Skip to main content

Il terremoto ha aperto le porte per il grande ritorno del regime di Assad? Si può dubitare che Damasco userà l’occasione del sisma per cercare una propria legittimazione sulle spalle delle vittime di questa nuova catastrofe che si abbatte su un popolo di profughi, senza altro che il proprio dolore? E si può forse dubitare che questa operazione passerà per le forche caudine della richiesta di rimozione delle sanzioni che colpiscono quel regime e le sue strutture, per mettere le mani sulla rete degli aiuti internazionali?

No, chiunque conosce la rete degli Assad e del loro potere non può dubitarne: chi conosce quel regime sa bene che in Siria sono rimasti 9 milioni di disperati, molti dei quali ancora orribilmente  assiepati nei campi profughi anche perché Damasco e Mosca non hanno voluto che i soccorsi internazionali potessero raggiungere via terra proprio le zone al centro del cataclisma, soprattutto nel devastato nord della Siria, quella provincia di Idlib dove in tanti sono di certo sotto le macerie.

Per non venire meno al dovere di aiuto e di vicinanza a un popolo stremato da prove infinite bisogna dunque fare affidamento su ciò che è certo che funzioni per la gente, e non per le ganasce del regime degli Assad.

Si può fare affidamento su valide e affidabili Ong siriane estranee alla macchina del regime e in particolare della consorte del presidente.

Tra queste spiccano i whitehelmets, che si possono raggiungere all’indirizzo www.whitehelmets.org/en, loro guidano le operazioni di salvataggio in Siria.

Poi c’è la Sams, raggiungibile all’indirizzo www.sams-usa.net che fornisce assistenza sanitaria in Siria.

Sicuramente affidabile è anche l’Ong impegnata nelle operazioni di emergenza www.uossm.org.

Aiutare i siriani è un dovere, respingere la piovra del regime un obbligo.

Come aiutare i siriani, oggi! Il commento di Cristiano

Per non venire meno al dovere di aiuto e di vicinanza a un popolo stremato da prove infinite bisogna dunque fare affidamento su ciò che è certo che funzioni per la gente, e non per le ganasce del regime degli Assad. Il commento di Riccardo Cristiano

Perché Carabinieri e Us Army si addestrano insieme. L’accordo Italia-Usa

Gli Stati Uniti e l’Italia amplieranno la cooperazione nell’addestramento alle operazioni di mantenimento della pace e di stabilità attraverso la nuova Peace and Stability Training Partnership. I due alleati mirano a raddoppiare la creazione, la condivisione e l’implementazione del know-how per operazioni di peacekeeping efficaci e per la transizione dal conflitto alla stabilità

L'allarme non è per il ransomware ma per chi non installa le patch

Di Gerardo Costabile

Il commento di Gerardo Costabile, amministratore delegato di DeepCyber (Gruppo Maggioli) e presidente di IISFA (Associazione italiana digital forensics), sull’attacco ransomware ai software DMWare: chi non è in linea con gli aggiornamenti andrebbe sanzionato, mentre servono incentivi per chi investe in cybersicurezza

Perché al governo Meloni servirebbe lo scudo Tatarella. Scrive De Tomaso

A Giorgia Meloni, impegnata direttamente in numerose delicate partite nazionali e internazionali, servirebbe come il pane un Tatarella che dirigesse l’orchestra parlamentare di FdI e le parallele nomenklature regionali nell’esclusivo interesse di Palazzo Chigi e dell’intero governo. Il commento di Giuseppe De Tomaso

Riformare l’intelligence? Con prudenza. Parla il prefetto Pansa (ex capo degli 007)

Rafforzare le strutture per la sicurezza nazionale è necessario ma “bisogna essere prudenti nel cercare soluzioni imitando altri Paesi”, spiega l’ex direttore del Dis già capo della Polizia. “Il sistema previsto nel 2007 a protezione degli interessi politici, militari, economici, scientifici e industriali dell’Italia ha funzionato molto bene”

Cosa insegna il conflitto in Ucraina sul mondo di oggi secondo Breccia

Il conflitto tra Russia e Ucraina, l’invio di armi, ma anche altri punti caldi del mondo dove proteste e scontri alimentano instabilità. Analisi e prospettive secondo lo storico militare Gastone Breccia

Cosa è AdR Ventures, il progetto a sostegno delle start up innovative

Ecco AdR Ventures, la nuova società di Aeroporti di Roma nata per supportare la crescita delle start up innovative che operano nell’Innovation hub dell’aeroporto di Fiumicino, l’unico nel suo genere nel Vecchio continente

Meloni incontra Abiy Ahmed mentre l’Europa si riapproccia all’Etiopia

Meloni rilancia il Piano Mattei anche con l’Etiopia, dove le complessità delle crisi interne portano l’Europa a dover ragionare su progetti di cooperazione per lo sviluppo specifici. Per evitare di aiutare uno solo dei vari attori in gioco, spiega Lanfranchi (Clingendael)

Ira, Urso a Stoccolma per le prove generali di riposta europea

Mentre Francia e Germania discutono in solitaria di sussidi a Washington, il ministro per le Imprese vola in Svezia per gettare le basi di una vera svolta industriale continentale. Con una consapevolezza: il Green deal formato aiuti di Stato non può bastare a vincere le sfide globali

I compromessi si fanno in altezza non in bassezza. Sisci su Zelensky a Sanremo

Quella dello Zelensky dimezzato di Saremo è l’Italia a metà che non piace a nessun italiano. È: aiutiamo gli ucraini ma non troppo, quindi delude sia gli ucraini che i russi. È l’Italia in mezzo al guado, che non sa se andare a sinistra o a destra e finisce travolta dal fiume. Il commento di Francesco Sisci

×

Iscriviti alla newsletter