Il giornalista inglese e vicepresidente del Center for European policy analysis: l’instabilità è un male ma anche ciò che distingue una democrazia dalla stabile dittatura russa. Draghi? Un asset per la causa ucraina, se cade la lobby russa si farà sentire. Ma non ora, aspettatevi un inverno di tempesta
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La borsa tifa ancora per il tandem Draghi-Mattarella
All’indomani del giovedì nero per Borsa e spread, Piazza Affari ritorna a marciare mentre il differenziale tra titoli italiani e tedeschi ripiega. Segno che per gli investitori la partita non è ancora chiusa. Ma gli analisti sono concordi: se cade il governo, si ballerà sul debito
Digital divide. Il nuovo volto della diseguaglianza
Con quasi la metà della popolazione mondiale ancora offline, il divario digitale rischia di diventare il nuovo volto della disuguaglianza. Avvicinare cittadini e città attraverso il potenziamento della connettività è oggi prioritario per sostenere chi è rimasto indietro ed evitare che la tecnologia si trasformi in elemento di disaggregazione
Riad ricuce con Biden. Interessi reciproci nel Golfo
La visita del presidente Biden in Medio Oriente segna la ricostruzione dei rapporti tra Washington e Riad, punto fondamentale delle relazioni internazionali di entrambi i Paesi, come spiega Anna Lea Jacobs, senior analyst del Crisis Group. Nel Golfo nessuna tra le potenze globali è in grado di sostituire il ruolo che complessivamente gli Usa possono giocare
Cosa fare prima di andare al voto. Promemoria per il governo
Quando un esecutivo arriva a fine legislatura è necessario portare a termine delle attività, in questo clima di incertezza però non è semplice comprendere quali strategie attuare, anche per far trovare un “programma d’azione” al governo che si formerà
Spavento senza fine o fine spaventosa? La crisi politica nel mosaico di Fusi
Se si vuole essere onesti intellettualmente è giusto dire che le condizioni nelle quali il Capo dello Stato ha affidato, con disperazione mista a speranza, il timone del comando governativo a SuperMario sono via via evaporate. E niente può ripristinarle
Le influenze russe sulla crisi politica italiana ed europea
Scholz e Macron indeboliti, Johnson si è dimesso. Rimaneva l’Italia, con il suo presidente, Mario Draghi, capace di offrire una guida sicura, non solo al suo Paese, ma all’intera comunità europea, costretto alle dimissioni per le contorsioni dei 5 Stelle. Putin brinderà. Celebrando il suo piccolo capolavoro politico
Chiunque ma non Rishi. Boris vuole vendicarsi del traditore
Johnson incolpa il cancelliere Sunak per la sua caduta e ora starebbe facendo di tutto per aiutare gli altri candidati alla successione. Weekend di dibattiti televisivi: nulla è ancora deciso. Ne rimangono cinque
La crisi e il miracolo politico di Mattarella
Con le dimissioni del premier Draghi l’aggrovigliato sviluppo della crisi politica è alle ricerca di un punto di equilibrio che si spera possa essere trovato dal Quirinale. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Quanto inquina la supply chain del fotovoltaico (in mano alla Cina)
I pannelli solari, cardine della transizione ecologica, sono prodotti nello Xinjiang bruciando carbone. E il dominio assoluto della Cina mette alle sue dipendenze i Paesi in via di transizione. Ripetere l’errore di Gazprom minaccia la decarbonizzazione in Occidente: ora si diversifichi