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La relazione Italia-Usa nel settore risale addirittura al 1914, con la realizzazione di uno dei primi film muti, La Città Eterna, prodotto dalla Famous Players Studio, che in seguito divenne Paramount. Da quel momento in poi è stato un continuo crescendo e intensificarsi di rapporti che hanno avuto il culmine nel periodo d’oro dal Dopoguerra all’inizio degli Anni ’70 e rifiorendo nuovamente oggi.

Il cinema ha rappresentato in tutti i sensi uno strumento di grande unione tra Italia e Stati Uniti e gli statunitensi hanno sempre avuto un occhio attento alle vicissitudini italiane nel settore dell’audiovisivo perché il legame era intenso, strutturato e corposo.

L’industria cinematografica ha fatto passi da gigante, merito delle nuove tecnologie e della crescita del commercio europeo e globale. Grazie allo streaming, i film e le serie italiane godono ora di un pubblico globale; ma una cosa rimane costante: il potere della narrazione.

Quindi, il nostro recente viaggio è stato un’opportunità per riflettere su oltre 100 anni di collaborazione tra i settori audiovisivi italiano e statunitense, e guardare verso il futuro per determinare quali condizioni normative siano necessarie per altri 100 anni di collaborazione, investimenti e opportunità di successo.

Con il prezioso supporto del neo ambasciatore in Italia e San Marino, Jack Markell, abbiamo avuto una discussione produttiva con il governo italiano, in particolare con i ministri Sangiuliano e Urso. Sebbene le missioni di questi importanti ministri possano differire, l’obiettivo è lo stesso: un’industria cinematografica italiana più forte e di successo.

Certamente, l’Italia sta attualmente vivendo una fase di grande entusiasmo per gli investimenti nel settore audiovisivo, una fase che riveste un’importanza considerevole nelle decisioni dei legislatori. Per esempio, la seconda stagione di The White Lotus di HBO ha contribuito con più di 38 milioni di euro al Pil italiano. Sono stati sostenuti 1.500 posti di lavoro full-time e part-time, sono stati acquistati beni e servizi da 700 imprese locali in tutta Italia e sono stati puntati i riflettori globali sulla bellezza e le meraviglie della Sicilia, per la gioia del settore turistico.

Gli asset e le risorse dell’Italia non hanno eguali, dagli artigiani altamente qualificati ai talenti creativi fino al suo patrimonio naturale e culturale incomparabile. La Motion Picture Association crede fermamente che combinare questi elementi con un contesto normativo favorevole agli investitori rappresenterebbe una combinazione vincente. Per questo ci auguriamo che le Istituzioni italiane possano prendere decisioni che permettano di proseguire con gli investimenti e la cooperazione tra le nostre due grandi nazioni.

I (buoni) rapporti tra Italia e Stati Uniti passano anche dall'audiovisivo

Di Stan McCoy

A febbraio si è conclusa un’importante visita in Italia del presidente della Motion Picture Association, Charles Rivkin, che ha permesso di rinvigorire e rafforzare i legami tra le industrie audiovisive di entrambi i Paesi. Ne parla Stan McCoy, presidente e managing director di Motion Picture Association Emea

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La proposta replica il modello della commissione Inge al Parlamento europeo per far fronte a una minaccia sottolineata anche dall’intelligence nell’ultima relazione. Tutti i dettagli

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