Skip to main content

Solo nell’ultima settimana, ci sono balzati agli occhi titoli come: “Serve una svolta sul fisco”, “Basta multe pazze”, “Il cuneo fiscale? Occorre di più”, “Dimostrarsi atlantisti pure a casa nostra”.

Solo nell’ultima settimana, abbiamo letto riflessioni trancianti tipo: “Le ragioni della sovranità nazionale non possono mai essere disgiunte da quelle della legalità internazionale e soprattutto dai valori cristiani e dai principi liberali della nostra società. Salvare chi è in pericolo in mare è un dovere assoluto”, “L’atlantismo è adesione alla democrazia liberale… non basta predicarlo fuori dai confini nazionali, occorre applicarne i valori anche in politica interna”; “Cara Giorgia, se vuoi fare la statista non inseguire il consenso effimero”. Titoli e virgolettati da testata di opposizione, opposizione tanto culturale quanto politica. Ma non era Repubblica e non era neanche Avvenire. Era, ohibò, il Giornale. E a firmare le riflessioni trancianti di cui sopra sono stati, nell’ordine, Silvio Berlusconi, Marco Gervasoni e Paolo Guzzanti.

Si tratta solo di, come usa dire tra gli esperti di marketing politico, “posizionamento politico”? È solo il tentativo di dare un carattere riconoscibile alla presenza di Forza Italia al governo?

Chi scrive ne era sinceramente convinto. Normali dinamiche tra alleati, acuite dalla comprensibile frustrazione di un uomo, Silvio Berlusconi, abituato ad essere il numero 1 e invece costretto a vestire la maglia del numero 3. Gli passerà, veniva da pensare. Gli passerà perché non ha alternative e perché se non gli passasse finirebbe che la “cara Giorgia” gli sfilerebbe i tre quarti dei parlamentari. Grande è stata dunque la sorpresa quando più di un ben informato ha invece spiegato che no, non si tratta di un banale posizionamento. Non sarebbe tattica, insomma, ma strategia. Detta con sintesi brutale, si tratterebbe di far fuori Giorgia Meloni prima che Giorgia Meloni faccia fuori lui.

Questo sarebbe, oggi, l’obiettivo di Silvio Berlusconi. Il se, il come e il quando sono nel grembo degli dei. E gli dei, si sa, sono creature volubili.

Berlusconi vs Meloni? Non è tattica ma strategia. La versione di Cangini

Si tratta solo di, come usa dire tra gli esperti di marketing politico, “posizionamento politico”? È solo il tentativo di dare un carattere riconoscibile alla presenza di Forza Italia al governo?

Ue Usa

Ttc in panne. Così Ue e Usa si muovono per evitare una guerra commerciale

Mentre si preannuncia un Consiglio di commercio e tecnologia anemico, a Bruxelles si studia come rispondere alle misure protezionistiche di Washington senza dissotterrare l’ascia di guerra (commerciale). E persino la Germania apre a una politica di sussidi Ue per restare al passo con Usa e Cina

Dragone (non) ti conosco. Taiwan ferma i prestiti alla Cina

Nonostante gli spot del partito, la seconda economia globale cresce meno del previsto e sconta gli effetti dell’agonia del mattone. E allora prestare soldi diventa più rischioso. La mossa di Taipei​

Destinazione Valencia (e non solo). Così Fs sbarca in Spagna

L’amministratore delegato di FS: “Lo sbarco del nostro Frecciarossa e l’avvio delle attività commerciali della nostra partecipata Iryo sono l’ultimo tassello di una strategia che vede il gruppo sempre più attivo in un mercato ferroviario europeo integrato e ormai aperto alla concorrenza

Creatività, ma senza stravolgimenti. La serie su Aldo Moro secondo Tricarico

La serie televisiva su Aldo Moro, “Esterno notte” di Bellocchio, perpetua una narrazione distorta e diffamatoria, non solo verso la politica italiana ma anche verso la cultura della Difesa e le Forze armate. La riflessione del generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare

Quel pasticciaccio brutto dell'assistenza mescolata alla previdenza. Scrive Pennisi

Il governo potrebbe costituire un comitato di giuristi che studi il problema e che in caso si rivolga alla Corte Costituzionale. La proposta di Giuseppe Pennisi

Gli Usa si muovono contro TikTok. E l’Ue?

La Casa Bianca non ha ancora preso una decisione ma i repubblicani sono in pressing sull’amministrazione dem guidata da Biden. A Bruxelles la carta Dsa

Dominio cyber e sicurezza delle comunicazioni. Il punto di Viau (Esa)

In vista della ministeriale Esa di Parigi, Airpress ha intervistato Elodie Viau, direttrice Esa Telecomunicazioni e applicazioni integrate, sulla necessità europea di puntare al dominio cyber, rafforzando la sicurezza cibernetica delle connessioni via satellite e consolidando la leadership tecnologica del Vecchio continente

La prima manovra Meloni&Giorgetti. Ecco cosa bolle in pentola

Questa sera in Consiglio dei ministri la legge di Bilancio che vale 32 miliardi, finanziati quasi per intero a deficit. Il cuore della ex Finanziaria è la lotta all’inflazione e il sostegno alle famiglie, mentre per il taglio del cuneo fiscale e la tregua tributaria ci sarà poco spazio. E l’addio alla Fornero sarà solo temporaneo, in attesa di una vera riforma

Smart working nel settore pubblico. Avanti, ma con giudizio

Di Alessandro Alongi

Il cantiere per la resa strutturale dello smart nel pubblico è ufficialmente aperto. Nella Pubblica amministrazione però sarà importante tenere conto delle riflessioni sui rischi di tale approccio già sperimentate nel privato. Avanti, quindi, ma sempre con giudizio. L’intervento di Alessandro Alongi

×

Iscriviti alla newsletter