Skip to main content

Gli hacker legati a Cina, Iran, Russia e Corea del Nord hanno cercato di utilizzare Gemini, l’intelligenza artificiale sviluppata da Google, per condurre attività di coding e scripting, raccogliere informazioni su potenziali obiettivi, cercare vulnerabilità note e facilitare le attività post-intrusione come eludere le difese. Sembra, in pratica, che abbiano utilizzato la tecnologia più come un assistente di ricerca che come una risorsa strategica, affidandosi a essa per compiti destinati ad aumentare la produttività piuttosto che per sviluppare nuove tecniche di hacking. È quanto ha dichiarato la stessa Google. “L’intelligenza artificiale non è ancora una panacea” per gli attaccanti e “potrebbe in realtà essere uno strumento molto più importante per i difensori”, ha dichiarato Sandra Joyce, vicepresidente del settore threat intelligence di Google, al Wall Street Journal. “Il vero impatto è che stanno guadagnando efficienza. Possono operare più velocemente e scalare”.

I principali utilizzatori di Gemini sono stati gli hacker iraniani, che hanno sfruttato questa tecnologia per diverse attività, tra cui la ricerca su organizzazioni di difesa, la ricerca di vulnerabilità e la creazione di contenuti per campagne. In particolare, l’APT42, legato ai Pasdaran e noto anche come OilRig, si è concentrato su campagne di phishing, ricognizione su esperti e organizzazioni di difesa, e generazione di contenuti a tema cybersecurity. Più di dieci gruppi collegati all’Iran hanno utilizzato Gemini, perseguendo vari obiettivi come prendere di mira organizzazioni di difesa con tentativi di hacking e generare contenuti di phishing in più lingue.

Gli attori cinesi hanno utilizzato ampiamente Gemini per la ricognizione, scripting e sviluppo, risoluzione di problemi di codice, e la ricerca di metodi di accesso più profondi alle reti target. Le loro aree di interesse includevano movimenti laterali, escalation di privilegi, esfiltrazione di dati e evasione della rilevazione. Più di 20 gruppi collegati alla Cina hanno utilizzato la tecnologia sviluppata da Google, conducendo ricognizioni sui target e apprendendo tattiche specifiche di hacking.

Gli hacker nordcoreani, invece, hanno sfruttato Gemini per supportare diverse fasi del ciclo di attacco, come la ricerca di potenziali infrastrutture, fornitori di hosting gratuiti, ricognizione sulle organizzazioni target, sviluppo di payload, e tecniche di scripting e evasione malevoli. Hanno anche ricercato argomenti di interesse strategico per il governo nordcoreano, tra cui l’esercito sudcoreano e le criptovalute. Hanno utilizzato Gemini per redigere lettere di presentazione e ricercare lavori per collocare clandestinamente lavoratori IT presso aziende occidentali, generando notevoli entrate per supportare il loro programma di armi nucleari.

Infine, gli attori russi hanno mostrato un uso limitato di Gemini, concentrandosi principalmente su compiti di codifica banali. Questo includeva la conversione di malware pubblicamente disponibili in altri linguaggi di codifica e l’aggiunta di funzioni di crittografia a codice esistente.

Laura Galante, direttrice dello U.S. Cyber Threat Intelligence Integration Center sotto l’amministrazione Biden, ha affermato al Wall Street Journal che i nuovi dettagli pubblicati da Google sono piuttosto coerenti con le evidenze delle agenzie di intelligence statunitensi in merito a come gli avversari stanno cercando di sfruttare l’intelligenza artificiale generativa. I modelli linguistici di grandi dimensioni non sembrano essere “un punto di svolta” ma siamo ancora all’inizio, ha aggiunto.

Cosa dice il report di Google sull’uso dell’IA da parte degli hacker

“L’intelligenza artificiale non è ancora una panacea”, ha spiegato Joyce, vicepresidente del settore threat intelligence, parlando del modello Gemini. Ma gli attaccanti stanno guadagnando efficienza

Credibilità e prudenza, così l'Italia è tornata sexy per i mercati. La versione di Micossi

Nei giorni scorsi è trapelata la notizia dei maxi investimenti del fondo sovrano norvegese sul debito italiano. Non c’è troppo da stupirsi, il pragmatismo sui conti paga sempre, lo dice anche lo spread. Colloquio con l’economista ed ex dg di Assonime e fellow dell’Istituto Bocconi per l’analisi delle politiche europee, Stefano Micossi

Dall'Ue un miliardo per combattimento terrestre, cibernetica e resilienza energetica

La Commissione europea ha adottato il quinto Programma annuale del Fondo europeo per la Difesa, destinando oltre un miliardo di euro a progetti innovativi nei settori chiave della Difesa. Con focus su aree come il combattimento terrestre, la cibernetica e la resilienza energetica, l’iniziativa mira a supportare il tessuto industriale europeo e a stimolare l’innovazione, in particolare attraverso il supporto a start-up e Pmi

Cdu e AfD forse non si alleeranno, ma la sinistra si deve interrogare. Parla Macry

La social-democrazia è in crisi profonda perché con ogni probabilità non è più capace di interpretare le esigenze delle persone rispetto ai temi del presente: dal welfare alla sicurezza, passando per la questione migratoria. Cdu e AfD probabilmente non si alleeranno ma esiste un problema di fondo legato alla rappresentanza. In Francia il macronismo è finito. Modello Draghi? Servono i soldi. Conversazione con Paolo Macry, docente emerito di Storia contemporanea alla Federico II

Cdp mette sul piatto 1 miliardo per finanziare start-up di IA

Lo ha annunciato l’amministratore delegato Dario Scannapieco al terzo Forum Multistakeolder “Giovani, innovazione, sostenibilità”. Gli under 35 hanno un approccio più pragmatico sulla tecnologia, che tuttavia li porta a essere anche più impauriti. Il presidente Giovanni Gorno Tempini dà una scossa all’Ue: “Siamo nel mezzo, dobbiamo parlare con Usa e Cina”

Un fondo ad hoc per la Difesa. Tutti i dettagli sul vertice di Bruxelles

Verso il consiglio europeo: una serie di fattori oggettivi, come la minaccia russa, le instabilità e i conflitti nel mondo, costringono l’Ue ad una reazione forte e coesa anche al fine di essere soggetto autorevole dinanzi alle crisi in corso. Alla voce sicurezza e industria bellica, dunque, necessita non più solo di un dibattito a più voci, così come c’è stato fino ad oggi, ma una svolta decisionale

È stata l’Ue. Cosa dice la disinfo di Putin sull’Ucraina

Ancora una volta il Cremlino cerca di diffondere narrazioni sulla pace per seminare divisioni nell’Occidente sulla presunta faglia “guerrafondai contro pacifisti”. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha dato nuovo slancio. Cosa dice il report di EUvsDisinfo

Digitale e burocrazia. Paganetto spiega i due assi della bussola europea per la competitività

La strategia presentata da Ursula von der Leyen e che racchiude le idee di Enrico Letta e Mario Draghi porta in dote quella ricetta con cui colmare finalmente il gap tecnologico e industriale con le altre economie. Conversazione con Luigi Paganetto, presidente della Fondazione Economia Tor Vergata

Caso Almasri, tanto rumore per nulla. La lettura di Cassese

Il noto costituzionalista, chiamato dalla trasmissione televisiva “L’aria che tira” a commentare il caso governo-Almasri-opposizione, mostra la sua pacatezza di giurista, tra Dumas a Shakespeare, avvertendo che il “rumore rischia di oscurare altri problemi da affrontare” da parte del governo

Rifiuti, cosa dice la prima relazione annuale della Commissione bicamerale

“L’obiettivo delle attività svolte dalla Commissione in questo primo anno e riportate nella relazione è quello di analizzare i complessi fenomeni oggetto di indagine, verificando i punti critici della legislazione attuale, per poi sottoporre al legislatore proposte normative che possano prevenire e ridurre danni ambientali e sociali”. Così il presidente della Commissione Jacopo Morrone

×

Iscriviti alla newsletter