Siamo sicuri che le prove muscolari del presidente transalpino possano essere vincenti? Per Parigi sembra un lose-lose game, tra il rischio isolamento e quello di alimentare una politica italiana più polarizzata e antifrancese
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La guerra (e Giorgia Meloni) visti da Morawiecki
Stato terrorista, tigre di carta, imperialismo e carneficina. Mateusz Morawiecki è un fiume in piena. Dalle colonne del Mundo e del Corriere, il premier polacco sprona gli alleati a una lotta senza quartiere contro gli invasori russi. E ne ha per tutti. Soprattutto per i “prudenti cugini tedeschi”. E sulla linea di Roma e Varsavia non ha dubbi: il suo governo e quello di Giorgia Meloni sono i più europeisti dell’intero continente
L'incursione europea di Zelensky e i rapporti Roma-Parigi secondo Varvelli
“Ognuno ha opinioni pubbliche diverse: la nostra ad esempio non è tra le più convinte del supporto militare. Mentre gli altri discutevano per 15 giorni di quanti Leopard mandare, in Italia discutevamo se ospitare ad uno show Zelensky. Mi sembra che siamo un po’ su due pianeti diversi”. Conversazione con il Direttore di Ecfr Roma
Costituzione à la carte? Proprio no. Scrive Pasquino
Si lasci la predicazione, la pedagogia della Costituzione a luoghi più appropriati nei quali il desiderio di conoscenza conti più che la audience e l’eventuale contraddittorio serva a mettere in rilievo gli errori e le manipolazioni. Il commento di Gianfranco Pasquino, professore Emerito di Scienza Politica e Accademico dei Lincei
L'ombra del conflitto, la transizione e le crisi politiche. La mappa dei rischi di Sace
“I rischi del credito, politici e climatici dialogano tra loro e vanno letti in maniera integrata, ma emerge con forza il messaggio che sostenibilità e transizione sono priorità imprescindibili su cui investire per sviluppare resilienza e costruire vie di crescita futura per le aziende e per il nostro Paese”, ha commentato l’amministratore delegato, Alessandra Ricci
Meloni vede (comunque) Zelensky, ma su Kiev serve un'unica regia europea
Dalla cena di Macron ad excludendum, ai tentennamenti tedeschi sui Leopard: non è l’Italia ad essere isolata, ma è l’Europa che continua ancora a faticare nell’avere una voce unitaria su una questione così dirimente (e chiara) come la guerra in Ucraina. Il premier due volte con Zelensky, sia nel tavolo comune che dopo in separata sede
L’intelligence dietro le quinte dell’european tour di Zelensky
I bilanci e le prospettive dei vertici a Londra, Parigi e Bruxelles del presidente ucraino evidenziano l’urgenza per Kiev di ricevere i moderni armamenti corazzati e missilistici occidentali prima che scatti l’attacco russo. L’analisi di Gianfranco D’Anna
L’Ucraina entrerà nell’Ue anche se non a breve. E sulla Nato... Parla Lesser (Gmf)
“Potremmo non vedere una vera e propria soluzione, ma una semplice stabilizzazione, un congelamento del conflitto”, così Ian Lesser, vicepresidente del German Marshall Fund, sulla visita di Zelensky al Consiglio europeo. E per propiziare l’ingresso nell’Unione, l’Ucraina convergerà “con le norme europee. Ma ci vorrà del tempo. Storicamente, è stato più semplice aderire alla Nato che all’Ue”
Cosa insegna l'allarme cyber per il futuro. Scrive Pastorella (Azione)
Negli ultimi anni abbiamo parlato continuamente di resilienza, ma se vogliamo davvero ottenerla, allora bisogna lavorare a tre aspetti: quello della consapevolezza e capacità del sistema produttivo, quello della governance istituzionale e quello della formazione dei lavoratori. L’intervento di Giulia Pastorella, deputata di Italia Viva-Azione
La "silenziocrazia" di Mattarella di fronte al cicaleccio politico
L’agone politico è ripieno di vocianti con un enorme spreco di parole da parte di tanti politici delle diverse parti (per fortuna non proprio tutti) e i veri contenuti, le vere terapie rispetto ai seri problemi in atto nel Paese sono costrette a fare la fila o ad essere rinchiuse in qualche armadio
















