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Il 2024 segna il 20° anniversario dell’istituzione di un partenariato strategico globale tra Cina e Italia. Il 23 luglio scorso si è tenuta a Pechino la presentazione del libro Rapporto sullo sviluppo dell’Italia (2023-2024) e il seminario Cooperazione pratica Cina-Italia nel contesto di vent’anni di creazione di un partenariato strategico globale. Questa conferenza è stata co-sponsorizzata dall’Istituto di Studi Europei dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, dal Dipartimento di Ricerca Italiano della Società Europea Cinese e dalla Social Sciences Literature Press. Gli ospiti cinesi e stranieri presenti all’incontro hanno condotto discussioni approfondite sulle relazioni tra Cina-Unione Europea, sulle prospettive di cooperazione della Cina-Italia e su altre questioni e hanno offerto attivamente suggerimenti e consigli.

Feng Zhongping, direttore dell’Istituto di Studi Europei presso l’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, ha affermato che l’evoluzione del panorama internazionale e i conflitti geopolitici hanno influenzato la percezione della RP della Cina da parte dell’Europa, e la sua politica di “riduzione del rischio” nei confronti della RP della Cina ha avuto un impatto negativo impatto sulle relazioni bilaterali.

Tuttavia, il modello di cooperazione tra la RP della Cina e l’Unione Europea per soddisfare le esigenze reciproche non è cambiato. Le relazioni economiche e commerciali tra le due parti sono ancora altamente complementari e il volume totale degli scambi è rimasto a un livello elevato per molto tempo, in risposta a questioni globali come il cambiamento climatico, la protezione della biodiversità e la riforma delle Nazioni Unite e delle organizzazioni internazionali multilaterali; per cui vi è anche ampio spazio per la cooperazione su tali questioni.

«Dal 2023, le relazioni RP della Cina-Italia hanno mantenuto nel complesso uno sviluppo stabile. Questo è il risultato degli sforzi congiunti delle dirigenze di Italia e della RP della Cina e di tutti i settori della società»: Yao Zhizhong, direttore dell’Ufficio di Cooperazione Internazionale presso l’Accademia delle Scienze Sociali, ha affermato che la RP della Cina e l’Italia non sono solo potenze politiche ed economiche, ma, essendo anche grandi Paesi civilizzati con una lunga storia, hanno anche ampie prospettive di cooperazione in termini di scambi e apprendimento reciproco tra le civiltà.

Attualmente, la RP della Cina sta promuovendo in modo globale il grande ringiovanimento della propria nazione con una modernizzazione in stile cinese e sta ampliando lo spazio di cooperazione con l’Italia a più livelli, tra cui politica, economia e società.

Il Rapporto sullo sviluppo italiano pubblicato come sopra accennato ritiene che – sebbene le relazioni RP della Cina-Italia abbiano avuto contraccolpi nel corso dell’anno scorso, gli esecutivi dei due Paesi hanno mantenuto una stretta comunicazione e la cooperazione pragmatica, il vantaggio reciproco e mutuo per tutti rimangono quali correnti principali delle relazioni tra i due Stati.

Entrambe le parti hanno fatto molti nuovi progressi negli scambi economici e commerciali e negli scambi culturali. Nonostante la recessione economica globale, le importazioni cinesi dall’Italia sono continuate a crescere nel 2023, indicando che la RP della Cina – in quanto importante mercato di esportazione per l’Italia – ha ancora ulteriori margini di crescita. Contestualmente è stata inaugurata ufficialmente anche l’ottava sede della Camera di Commercio Italiana nella RP della Cina, a dimostrazione dell’atteggiamento positivo della comunità imprenditoriale italiana nel continuare ad espandere il proprio business nell’Impero di Mezzo.

«Guardando al futuro, Italia e RP della Cina continueranno a rafforzare la cooperazione pratica, affrontando sfide e opportunità»: Sun Yanhong, ricercatore presso l’Istituto di Studi Europei dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, segretario generale del Dipartimento di Studi Italiani della Chinese European Society, e caporedattore del Rapporto sullo sviluppo italiano, ha affermato che, sebbene influenzati da fattori geopolitici, i due Paesi sono ancora altamente complementari dal punto di vista economico e hanno ampi spazi di cooperazione, soprattutto nella promozione dello sviluppo verde e trasformazione digitale.

La continua promozione da parte della RP della Cina dell’apertura ad alto livello fornirà nuove opportunità per la cooperazione sino-italiana.

Lorenzo Codogno, visiting professor al College of Europe e Visiting Professor in Practice all’European Institute of the London School of Economics – nonché già dirigente generale al Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze dal maggio 2006 al febbraio 2015 – ha affermato che l’attuale gioco geopolitico ha portato molte sfide alla comunità internazionale, ma queste sfide dovrebbero non mutare l’amicizia tradizionale e cooperazione multiforme fra la RP della Cina e l’Italia.

Le buone relazioni bilaterali tra RP della Cina e Italia daranno slancio a grandi sfide come affrontare la crisi climatica, promuovere uno sviluppo globale equilibrato e combattere il terrorismo internazionale.

Fabrizio Zucca, già Fellow Professor alla SDA Bocconi di Milano, e membro gruppo di lavoro su ESG e sostenibilità dell’American Chamber of Commerce, ha affermato che l’Italia si sta concentrando sullo sviluppo di un’economia circolare, sul miglioramento della competitività economica e sull’innovazione dei modelli di sviluppo economico tutelando l’ambiente e che la RP della Cina ha una ricca esperienza nello sviluppo dell’economia circolare.

Nell’aprile 2024, l’Unione Europea e la RP della Cina hanno raggiunto un accordo su una tabella di marcia per la cooperazione nell’economia circolare. Adotteranno azioni in conformità con il “Memorandum d’intesa sull’economia circolare RP della Cina-Unione Europea” per cooperare nei negoziati sul trattato globale sulla plastica, nelle catene del valore delle batterie e nella rigenerazione, onde creare un ambiente più sostenibile e nuove opportunità di produzione e consumo.

«La cooperazione educativa è un’importante manifestazione delle relazioni bilaterali»: Xing Jianjun, direttore del Centro Italiano per l’Istruzione in Cina, ha affermato che negli ultimi anni le interazioni tra le università cinesi e italiane sono state attive e la cooperazione nella ricerca scientifica è stata continuamente rafforzata con la pubblicazione congiunta di numerosi articoli di alto livello nei campi della fisica, della medicina e della biotecnologia dando risultati elevati nel campo della ricerca scientifica di qualità.

Dal 2023 gli scambi e le interazioni ad alto livello nel campo dell’istruzione tra le due parti sono diventati più frequenti e sono stati raggiunti molti consensi. Nel prossimo futuro si concentreranno sul rafforzamento della cooperazione tra università di qualità nei settori della formazione dei talenti e della ricerca scientifica e innovazione, integrazione dell’industria e dell’istruzione, e nell’approfondimento della cooperazione, nell’istruzione professionale e nell’insegnamento delle lingue, e nell’innovazione in modo da rafforzare gli scambi reciproci.

Andrea Caligiuri, professore associato di Diritto internazionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Macerata, e membro del China Center – polo per la ricerca e la formazione, a carattere multidisciplinare, nato per valorizzare le competenze e le conoscenze maturate nel corso degli anni dai ricercatori dell’Università di Macerata in vari campi e settori aventi ad oggetto la Cina – ha affermato che la RP della Cina e l’Italia hanno una lunga storia di cooperazione scientifica e tecnologica e hanno stabilito una serie di meccanismi di cooperazione scientifica e tecnologica a livello bilaterale nelle aree di cooperazione, che includono i settori aerospaziale, agricolo, alimentare, materiali avanzati e protezione del patrimonio culturale e altri settori.

Nell’attuale contesto geopolitico, la cooperazione scientifica e tecnologica sino-italiana ha incontrato alcune interferenze negative. Tuttavia, con la promozione del partenariato strategico globale tra le due parti, i due Paesi hanno ancora un grande potenziale di cooperazione nella tecnologia di protezione ecologica e in altri aspetti, e l’Italia continuerà a svolgere un ruolo unico nel promuovere gli scambi culturali e la cooperazione scientifica e tecnologica tra la RP della Cina e l’Europa.

Il Workshop Italia-Cina. Mondializzazione, confini, identità, organizzato il 23 ottobre 2024 dalla Fondazione di Studi Internazionali e Geopolitica presieduta dal Cavaliere del Lavoro professor Giancarlo Elia Valori e dalla Camera di Commercio di Roma ha visto interagire aziende italiane e cinesi, operanti nei settori Automotive & Logistica, Aerospazio, Ambiente e sostenibilità, Fashion & Design, ICT & Cyber security, Turismo, Agroalimentare e Biomedicale.

Ospite di eccezione, mr. Luo Yuze, del Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Consiglio di Stato di Pechino e il ministro consigliere Li Xiaoyong, dell’Ambasciata della Repubblica Popolare di Cina in Italia a capo di una nutrita delegazione.

La manifestazione si inserisce quale pregevole ed unica iniziativa nell’eccellente sviluppo delle relazioni fra Italia e Repubblica Popolare di Cina.

 

Vent’anni di partenariato Italia-Cina. L'opinione di Valori

Attualmente, la RP della Cina sta promuovendo in modo globale il grande ringiovanimento della propria nazione con una modernizzazione in stile cinese e sta ampliando lo spazio di cooperazione con l’Italia a più livelli, tra cui politica, economia e società. L’intervento di Giancarlo Elia Valori

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