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Alla luce del crescente numero di attacchi cibernetici dell’anno scorso, diventa sempre più importante la sicurezza informatica e la protezione del sistema-Paese anche nel mondo cyber. Per affrontare le crescenti e pervasive minacce cibernetiche si rende quindi sempre più necessaria una maggiore sinergia tra pubblico e privato. Questo l’obiettivo della prima edizione di CyberSec 2022, un evento promosso da Cybersecurity Italia, che si propone di essere un punto di incontro tra le aziende e gli esperti che si impegnano a contribuire alla crescita del sistema di sicurezza del nostro Paese.

L’evento

All’evento, tenutosi in forma ibrida, hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni e i portavoce delle aziende più rilevanti del comparto industriale nazionale e internazionale. Lo scopo era di fornire approfondimenti sulle sfide poste dall’ambito cibernetico, soprattutto in Italia ed Europa. Rivolgendo particolare attenzione alla strategia di governance e investimenti presenti nel Pnrr, che prevede lo stanziamento di 620 milioni di euro per implementare l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) istituita l’anno scorso. Così da fungere da piattaforma di approfondimento e confronto per istituzioni, decisori politici, università, addetti ai lavori, autorità e mondo della ricerca. Tra i diversi onorevoli presenti, hanno partecipato anche i membri della commissione Difesa della Camera, Angelo Tofalo e Alberto Pagani.

La ricetta delle collaborazioni

“La maggior parte delle infrastrutture critiche nei settori strategici opera in un ambiente digitale, è posseduta e gestita da privati e regolamentata dal settore pubblico; di conseguenza, una delle modalità più efficaci per garantire la sicurezza dalle minacce provenienti dal cyberspace è lo sviluppo di un elevato livello di cooperazione tra il settore pubblico e quello privato”.

Così si è espresso all’evento l’amministratore delegato di Cy4gate del gruppo Elettronica, Emanuele Galtieri. Una delle tematiche più centrali dell’evento era proprio lo sviluppo di partnership tra diversi enti per affrontare in modo più efficace gli attacchi cibernetici a infrastrutture critiche. Esse potrebbero contribuire sia alla condivisione di informazioni sui rischi cibernetici sia a orientare gli investimenti per assicurarsi prodotti nazionali che rispondano agli alti standard di cyber-security richiesti dal contesto attuale. L’Italia potrà in questo modo aumentare in parte la propria autonomia tecnologica e la propria resilienza cibernetica.

Le opportunità del Pnrr

I fondi stanziati dal Pnrr per accelerare sulla digitalizzazione del Paese potrebbero essere un’occasione anche per dare una spinta alla protezione del dominio cyber italiano. La pandemia non solo ha allargato la superficie di attacco, ma ha anche dato una spinta alla consapevolezza di dover prevenire le minacce cibernetiche nei settori più cruciali del sistema-Paese. Una consapevolezza che in Italia ha portato a istituire il Perimetro nazionale cibernetico, alla nascita dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e al rafforzamento del Golden power, una conferma della necessità di una maggiore sinergia tra pubblico e privato per valorizzare le reciproche competenze, i know-how e le risorse, a vantaggio di tutti i cittadini.

Così l'Italia (con CyberSec) affronta la nuove minacce cibernetiche

L’escalation dei cyber-attacchi rende ancora più urgente potenziare la difesa delle infrastrutture critiche e strategiche anche nel mondo digitale. L’Italia deve agire in questa direzione, aumentando le collaborazioni tra pubblico e privato e cercando di sfruttare le opportunità offerte dal Pnrr. Questi i temi centrali affrontati durante i due giorni di CyberSec, alla presenza dei membri della commissione Difesa della Camera Angelo Tofalo e Alberto Pagani

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