, organizzato da Assolombarda. Il punto di partenza è un export aumentato dell’87% in quattro anni. Ma si può fare molto di più, specialmente se la guerra commerciale dovesse protrarsi a lungo
Fatti nuovi nell’economia russa e prosecuzione della guerra. Tutti i legami secondo Jaconis
La resilienza che l’economia russa ha mostrato fino ad oggi poggiava in gran parte sull’acquiescenza di quel quasi 50% di famiglie che non si sentivano economicamente danneggiate dalla guerra. Se però, per motivi sia interni che internazionali, continua il degrado progressivo di un numero crescente di parametri, e se questo induce un impoverimento crescente della popolazione, per la prima volta il livello di vita dei cittadini russi potrebbe diventare per il regime putiniano un fattore di limitazione delle scelte. L’analisi dell’economista Stefania Jaconis
Dalla difesa al tessile, ma non solo. L'occasione del vertice Meloni-Erdogan
Il vertice italo-turco di domani da un lato segna un’altra significativa tappa del rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi, dall’altro si inserisce in un momento forse decisivo per le sorti della guerra in Ucraina. E per il concepimento di futuri progetti in Africa, viste le politiche turche in Libia e la presenza italiana con il Piano Mattei