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Abbiamo scritto per mesi che l’Europa stava gestendo male la pandemia e le notizie (poche e confuse) che vengono dalla Cina dimostrano il contrario: da noi si è fatto molto contro Covid 19 e si è fatto abbastanza bene, pur con tutti i limiti del caso.

Abbiamo scritto per mesi che l’Europa avrebbe passato al gelo questo inverno, perché senza gas russo non c’è speranza. E invece il prezzo del gas è tornato quello di gennaio 2022 e, pur con bollette salate da pagare, ce la caveremo egregiamente.

Infine abbiamo scritto anche che l’Europa si sarebbe presto stancata di aiutare l’Ucraina invasa da Putin con una delle azioni militari e politiche più criminali dei tempi recenti, mentre invece ecco qui la situazione, grazie ai dati Swg.

Bisognerebbe proprio contare fino a 10, 100 o 1000 prima di sparare sentenze a buon mercato.

Teniamocela cara questa vecchia Europa. Il barometro di Arditti

Abbiamo scritto per mesi che l’Europa avrebbe passato al gelo questo inverno, perché senza gas russo non c’è speranza. E invece il prezzo del gas è tornato quello di gennaio 2022 e, pur con bollette salate da pagare, ce la caveremo egregiamente. L’analisi di Roberto Arditti, presidente di Kratesis, con i dati Swg

Chi è il nuovo ministro della Difesa tedesco

Il nuovo capo della Bundeswehr eredita l’incarico in seguito alle dimissioni di Christine Lambrecht, accusata di reticenze nel fornire aiuti all’Ucraina. Nonostante i precedenti rapporti con la Federazione Russa, Pistorius è l’uomo giusto al momento giusto

La mafia secondo Cossiga. Il ricordo di Cangini

“Dobbiamo rassegnarci a convivere con il potere mafioso, con quello ‘ndranghetista e con quello camorrista perché non ci sono estranei: sono espressione del carattere della gente cui si rivolgono e corrispondono a un sentimento radicato in alcuni popoli italiani”. Andrea Cangini ricorda le riflessioni dell’ex Presidente della Repubblica immortalate nel saggio “Fotti il potere, gli arcana della politica e dell’umana natura”

Dante di destra, ma anche Shakespeare. La versione di Pedrizzi

Tutta l’originalità e la grandezza del drammaturgo non sta solamente nel presentarci solamente il bene ed il male, i buoni ed i cattivi, ma nel volere assegnare alle sue opere il compito fondamentale e principale di rappresentare due concezioni dell’uomo e dell’universo, l’una alternativa all’altra

Nome in codice Maoz. Chi è il nuovo capo dei diplomatici israeliani

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

Il ministro Eli Cohen ha scelto Ronen Levy come direttore generale. Ex funzionario di Shin Bet e Consiglio di sicurezza nazionale, una vita nell’ombra, è uno degli architetti degli Accordi di Abramo. Il suo compito principale sarà espanderli

Cina e Usa, i due fronti (industriali) dell'Europa. Von der Leyen a Davos

Il presidente della Commissione europea interviene al World economic forum, da dove lancia la sfida alla competitività, ma senza strappi con l’alleato americano. Ora avanti tutta con un fondo sovrano formato continentale e sussidi snelli e calibrati. E la Cina stia attenta a quello che fa

Caritas in Veritate, il messaggio di Ratzinger per i cattolici

Il messaggio che ci lascia Benedetto XVI, con la Caritas in Veritate, è un modello sempre molto valido, da considerare, per una nuova esperienza dei cattolici in politica. Il commento di Raffaele Reina

I cattolici, i numeri e le sfide del futuro. Scrive D'Ambrosio

Il post-pandemia, unitamente al contributo profetico, spirituale e caritativo di papa Francesco, ci invitano a evidenziare il rilievo pubblico, o meno, che la religione, non solo la cattolica, ha nella nostra società. La riflessione di Rocco D’Ambrosio

La mossa della maggioranza per tutelare i cavi italiani dal dumping cinese

Un emendamento di Fratelli d’Italia al cosiddetto “decreto Priolo” prevede che l’Agcom fissi gli standard dei bandi per la realizzazione dell’infrastruttura di rete. Da tempo il gruppo Prysmian lanciava chiari segnali all’esecutivo

Payback, regioni e investimenti. Secondo Lorenzin è l'ora di una nuova sanità

Intervista all’ex ministro della Salute, oggi senatrice dem. Il payback è un meccanismo superato e lesivo, oltre che delle aziende, anche del paziente, che si vede privato dell’innovazione. È arrivato il momento di ripensare modelli di spesa e programmazione, oltre a investire come si deve sul personale. Il punto di partenza è una spesa all’8-9% del Pil. Basta con la sanità frammentata tra regioni, la corsa alle autonomie non è la soluzione. Anzi…

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