Skip to main content

Fabrizio Ferrandelli ufficialmente non è della partita. Quantomeno non direttamente. Il suo nome non apparirà fra i candidati a guidare la città di Palermo alle prossime amministrative. Eppure, come già accaduto in passato, il presidente dell’assemblea di +Europa si è ritagliato il ruolo di “federatore” dei progressisti. Nell’evento a palazzo Forcella De Seta al Foro Umberto I ha lanciato il suo percorso d’ascolto. Per costruire le fondamenta, sulla base dei dati raccolti dall’istituto sondaggistico Noto, “della Palermo del futuro”.

Ferrandelli, perché ha deciso di non scendere in campo in prima persona?

Fondamentalmente perché mi piace ragionare di programmi e non sui nomi. Tanto più che qui a Palermo attualmente si sono profilate almeno una decina di possibili candidature. Ma una città come la nostra che si appresta al voto non può affrontare il dibattito politico esclusivamente parlando delle candidature.

Il centrosinistra a Palermo ha deciso di puntare sul mondo dell’impresa, dal momento in cui ha scelto di invitare il presidente nazionale dei giovani di Confindustria al suo evento, assieme alla vice presidente nazionale di Confcommercio.

Il campo progressista deve puntare sul mondo dell’impresa. Questo è uno dei pilastri sui quali voglio incardinare la nostra campagna elettorale. Una visione prospettica di una Palermo proiettata in un futuro sempre più green. Una città che sappia raccogliere e tesaurizzare la sfida del Pnrr e della transizione ecologica. Sotto questo profilo, tenere presente l’intervento del project manager di Greenpeace in ordine alla riqualificazione urbana.

All’evento partecipa anche il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova.

Certo, è una presenza strategica. Della Vedova potrà garantire al prossimo sindaco la possibilità di avere un legame diretto col governo centrale e un affaccio alle strutture sovra nazionali. Peraltro, una città come Palermo non può dimenticarsi degli scambi coi Paesi del bacino euro-mediterraneo.

Da quali forze sarà composto lo schieramento progressista alle amministrative palermitane?

Ancora non abbiamo parlato di alleanze né di strategie, sicuramente posso dire che non ci sarà spazio per i sovranisti. Le forze che dobbiamo convogliare sono quelle che hanno a cuore queste tematiche, comprendendo anche le forze che hanno raggiunto una consapevolezza diversa in questi anni e che stanno avvicinandosi sempre più alle posizioni europeiste.

Allude al Movimento 5 Stelle?

Sicuramente i grillini hanno fatto enormi passi avanti, anche sul loro posizionamento nello scacchiere europeo. C’è stata una maturazione politica della quale è giusto tenere conto.

Dunque Palermo sarà il laboratorio dell’alleanza fra grillini e democrat?

Ripeto: attualmente non stiamo ragionando di alleanze, è ancora presto. Non escludo che se i pentastellati dovessero confluire sui nostri programmi, ci sarebbe spazio anche per loro. La prerogativa dello schieramento è l’apertura. Peraltro, penso che un fattore determinante per gli assetti futuri sarà l’esito delle elezioni del Presidente della Repubblica.

Determinante in che termini?

Il riverbero sugli equilibri politici sarà importante. L’auspicio è che si giunga a un esito che possa aggregare le forze progressiste. Ecco, sotto questo profilo le amministrative a Palermo potrebbero essere una cartina di tornasole interessante: sono le ultime prima della tornata delle politiche.

 

 

Palermo alle elezioni. Sul green possibile alleanza col M5S. Parla Ferrandelli

Il presidente dell’assemblea di +Europa e l’evento di lancio del “percorso d’ascolto”. Sulle amministrative di Palermo “il campo progressista deve puntare sul mondo dell’impresa. Questo è uno dei pilastri sui quali voglio incardinare la nostra campagna elettorale. Una visione prospettiva di una Palermo proiettata in un futuro sempre più green. Una città che sappia raccogliere e tesaurizzare la sfida del Pnrr e della transizione ecologica”. Per gli assetti “occhio alle elezioni al Quirinale”

Macron punta su Draghi (fino al 2023). Firmato Castellaneta

Restituire priorità all’alleanza con Roma – nell’auspicio francese che la leadership di Mario Draghi possa continuare – è essenziale per scongiurare il ritorno alla rigida disciplina fiscale e disinnescare tentativi di ripristinare lo “status quo” di Maastricht da parte dei cosiddetti “frugali”. Il commento di Giovanni Castellaneta, già ambasciatore dell’Italia a Washington DC

Il presidente della Soi chiude il congresso e lancia un invito al Ssn

Il presidente della Soi: “Quindici giorni fa ho iniziato a pensare a quali problemi sarebbero potuti emergere durante il Congresso, e l’ho fatto in un contesto relativamente tranquillo. Oggi i dati minacciano di riportare la situazione fuori controllo. Bisogna dire le cose come stanno, e riconoscere che oltre ai simboli come il green pass e i super green pass, occorrono delle risoluzioni più strutturali. Non ci si può più permettere errori: né pratici, né di comunicazione”

Nasce il Patto per l’Italia. Il documento della Fondazione Guido Carli

Top manager, istituzioni e Fondazione Guido Carli danno vita a un documento a sostegno dell’azione di governo per la Ripartenza

Italia terra di giovani espatriati. Il libro di Arnone

Giuseppe Arnone, presidente della Fondazione Italiani in Europa, ha voluto affrontare l’emigrazione di oggi, comparandola a quella di un tempo. Il quadro che ne viene fuori, in un clima radicalmente diverso rispetto a quello del Dopoguerra, è che l’emigrazione italiana sia mutata in modo assoluto, tanto che oggigiorno più che di emigrati sarebbe opportuno parlare di… La recensione di Nunzio Panzarella

Quirinale? Gli Usa tifano Mattarella bis. Parola di La Palombara

Di Joseph La Palombara

Il professore emerito di Yale e noto politologo americano descrive su Formiche.net la corsa al Quirinale vista dagli Stati Uniti. La soluzione ideale per gli americani è un Mattarella bis e un mandato di Draghi a seguire, il premier serve a Palazzo Chigi. E su Berlusconi…

L'Italia corre, ma occhio alle varianti. Il campanello di Confindustria

Grazie al robusto rimbalzo del terzo trimestre e ai dati migliorati per il primo, il 2021 potrebbe chiudersi con un Pil italiano al +6,3-6,4%, più di quanto previsto in ottobre. Contagi e materie prime permettendo

Brunetta, la Pa e il dilemma del capitale umano

Il ministro Brunetta fa centro quando dice che, più di stipendi e assunzioni, il problema della Pa italiana è la ricerca di capitale umano. Ma per gestirlo e misurarlo serve una rivoluzione di metodo (e merito). L’analisi del professor Luciano Hinna, presidente del Consiglio sociale per le scienze sociali

Tutti gli autogol del match Quirinale. Il mosaico di Fusi

Dopo la tarantella delle amministrative, va in replica la goleada del centrodestra nella partita per il Quirinale, ma nella porta sbagliata. Così sul Colle più alto torna a stagliarsi un’antica maledizione della politica italiana. Il mosaico di Carlo Fusi

Il rinnovo degli autobus nel quadro della mobilità sostenibile. Scrive Pozzato

Di Marcovalerio Pozzato

La pandemia ha imposto un ripensamento del trasporto locale. Ma nulla può prescindere dalla mobilità sostenibile. L’analisi di Marcovalerio Pozzato, magistrato della Corte dei conti e presidente Collegio revisori Ferrovia Circumetnea

×

Iscriviti alla newsletter