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“Le performance dei team in gara sono migliorate, durante questa seconda gara, in modo impressionante e stiamo constatando come tutti gli obiettivi prefissati alla nascita del Drone contest si stiano progressivamente concretizzando”. Commenta così il Senior vice president Unmanned systems di Leonardo, Laurent Sissmann, i risultati della seconda edizione del “Leonardo Drone contest – An open innovation challenge”, la competizione organizzata da Leonardo, in collaborazione con sei atenei italiani, per promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale applicata all’ambito dei sistemi senza pilota. Dopo la vittoria dello scorso anno, anche l’edizione 2021 è stata vinta dalla squadra del Politecnico di Milano.

LA GARA

La gara si è tenuta in diverse manche nelle giornate del 28, 29 e 30 settembre a Torino, all’interno della sede della divisione Velivoli di Leonardo, dove si sono sfidati le squadre delle sei università: i politecnici di Torino e di Milano, la scuola superiore Sant’Anna di Pisa, e le università di Bologna, di Roma Tor Vergata e di Napoli Federico II. La squadra del Politecnico di Milano, capitanata dal dottorando Gabriele Roggi, si è aggiudicata la vittoria in questa seconda edizione dopo una difficile e combattuta gara che ha visto i team dell’università di Roma Tor Vergata, con il dottorando Simone Mattogno, e del Politecnico di Torino, con il dottorando Simone Godio, piazzarsi rispettivamente al secondo e terzo posto, secondo una graduatoria basata sui punteggi ottenuti complessivamente nelle tre giornate. Il “Premio speciale della giuria” è stato insignito, per il secondo anno, alla squadra guidata da Lorenzo Gentilini, dottorando dell’Università di Bologna, per aver suscitato interesse con soluzioni tecnologicamente avanzate di collaborazione tra sistemi e automazione.

GLI OBIETTIVI DEL DRONE CONTEST

Il Drone contest, iniziato ufficialmente a giugno del 2019, chiude oggi il secondo dei tre capitoli previsti terminando con la gara finale l’anno prossimo. “Grazie al percorso triennale del contest – ha continuato Sissmann – intendiamo sviluppare nuove tecnologie e competenze nel settore unmanned, creare una fruttuosa collaborazione per formare e alimentare l’ecosistema composto da aziende, PMI e Università, costruire una solida rete collaborativa tra gli attori del contest aperta verso l’esterno, stimolare il talento imprenditoriale dei partecipanti che potrà portare alla nascita di start up nel settore, coinvolgere il territorio, le Istituzioni locali e l’indotto”.

IN ATTESA DELLA FINALE

In attesa dell’ultima edizione, un’ulteriore novità per i dottorandi e per la città di Torino è legata al campo gara dei droni che diventerà un’arena di test indoor per “allenamenti” e sperimentazioni delle squadre, visite esterne e prove di start up, in linea con lo sviluppo dell’ecosistema innestato sul territorio dal Leonardo Drone contest. I dottorandi, supportati dai professori e in collaborazione con i team universitari e di Leonardo, durante la terza e ultima edizione del 2022 chiuderanno il ciclo dei tre anni di sperimentazione. Le squadre dei sei Atenei coinvolti svilupperanno e proporranno capacità applicate ai sistemi di droni unmanned ancor più efficaci e innovative per ottimizzare le tecnologie messe in campo negli ambiti della capacità di volo, computer vision, sensor fusion, big data, capacità di calcolo, machine learning e intelligenza artificiale, e affrontare l’ultimo round che sarà caratterizzato da maggiori difficoltà nel campo gara.

La gara tra atenei per i droni del futuro. Il Leonardo Drone contest

Conclusa con la vittoria della squadra del Politecnico di Milano la seconda edizione del Drone contest di Leonardo, la competizione tra sei atenei italiani organizzata dalla società per promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale applicata all’ambito dei sistemi senza pilota

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