Skip to main content

Andrea De Maria ha la caratteristica di non darsi facilmente per vinto. Il deputato uscente del Partito Democratico (attualmente candidato alla Camera nel collegio di Carpi) sta lavorando per la vittoria del centrosinistra. Nonostante i sondaggi proiettino su un risultato in cui a primeggiare, il 25 settembre, sarebbe la coalizione formata da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berluconi. Anche se in casa centrodestra i problemi non mancano, a partire proprio dalla stabilità di un futuro esecutivo con i tre leader. Tema, quest’ultimo, paventato dalla presidente di Fratelli d’Italia. De Maria spiega la ricetta alternativa al trionfo di “una destra nazionalista e sovranista”, anche sui problemi contingenti che attanagliano famiglie e imprese in questa difficile congiuntura economica.

Meloni ha posto il problema della stabilità del prossimo esecutivo. È ipotizzabile, magari non nel breve termine, un’ipotesi di ritorno delle larghe intese?

Noi corriamo per vincere con il Centrosinistra. Peraltro è abbastanza singolare che si ponga questo tipo di problemi chi ha sempre contrastato e chi ha fatto cadere il governo Draghi, anteponendo un presunto interesse di parte a quello del Paese. Siamo alternativi rispetto ad una Destra populista e nazionalista che ha nel simbolo la fiamma dell’Msi.

Ormai la campagna elettorale è agli sgoccioli. Visto anche il lieve rimbalzo che i sondaggi certificano al Movimento 5 stelle, è stato un errore abbandonare l’idea del campo largo?
Ma il Pd ha sempre lavorato ad una coalizione larga. Sono altri che hanno rotto. Da chi ha fatto cadere il governo Draghi a chi, come Calenda, ha rinnegato la parola data. Il Pd è in campo con una coalizione che unisce al massimo il Centrosinistra. E qualunque voto che potrebbe sostenere quella coalizione e che si perde su liste ininfluenti per vincere i collegi è un regalo alla Destra.

 Ci sono margini di dialogo per un lavoro condiviso con i grillini o è una porta chiusa definitivamente?

Adesso ci battiamo per vincere le elezioni con il Centrosinistra. Sinceramente altre riflessioni oggi non hanno proprio senso.

 Sul versante energetico, quale è stata la linea di compromesso sul programma tra Pd e Verdi, posto che ora siete favorevoli al rigassificatore?
Sulla energia abbiamo una linea chiarissima come Pd e siamo gli unici ad averla. Tetto europeo al prezzo del gas, raddoppio del credito di imposta sulla energia elettrica, efficacia della tassazione per gli extraprofitti, sostegno a famiglie, imprese e associazionismo per il caro bollette. Massima autonomia energetica per il Paese. Quindi i rigassificatori. Infine la scelta strategica sulle energie rinnovabili, che garantiscono l’indipendenza dell’Italia sul fronte energetico e minori costi dell’energia. Una scelta da realizzare davvero. Sul territorio.

Che risposte concrete avete in mente anche sul versante produttivo, visti i rincari sulle materie prime, per le imprese?
Sto visitando tante imprese e dialogando con il mondo del lavoro. Nel collegio dove sono candidato ci sono distretti industriali di eccellenza e un presidio straordinario di imprese agricole e agroalimentari. Aldilà dei temi nazionali, di cui ho già parlato, da parlamentare eletto sul territorio voglio portare a Roma le priorità dei comuni del Collegio. Infrastrutture per la mobilità, investimento sul sistema sanitario, qualità del sistema formativo (come ad esempio con gli ITS), difesa del suolo sono tutte condizioni di competitività che il nostro territorio merita.

Andrea De Maria Pd

Campo largo e voto utile. De Maria (Pd) sulla forza del centrosinistra

Il deputato uscente e candidato al collegio di Carpi: “Qualunque voto che potrebbe sostenere la coalizione di centrosinistra e che si perde su liste ininfluenti per vincere i collegi è un regalo alla destra”. E sull’energia: “Tetto europeo al prezzo del gas, raddoppio del credito di imposta sull’energia elettrica ed efficacia della tassazione per gli extra-profitti”

La mappa di Zeno. Due fratelli che prima di Colombo scoprirono nuove terre

Ecco come un secolo prima di Colombo, nel periodo del massimo splendore di Venezia, due fratelli affrontano un viaggio straordinario nel profondo Nord sulle rotte commerciali vichinghe arrivando fino alle coste del Canada

Show off di tecnologie a Mbda Italia. Guerini in visita alla sede romana

Lorenzo Mariani, managing director di Mbda Italia, ha accolto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in visita per vedere i prodotti offerti dall’azienda. Dei circa 1600 dipendenti totali di MBDA Italia, 900 si trovano a Roma. Mbda italia è parte del gruppo MBDA, controllato da Airbus, Bae Systemse Leonardo.

Europa in stato confusionale sul price cap. La versione di Clò

L’economista ed ex ministro a Formiche.net: a Bruxelles la mano destra non sa cosa fa la sinistra e alla fine ognuno va per conto suo, così si fa solo il gioco di Putin. Nessuno ha capito come funziona il tetto al gas. E la spesa per imprese e famiglie questo inverno esploderà

L'Ucraina inanella successi. Fin dove si spingerà la controffensiva?

Le forze di Kiev sono impegnate in operazioni di controffensiva su più fronti. I successi nell’area di Kherson e di Kharkiv aumentano le difficoltà per il Cremlino, ma sono anche un rischio per l’Ucraina

Oltre le critiche, vi spiego il blocco navale proposto da Fdi. Parla Cirielli

“Sì ai pattugliamenti comuni delle aree più frequentate da scafisti e trafficanti di esseri umani” afferma il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia a Formiche.net. E sulla solidarietà: “Non per i migranti economici, serve invece di fronte all’emergenza ucraina, dove veramente c’è una guerra e milioni di persone scappano”

Perché Meloni invoca il rischio stabilità. Il mosaico di Fusi

Se la maggioranza di centrodestra si divide e il centrosinistra si sfarina, chi e in che modo potrà assicurare stabilità e linearità d’azione governativa? Si sarà costretti a varare l’ennesimo esecutivo di larghe intese? Per evitarlo, la leader di Fdi punta alle riforme istituzionali. Ma per quelle dovrebbe coinvolgere l’opposizione. Rischiando di frantumare ancora di più la propria coalizione…

Elisabetta pigliatutto. Ma conoscete i 10 sovrani d'Europa?

Di Luigi Giuseppe Murrone

Di questi sovrani sui giornali italiani si parla ben poco. Fatta eccezione, ovviamente, dell’unico monarca assoluto del Vecchio Mondo: Papa Francesco. L’analisi di Volocom

Deficit, tutti (o quasi) lo vogliono. La strana saldatura tra Calenda e Salvini

Il leader di Azione, pasdaran dell’agenda Draghi, apre al disavanzo pur di trovare i soldi con cui disinnescare la mina delle bollette. Forse non saranno i 30 miliardi immaginati da Salvini ma ora il partito dello scostamento sui conti si allarga. Ma occhio a due variabili, il premier e la Bce

Svelare i "misteri" di produttività e innovazione. L'economia secondo Sadun

Di Diletta Capissi

Intervista a Raffaella Sadun, economista docente ad Harvard, premiata in questi giorni con il Premio De Sanctis per le Scienze Economiche. “Ai giovani economisti consiglio di investire il più possibile, soprattutto nelle fasi iniziali della preparazione accademica, nella formazione matematica e statistica: questo è il linguaggio dell’economia, senza il quale è difficile capire e trasmettere le proprie idee”

×

Iscriviti alla newsletter