Hans Grundberg, un diplomatico svedese già inviato in Yemen per l’Unione Europea dal primo settembre 2019, si è insediato ieri e come primo giorno di lavoro ha ricevuto il benvenuto dei ribelli Houthi con una serie di attacchi contro l’Arabia Saudita
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Tutti vogliono la Difesa europea. Ma cosa manca?
Oltre i ministri Guerini e Di Maio, sono molti gli interventi che invocano la Difesa europea. Silvio Berlusconi, Emma Bonino, Romano Prodi, Marco Minniti, Claudio Graziano, Alessandro Profumo e tanti altri rilanciano il dibattito a partire dalla “lezione afgana”. Tra battlegroup e coalizioni di volenterosi, sono gli strumenti possibili a conquistare i riflettori. Ma è il Capo dello Stato Sergio Mattarella a segnare la direzione: prima di tutto serve una politica estera e di sicurezza comune
Nvidia-Arm, così l'Ue può scendere in campo. L'analisi di Bassan
Un’azione europea di fronte all’acquisizione di Arm da parte di Nvidia potrebbe essere legittima e anzi auspicabile. In ballo c’è il futuro dell’Internet of things e dell’autonomia tech Ue. L’analisi di Fabio Bassan, professore di Diritto internazionale dell’Economia all’Università di Roma Tre
Golpe in Guinea, arrestato il presidente. Le ripercussioni sulla sicurezza (e sull'alluminio)
Le forze speciali di Mamady Doumbouya dichiarano la fine del governo nel nome della lotta alla povertà e alla corruzione. Le istituzioni internazionali reagiscono all’ennesimo episodio destabilizzante in Africa occidentale. Si temono ripercussioni sulla sicurezza (leggi: Sahel) e sul mercato internazionale dell’alluminio. Ecco i dettagli
Le imprese all'uscita della crisi. Conservazione o selezione
Di fronte all’incongruenza tra “conservazione” e “selezione” dei migliori si potrebbe sostenere che si tratta di una logica dei due tempi. Nell’immediato occorre proteggere l’esistente nell’attesa che con l’aiuto pubblico si consolidi, mentre nel medio periodo è opportuno dare più spazio alla selezione dei più capaci di competere e crescere nel mercato con le proprie gambe. Ma… L’analisi di Zecchini
Quegli insidiosi talebani metropolitani intorno a noi. Scrive Pennisi
Coloro che si annidano nelle redazioni, nelle case editrici, nei circoli culturali e disseminano una tendenza anti-americana e anti-occidentale possono fare danni maggiori di quelli che venivano definiti utili idioti ai tempi della Guerra fredda. Specialmente in una fase come l’attuale in cui c’è bisogno di una stretta coesione per progettare e realizzare il “dopo Kabul”
Quando Civiltà Cattolica ha evidenziato gli stereotipi sui farisei
Alla luce degli ultimi fraintendimenti per le parole di papa Francesco, è interessante rileggere un saggio della rivista dei gesuiti a firma di padre Pino Di Luccio e Massimo Grilli, “Gesù e i farisei. Al di là degli stereotipi”, pubblicato nel 2019. Un contributo al reciproco rispetto, oltre che alla conoscenza e all’archiviazione dei luoghi comuni
Crolla il Panshir. Esultano i Talebani (grazie al Pakistan)
Il Panshir, l’ultima roccaforte della resistenza contro i talebani, è a un passo dal crollo. Sull’edificio del governatore sventola la bandiera degli studenti coranici, il vicepresidente Saleh sarebbe in fuga in Tagikistan, Massoud al sicuro. Accusa della resistenza contro il Pakistan: ha inviato i droni per bombardarci
Così gli Usa si rialzeranno da Kabul. Parla Kroenig (Atlantic Council)
Intervista a Matthew Kroenig, vicedirettore dello Scowcroft Center all’Atlantic Council di Washington DC e analista di sicurezza. Il ritiro da Kabul un errore, costerà tanto agli Stati Uniti di Biden. La Cina farà affari con i talebani, l’Iran sorride meno. Ue? L’autonomia strategica è una strada pericolosa
E se la destra ripartisse dall’Europa? La bussola di Ocone
Negli ultimi giorni sono state messe le basi per costruire una cornice comune, nazionale ed europeista insieme, liberale e non dirigista, che possa fare da collante e garanzia di buon governo del centrodestra se e quando sarà. La bussola di Corrado Ocone