Il Giappone intende stanziare per il 2026 un bilancio della Difesa record da 8,8 trilioni di yen. Il piano punta a sviluppare le capacità multidominio, dai sistemi navali integrati ai nuovi caccia F-35, passando per cyber, elettronica e assetti spaziali. Analogamente ad altri Paesi, il riarmo giapponese, campione del pacifismo post-Seconda guerra mondiale, assurge a metro di misurazione dei profondi cambiamenti in corso sul piano internazionale
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L’Europa arma la sua difesa. Piano Safe al completo e bilanci militari ai massimi storici
Il piano europeo Safe ha raggiunto la piena sottoscrizione dei 150 miliardi disponibili, con l’Italia pronta a utilizzare fino a 14 miliardi in prestiti per progetti industriali nel settore difesa. Intanto l’Eda certifica un 2024 da record: 343 miliardi di spesa militare complessiva, con forti investimenti in equipaggiamenti e ricerca. Le proiezioni per il 2025 indicano un ulteriore balzo a 381 miliardi, che confermano il superamento della soglia del 2% del Pil
Commercio, industria e difesa. Così Riad e Abu Dhabi guardano all’Indo-Pacifico
Gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita stanno costruendo una rete di partnership economiche e industriali nell’Indo-Pacifico. Questa dinamica di multi-allineamento ridisegna i rapporti tra Mediterraneo allargato e Indo-Pacifico, offrendo all’Italia nuove opportunità strategiche
Chi se la passa meglio tra Francia e Italia. Tutti i numeri
A quasi quattordici anni dalla crisi del debito sovrano, l’Italia si scopre più in salute e benvoluta dai mercati e non certo per caso. Al contrario, a Parigi si tocca con mano lo spettro di una perdita di credibilità agli occhi degli investitori. La reazione rabbiosa del governo transalpino farcita di accuse e l’invito alla calma di Mario Monti
La polverizzazione del voto. Cosa raccontano le date delle Regionali secondo Carone
Accordi tardivi e faticosi hanno una conseguenza strategica molto netta: campagne elettorali sempre più brevi, spesso concentrate in poche settimane, e un calendario spezzettato che rinuncia all’election day compatto. Una frammentazione che diventa fattore politico a tutti gli effetti. Il commento di Martina Carone
La guerra invisibile, come la Russia usa il Gps Jamming per destabilizzare l'Europa. Scrive Caruso
L’episodio che ha coinvolto l’aereo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, costretto ad atterrare in Bulgaria usando mappe cartacee a causa dell’interferenza Gps russa, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più vasto e preoccupante. Contrariamente alle giustificazioni russe che dipingono questi disturbi come misure difensive contro gli attacchi ucraini, l’evidenza raccolta da ricercatori internazionali e agenzie di intelligence Nato dimostra una realtà ben diversa: la Russia sta conducendo una campagna sistematica di guerra ibrida contro i paesi occidentali. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Balcani, promossi e bocciati sulla strada per l'allargamento
Due gli elementi che si intrecciano: le politiche Ue di allargamento e le situazioni dei singoli Stati, attraversati da tensioni (Serbia-Kosovo) e progressi (Albania-Montenegro). Nel mezzo il viaggio di tre settimane che vedrà Antonio Costa fare tappa in tutti i Paesi interessati all’adesione
Soldi subito. L'Europa prova il colpo di mano sugli asset russi
Nonostante le remore legali di molti Paesi sugli oltre 200 miliardi di beni russi messi sotto chiave nel Vecchio continente, Bruxelles rilancia la monetizzazione forzata dei fondi. Ed è pronta ad aumentare i profitti da essi generati, anche per mitigare gli effetti del maxi-deficit ucraino
Tripoli (di nuovo) al bivio. Gli scontri tra milizie e la partita delle intelligence straniere
A Tripoli, la sfida tra governo e milizie si intreccia con le manovre di Haftar. La Libia torna a minacciare la stabilità del Mediterraneo, mentre l’Europa osserva con preoccupazione per energia, migrazioni e sicurezza
I cattolici sono politicamente plurali, non c’è alternativa. L'opinione di Merlo
Il pluralismo politico dei cattolici italiani è oggi l’unica regola di comportamento, trasparente ed onesta, per cercare di ridare un ruolo e un protagonismo ai credenti nella società italiana contemporanea. L’opinione di Giorgio Merlo
















