Skip to main content

Gli azzurri, o meglio, l’Italia sono ai quarti di finale degli Europei di calcio e l’abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli è per tutti l’immagine più bella di questa vittoria popolare.

Messa così la sintesi della sfida vittoriosa con l’Austria sembra mettere d’accordo tutti, eppure se stacchiamo le singole parole dal contesto descrittivo per farci accompagnare negli umori della rete, e dei social in particolare, ci imbattiamo in alcune differenze significative che vale la pena cristallizzare, non foss’altro per capire i relè emotivo-cognitivi che spingono gli utenti a trovare alcuni contenuti semantici più sintonici rispetto ad altri o cosa si aspettano percettivamente da un mittente rispetto agli altri.

Le cinque keyword utilizzate per monitorare i post più performanti pubblicati su Facebook e Instagram durante la partita e da subito dopo il triplice fischio dell’arbitro, l’inglese Anthony Taylor, sono: “azzurri”, “Italia”, “Mancini”, “Quarti” e “Vialli”.

È evidente che con la parola chiave “azzurri” la politica e i profili social dei nostri social leader si mangiano qualsiasi altro mittente. La triade ConteMeloniSalvini riesce a oscurare tutti gli altri e in particolare il post pubblicato dall’ex presidente del Consiglio sulla propria fanpage Facebook ottiene un numero di interazioni, oltre 197 mila, che supera quelle della coppia sovranista messe insieme e ottiene comunque il record tra tutti i post in assoluto.

La situazione muta, leggermente, ma non intacca quella capacità di alcuni politici di tirare dalla loro parte la carretta delle discussioni, se ad “azzurri” sostituiamo invece “Italia”. Infatti, fatta la tara al post di Andrea Scanzi che ha un taglio off topic per la nostra ricerca, sono ancora i contenuti di Salvini e Meloni a concorrere senza timore, per interazioni complessive con quelli pubblicati da Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci.

Per la terza keyword “Mancini” invece tornano in panchina tutti i politici nostrani e i post che hanno incassato spontaneamente il maggior numero di like, commenti e condivisioni sono stati pubblicati sui canali social coerenti con la natura dell’evento, come la fanpage della Nazionale Italiana di Calcio, o di testate giornalistiche, trasmissioni e sportive.

Con la chiave di ricerca “quarti”, che rispetto alle prime tre e all’ultima è di certo meno polarizzante, il bouquet dei post si presenta alquanto eterogeneo con una varietà mittenti che mette assieme vecchi e nuovi influencer: da Giorgia Meloni a Giorgio Chiellini, la fanpage della Nazionale e quella di Che tempo che fa, e come new entry si segnalano Gli Autogol e Chiamarsi bomber.

 

Con l’ultima delle cinque keyword “Vialli”, forse quella maggiormente emotiva perché supportata da una serie di immagini che non hanno bisogno di commenti e descrizioni, escono ancora una volta di scena i profili dei politici, così come almeno nelle prime posizioni dei post performanti, quelli dei nostri calciatori più social, Chiellini e Bonucci, e rimangono a guadagnarsi i galloni solo i post pubblicati dai canali dell’informazione, generalista o di settore.

Europei di calcio, le parole di una vittoria

L’Italia è ai quarti di finale. Se stacchiamo le singole parole dal contesto descrittivo della rete e dei social ci imbattiamo in alcune differenze significative che vale la pena cristallizzare. L’analisi di Domenico Giordano

Libia, il peso dell’economia per la Conferenza di Berlino

Di Uberto Andreatta e Emanuele Rossi

Da Berlino-2 esce un input chiaro sull’importanza di consolidare le riforme economiche durante la stabilizzazione attuale. Messaggio al governo ad interim di Dabaiba

Biden, i diritti e le democrazie. Conversazione con Del Pero

Il presidente statunitense ha elevato la questione dei diritti umani vettore di politica internazionale. Un internazionalismo che non è globalista però. Intervista a Mario Del Pero, docente di Storia internazionale e Storia della politica estera statunitense alla parigina Sciences Po

Sulle (infinite) campagne elettorali e la questione irrisolta delle autonomie locali

Ogni anno siamo stati sottoposti a una media di sette mesi fra campagna elettorale e discussione post-elettorale. Ma la giornata elettorale del prossimo ottobre sarà un’opportunità per il confronto sullo stato delle autonomie nel nostro Paese. Il commento di Luigi Tivelli

I candidati a sindaco di Roma. Una radiografia pre-campagna

Luigi Di Gregorio passa in rassegna i candidati a sindaco della Capitale. I programmi elettorali? Non contano nulla, se non quando incontri qualche stakeholder territoriale. Contano invece l’identificazione partitica, l’immagine e il profilo del candidato, il suo messaggio e il suo posizionamento, su questioni spesso più nazionali che locali

Cybersecurity, i cinque pilastri della rivoluzione europea

Di Fabio Bassan

La proposta della Commissione europea di una Joint Cyber Unit è una svolta cruciale, perché protegge il sistema su cui tutta l’attività e l’azione europea si fondano. Ecco i cinque pilastri della rivoluzione cyber a Bruxelles. L’analisi di Fabio Bassan, professore di Diritto internazionale dell’Economia all’Università di Roma Tre

Dal G20 l'Italia lanci un Club del Clima. La proposta di Clini

Il G20 presieduto dall’Italia può essere l’occasione per costruire una piattaforma di lavoro, per individuare regole comuni e trasferire su una base di cooperazione e leale competizione le esperienze e i programmi in atto: un nuovo Club per il Clima. L’analisi di Corrado Clini, già ministro dell’Ambiente

Giubbe, fucili e 007. Guida a Sayeret Matkal, l'élite che governa Israele

L’analista Ronen Bergman evidenzia un aspetto che unisce tre uomini nuovi di Israele: premier, capo del Mossad e ministro della Pubblica sicurezza. Tutti hanno servito nell’unità d’élite Sayeret Matkal. Ecco come (non) cambiano politica estera e intelligence senza Netanyahu

Italtel, ora un piano di rilancio (serio). L'appello dei sindacati

Per rilanciare Italtel non basta la cassa integrazione, serve una strategia industriale che mantenga i livelli occupazionali e guardi al medio-lungo periodo. L’appello dei sindacati Fim-Fiom-Uilm Nazionali

St Peter's, Vatican

Ddl Zan, perché la lettera del Vaticano va respinta. L'opinione di Morelli e Paganini

Di Pietro Paganini e Raffaello Morelli

Al di là di ciò che si può pensare sulla proposta di legge, la nota pontificia rappresenta un grave atto di ingerenza che minaccia la credibilità delle istituzioni italiane. Cosa ci aspettiamo dalle istituzioni?

×

Iscriviti alla newsletter