Skip to main content

Dopo il 25 settembre a chi spetterà l’incarico per formare il nuovo governo? Normalmente viene affidato al partito di maggioranza relativa, cioè a chi ha vinto le elezioni. Ma dipende sempre dalle valutazioni del Capo dello Stato. Come ricordiamo, nel 2018 a vincere le elezioni come partito fu il M5S, ma l’incarico, dopo molte tribolazioni, non fu affidato al suo leader, ma a una figura più tecnica, come Giuseppe Conte.

Facciamo chiarezza. La Costituzione non dice nulla sul conferimento dell’incarico per la formazione di un nuovo governo. Dal combinato disposto degli art. 92 e 94 Cost. possiamo al più desumere che il Presidente della Repubblica individua un presidente del Consiglio (e i ministri) al fine di far ottenere al governo la fiducia parlamentare.

In altri termini, l’incarico a formare un nuovo governo deve tendere a un governo che riceva la fiducia delle Camere. Ma a chi deve essere affidato l’incarico?

La prassi di vita repubblicana ci aiuta poco: normalmente l’incarico è stato affidato a un esponente del partito di maggioranza relativa (per decenni la Dc), ma non sono mancate eccezioni, come Spadolini o Craxi. Anche quando si è votato con un sistema elettorale maggioritario, addirittura indicando in scheda il nome del candidato presidente del Consiglio, il Capo dello Stato non ha mancato di dare incarichi a soggetti diversi dal leader del momento (tutti ricordiamo il caso della caduta del governo Berlusconi I con nomina del governo Dini). Come pure è stato per i più recenti governi Letta, Renzi, Conte e Draghi.

A ricevere l’incarico non è geometricamente il leader del partito o della colazione che ha vinto le elezioni, ma un soggetto che può formare il governo.

Certo, il leader del partito che vince le elezioni ha le maggiori probabilità di poter formare un governo. Ma il Presidente della Repubblica, in sede di consultazioni, può individuare una differente maggioranza parlamentare. O una figura che sembra più adatta a formare un possibile governo, come fu sempre nel 2018 con Carlo Cottarelli.

In buona sostanza, sull’incarico valgono più le regole politiche che non quelle giuridiche. Non a caso quando nel 2005-2006 si propose di riformare la Costituzione, con il testo poi bocciato dal referendum, all’ultimo comma dell’art. 92 si precisava: “Il Presidente della Repubblica, sulla base dei risultati delle elezioni della Camera dei deputati, nomina il primo ministro”.

In quel modello il risultato delle elezioni sarebbe diventato vincolante, ma in fondo era una specie di presidenzialismo.

A chi spetta l’incarico per formare il nuovo governo?

Facciamo chiarezza. La Costituzione non dice nulla sul conferimento dell’incarico per la formazione di un nuovo esecutivo. Su quali basi, allora, viene scelto il probabile capo di governo? Risponde Alfonso Celotto

Un Bardo a Venezia, cronaca falsa di alcune cose vere

Il film di Alejandro González Iñárritu racconta la crisi esistenziale di Silverio, del suo Paese e, più in generale, la condizione contemporanea. Come in una serie di associazioni, l’uomo ripercorre i frammenti del passato, la propria identità, il successo, la fragilità della vita, i giochi collusivi tra Messico e Usa. Da Venezia, Chiara Buoncristiani

difesa

Il prossimo governo per la Difesa punti su eccellenze e continuità. Parla Festucci (Aiad)

Di fronte allo scenario geostrategico attuale, il prossimo esecutivo deve assicurare il proprio supporto alle eccellenze italiane della Difesa, puntando ad assumere posizioni di leadership nei progetti europei del settore dove le nostre realtà possono esprimersi al meglio. Ad Airpress, il punto di Carlo Festucci, segretario generale dell’Aiad

Da Meloni a Letta, come comunicano i leader. L'analisi di Ceri

Caratterizzata da un certo “presentismo”, la campagna comunicativa dei vertici delle forze politiche, da Meloni a Letta, passando per Salvini e Berlusconi, ha delle caratteristiche specifiche che ci dicono tanto su cosa vorrebbero comunicare, ma non se poi, alla fine, riescono a farlo. L’analisi di Paolo Ceri, già ordinario nelle università di Torino e di Firenze, ora condirettore della rivista Quaderni di Sociologia

Serve risposta Ue contro il caro bollette. Il messaggio di Mattarella a Cernobbio

“I singoli Paesi non possono rispondere con efficacia alla crisi”, ha spiegato il Presidente nel messaggio al Forum Ambrosetti sottolineando la necessità di liberarsi dalla dipendenza russa

Energia e non solo. Friedlander spiega l’asse Biden-Scholz

A capo dell’Atlantik-Brücke di Berlino, l’esperta parla del rapporto tra Stati Uniti e Germania ripristinato dopo le tensioni Trump-Merkel. “C’è un roadmap per cooperare contro l’aggressività russa”. Sul price cap, c’è stato “molto scetticismo” da parte del governo tedesco non per ragioni politiche ma tecniche, spiega

Social hit, Berlusconi, Renzi e Conte sgomitano su TiKToK. Ma è Salvini a far discutere

Il numero delle reaction generato dai tre video pubblicati da Silvio Berlusconi è quasi 10 volte più grande di quello generato dai tre video di Matteo Renzi, ma ad imporsi come post più discusso è la denuncia di Matteo Salvini su Instagram. La social hit di Domenico Giordano

UK Space Power. Così Londra si difende nello spazio

Londra rilascia la sua dottrina militare sul potere spaziale, parte di una strategia più ampia e completa sulla dimensione extra-atmosferica. Il documento riconosce l’importanza delle infrastrutture spaziali e la necessità della loro protezione, individuando come pilastri la collaborazione con l’industria e la cooperazione con gli Stati Uniti

Politica e pop corn - I giovani rispondono ai politici su TikTok

I giovani tiktoker rispondono all’invasione dei politici, Berlusconi e l’abbraccio coi nipoti, Salvini e Meloni sorridono assieme. Di cosa parla la nuova puntata di Politica e pop corn, la video-rubrica di Martina Carone, consulente Quorum-YouTrend e docente di Analisi dei media all’Università di Padova

Cyber-attacchi ad aziende energetiche in crescita. La nota dell’Acn

Dopo la riunione interministeriale convocata dal presidente Draghi, si è riunito il Comitato interministeriale per la cybersicurezza. “L’Italia risulta essere un target particolarmente colpito”. Nel mirino l’interna catena di approvvigionamento e distribuzione del settore energetico

×

Iscriviti alla newsletter