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“Sarò il sindaco di tutti, delle romane e dei romani, di tutta la città”. Roberto Gualtieri è il nuovo sindaco di Roma, e parla dalla sede del suo comitato elettorale a Roma, accolto da un grande applauso prima di parlare e da cori “Roberto sindaco di Roma”. Ha ringraziato il suo oppositore al ballottaggio, Enrico Michetti, così come la sindaca uscente Virginia Raggi e Carlo Calenda, candidato che al primo turno ha preso più voti di lista.

I NUMERI DI GUALTIERI

I numeri non sono ancora definitivi, ma la terza proiezione Opinio Italia per la Rai, al ballottaggio per le comunali di Roma si amplia il vantaggio del candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri, al 60,1%, mentre Enrico Michetti, candidato del centrodestra si ferma al 39,1%. Come sottolineato da più parti anche su queste colonne, a vincere su tutti è stata l’astensione, che ha superato in questo secondo turno delle consultazioni amministrative romane il 52%. “Complimenti calorosi a Roberto Gualtieri, gli eletti della lista Calenda Sindaco daranno il loro contributo, con un’opposizione costruttiva e pragmatica, al suo difficile compito”, ha scritto su Twitter Carlo Calenda, leader di Azione, che aveva raccolto al primo turno oltre il 20% dei voti, pur non riuscendo a raggiungere l’obiettivo del ballottaggio.

“Mi rivolgo a tutte le forze sociali, economiche e politiche: è il momento di realizzare un Patto per Roma”, ha detto Gualtieri dal palco, “chiedo a tutte le forze della città, ai corpi sociali e associativi, di partecipare a una grande stagione di rilancio di Roma”. Pensando all’astensionismo, ha parlato poi di “un fenomeno grave che abbiamo visto in questi giorni daremo vita a una grande stagione di bella politica partecipata”. In attesa delle percentuali ufficiali, il prossimo passo per il neo sindaco della Capitale sarà la formazione della squadra di governo di Roma.

DA TORINO LA VITTORIA DEL CENTROSINISTRA

Vittoria del centrosinistra anche a Torino, che vede il candidato Stefano Lo Russo, secondo le proiezioni del Consorzio Opinio Italia per Rai (copertura campione: 73%) al 59,4%, mentre Paolo Damilano si sarebbe fermato al momento al 40,6%. Vicini anche i dati che arrivano dal Viminale, secondo cui quando sono state scrutinate 268 sezioni su 919, il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo è al 60,15% dei voti contro il 39,85 % del candidato del centrodestra Paolo Damilano. “Lunedì 25 annuncerò la giunta, mi prendo questo tempo per scegliere le persone migliori”, ha detto Lo Russo, parlando dal suo comitato elettorale.

“Alcuni la definiscono una campagna elettorale storica”, ha detto Lo Russo, parlando di fronte agli ex sindaci Valentino Castellani, Sergio Chiamparino e Piero Fassino. “Vi prenderò a modello pur nella vostra specificità, per la vostra capacità di essere persone perbene, capaci, competenti e oneste e per il bene che avete fatto alla città spero di essere all’altezza del vostro esempio”.

TRIESTE INCERTA

A Trieste, quando sono state scrutinate 232 sezioni su 238, il candidato sindaco uscente del centrodestra, Roberto Dipiazza, è in vantaggio, con il 51,6 per cento di voti, sul candidato sindaco del centrosinistra, Francesco Russo, che si attesta al 48,4 per cento, secondo quanto rende noto il servizio elettorale della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia. La conferma del candidato uscente, rieletto per la quarta volta, è una buona notizia per il centrodestra, ma l’avanzata della coalizione di centrosinistra è comunque considerevole in una città considerata non contendibile.

Il centrosinistra vince i ballottaggi. I numeri di Roma, Torino e Trieste

In base alle proiezioni Roberto Gualtieri è il nuovo sindaco di Roma. “Sarò il sindaco di tutti i romani”, ha detto il candidato del Partito democratico, ringraziando poi Raggi, Michetti e Calenda. Così il neo sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, vicino al 60% dei consensi. A Trieste, invece, testa a testa tra i due candidati

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