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Dopo mesi di trattative gli Stati membri hanno dato finalmente il via libera al tetto al prezzo del gas con il voto a favore della Germania, l’astensione di Olanda e Austria e il voto contrario dell’Ungheria.

“L’accordo raggiunto in Europa sul tetto al prezzo del gas è una grande vittoria italiana, costruita con molta pazienza e per la quale va ringraziato anche il precedente governo che l’ha istruita”. C’è grande soddisfazione nelle parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre parla con la stampa uscendo dal Museo ebraico di Roma dove ha preso parte alla cerimonia di accensione della Chanukkià (qui le foto e qui il video).

“Sono molto molto soddisfatta. Devo ringraziare il ministro Pichetto, il ministro Fitto e il ministro Cingolani che ci ha lavorato prima. Ora si tratta di monitorare”, ha aggiunto il premier. Fitto ha sottolineato che l’accordo “premia il lavoro svolto dal presidente Giorgia Meloni durante il Consiglio europeo di giovedì scorso e conferma il ruolo centrale dell’Italia”.

Il meccanismo di correzione del mercato scatterà quando al Ttf di Amsterdam le quotazioni mensili del gas naturale andranno oltre la soglia di 180 euro a megawattora per tre giorni con una differenza di almeno 35 euro oltre il prezzo medio del gas naturale liquefatto in un “paniere” di mercati internazionali. Il meccanismo verrebbe disattivato in caso di “rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, la stabilità finanziaria, i flussi di gas all’interno dell’Ue o rischi di aumento della domanda di gas”.

Entro il primo novembre 2023, la Commissione effettuerà una revisione del regolamento alla luce della situazione generale dell’approvvigionamento di gas e, sulla base di tale relazione, potrà proporre l’estensione della sua validità.

Una meta che Meloni condivide con Mario Draghi, parlando di “una vittoria costruita con molta pazienza per la quale bisogna ringraziare anche il Governo precedente, che l’aveva istruita” e “su cui l’Italia è andata avanti con determinazione. Tutta l’Europa, nonostante le resistenze, è convenuta su una proposta che l’Italia ha fatto tra i primi ed è andata avanti con caparbietà”.

“É il segnale che il price cap è efficace”, ha replicato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Picchetto Fratin, da Bruxelles. “É solo il primo passo, dobbiamo lavorare sulle bollette, sul disaccoppiamento dei prezzi”, ha aggiunto. Un primo passo che è stato tutt’altro che facile. “Abbiamo compiuto una missione impossibile, probabilmente la più difficile”, ha detto Jozef Sikela, ministro dell’Industria della Repubblica Ceca, presidente di turno dell’Unione, al termine del dodicesimo Consiglio Energia dell’anno, di cui la meta’ straordinari.

“Molto positivo l’accordo sul price cap raggiunto oggi – ha dichiarato il presidente di Iren Luca Dal Fabbro – perché, oltre a rappresentare un chiaro segnale di politica comune europea, dà un segnale forte al mercato soprattutto per il prossimo inverno.
Si tratta di una misura necessaria ma che deve essere accompagnata da politiche concrete di lungo orizzonte, contraddistinte dall’incremento della sicurezza energetica e dell’autonomia del nostro Paese anche attraverso il forte sviluppo delle energie rinnovabili, il risparmio energetico e nuovi rigassificatori in modo da essere più resilienti rispetto a eventuali shock futuri”.

Via libera Ue al price cap. La soddisfazione di Meloni (e non solo)

Il Consiglio Energia ha raggiunto un accordo sul tetto al prezzo del gas. “É il segnale che il price cap è efficace”, ha detto il ministro Picchetto Fratin. Premia il lavoro svolto dal presidente Giorgia Meloni durante il Consiglio europeo di giovedì scorso e conferma il ruolo centrale dell’Italia”, ha commentato Fitto. Per il presidente di Iren inoltre “dà un segnale forte al mercato soprattutto per il prossimo inverno”

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