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C’è ancora confusione sulla lista di invitati al più grande evento internazionale degli ultimi anni, i funerali della Regina Elisabetta. Dopo l’annuncio dei primi esclusi per motivi geopolitici e di sicurezza (Russia, Bielorussia e Myanmar), il rebus è sulla presenza o meno di alcuni rappresentanti della Cina.

Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato che il governo di Pechino sta valutando attivamente l’invio di una delegazione di alto livello per l’ultimo saluto ella Regina, da quanto si legge sul South China Morning Post. “Rilasceremo notizie pertinenti a tempo debito”, ha aggiunto la portavoce.

Secondo il sito Politico, inizialmente Xi era nella lista di invitati ai funerali. Ma James Cleverly, ministro degli Esteri, avrebbe espresso preoccupazione per il fatto che il presidente cinese non fosse stato invitato e che l’invito sia stato esteso solo all’ambasciatore cinese: “Questo sarebbe stato un affronto diplomatico del tipo riservato ai Paesi con cui il Regno Unito ha relazioni abissali, tra cui Corea del Nord, Iran e Nicaragua”.

Poche ore dopo la scomparsa della Regina Elisabetta II, il presidente cinese Xi Jinping aveva espresso le sue condoglianze, ricordando che era stata la prima monarca britannica a visitare la Cina e ad avere ottenuto ampi consensi: “La sua morte è una grande perdita per il popolo britannico”.

Recentemente, le relazioni tra Regno Unito e Cina sono diventate tese, specialmente dopo che i britannici hanno aderito – insieme agli Stati Uniti e l’Australia – all’accordo di di Aukus per aiutare Canberra ad acquisire sottomarini a propulsione nucleare e contrastare la presenza militare cinese nel Pacifico. Ha contribuito alla distanza tra Londra e Pechino anche la crisi con Taiwan e l’arrivo della premier britannica Liz Truss, nota per avere una posizione molto rigida sugli eccessi del governo cinese.

Un gruppo di politici britannici, tra cui Tim Loughton, Helena Kennedy e David Alton, è stato sanzionato dalla Cina per avere denunciato le violazioni dei diritti umani contro gli uiguri nella regione dello Xinjiang. Loro considerano inaccettabile che funzionari cinesi siano ospiti ai funerali della Regina. In una lettera hanno scritto che “dato che il Parlamento del Regno Unito ha votato per riconoscere il genocidio commesso dal governo cinese contro il popolo degli uiguri, è straordinario che gli artefici di quel genocidio debbano essere trattati in modo più favorevole di quei Paesi che sono stati esclusi”.

Ai funerali di Stato di lunedì hanno già confermato la partecipazione il presidente americano, Joe Biden, insieme alla moglie Jill; il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol e il presidente italiano, Sergio Mattarella, tra molti altri. Si considera l’arrivo di circa 500 leader internazionali (qui l’articolo di Formiche.net).

Esclusi nelle ultime ore i presidenti di Afghanistan, Siria, Nicaragua e Venezuela, mentre per la Corea del Nord sarà ricevuto soltanto un rappresentante a livello di ambasciata.

Non andranno all’evento il premier indiano Narendra Modi, che invierà al suo posto il presidente Draupadi Murmu, né il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che sarà rappresentato dal ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoglu.

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