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La crisi ucraina scuote anche il sistema bancario. Secondo Reuters la Banca centrale europea (Bce) ha messo in allarme le altre banche centrali invitandole a prepararsi per un possibile attacco cyber dalla Russia. Se dovesse scoppiare una guerra in Ucraina le banche centrali europee potrebbero finire nel mirino degli hacker di Mosca, è il messaggio inviato dalla banca guidata da Christine Lagarde alle banche dell’Unione secondo quanto riferito da due insider. Di qui, riportano indiscrezioni non confermate dalle autorità di Francoforte, la richiesta di rafforzare le difese in vista di un’ondata di attacchi.

Tra i regolatori finanziari europei c’è un’“alta allerta” in queste ore, scrive Reuters. La Bce in particolare avrebbe chiesto alle controparti nazionali di mettere alla prova i sistemi di sicurezza informatici con delle esercitazioni ad hoc e i “war games”, ovvero le simulazioni di un’intrusione hacker. Per farlo esiste una procedura standardizzata per le banche centrali europee. È stata introdotta dalla Bce nel 2018 a seguito di un’aggressione cyber su larga scala contro le banche olandesi. Si chiama TIBER-EU (Threat Intelligence-based Ethical Red Teaming) e prevede, tra le altre misure, il coinvolgimento di gruppi hacker esterni, i “red teams”, che devono cercare e scovare eventuali falle di sicurezza nei sistemi informatici delle istituzioni finanziarie.

L’allarme della Bce arriva nel pieno dell’escalation tra Stati Uniti, Europa e Russia intorno a una possibile invasione militare russa in Ucraina. Più di centomila soldati di Mosca sono schierati in tenuta da combattimento non lontano dal confine ucraino, mentre proseguono i negoziati per evitare una guerra sul suolo europeo.

Ad alzare il livello d’allerta per il settore finanziario non c’è solo l’Eurotower. Un invito a rafforzare le difese digitali di grandi aziende e istituti bancari è arrivato anche dal Centro nazionale di cyber sicurezza britannico e dal supervisore del ministero delle Finanze tedesco BaFin. A fine gennaio il Dipartimento dei servizi finanziari di New York ha pubblicato un comunicato in cui avvisa le istituzioni finanziarie americane di un possibile “cyber attacco di rappresaglia” da parte dei russi, riporta Reuters.

Il governo americano è da mesi in allerta. A dicembre il Dipartimento dell’Energia ha partecipato a un briefing con le principali aziende nazionali del settore avvisando di un alto rischio di intrusioni cyber da parte di attori statali russi in caso di “dure sanzioni” del governo contro Mosca. Un altro briefing classificato è andato in scena a inizio gennaio con le più importanti istituzioni finanziarie del Paese, l’intelligence e il Dipartimento del Tesoro, svela la Cnn.

Il pericolo di una rappresaglia di attacchi hacker non è l’unico che toglie il sonno alle banche europee e americane durante l’escalation in Ucraina. Martedì l’agenzia di rating Fitch ha diramato un report che mette in guardia dagli effetti collaterali delle sanzioni europee alla Russia sul mondo finanziario. “Sanzioni dure contro la Russia potrebbero avere effetti di rating negativi per i debiti sovrani e le banche”, si legge nel warning.

“Il più grande impatto sulla solvibilità del settore bancario si avrebbe nel caso di sanzioni che compromettano la capacità delle banche di Stato di eseguire pagamenti in valuta straniera”. Un rischio aumentato nel caso di un’esclusione della Russia dal sistema internazionale di pagamenti Swift, avvisa Fitch, “causerebbe una considerevole disagio di breve termine”.

Banche europee nel mirino di hacker russi. Allarme Bce

Secondo Reuters la Bce ha lanciato un allarme per le banche centrali: se la crisi in Ucraina degenera finiranno nel mirino di cyber attacchi. L’invito a rafforzare le difese tecnologiche e la mobilitazione internazionale. Intanto Fitch avvisa: occhio al boomerang delle sanzioni finanziarie

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