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L’Arabia Saudita è da sempre un partner strategico per gli Stati Uniti in Medio Oriente, ma durante la presidenza Trump, con Jared Kushner, consigliere speciale per il Medio Oriente e principale gestore delle relazioni con il principe Mohammed Bin Salman, Riad si è avvicinata a Washington come mai prima.

Dopo gli Accordi di Abramo, ricorda Kushner in un editoriale per il Wall Street Journal, “la normalizzazione dei rapporti tra l’Arabia Saudita e Israele è vicina” e ancora “durante la sua visita del 2017 in Arabia Saudita, Trump ha invitato i paesi a maggioranza musulmana a sradicare l’ideologia estremista. Come custode dei due siti più sacri dell’Islam, l’Arabia Saudita ha fatto progressi significativi nella lotta contro l’estremismo, riducendo notevolmente il rischio di attacco dell’America e creando l’ambiente per le nuove partnership di oggi”.

Kushner parla inoltre dell’ultimo accordo raggiunto da Trump prima di lasciare l’incarico, la mediazione del conflitto diplomatico tra Qatar e Arabia Saudita, con l’obiettivo di ripristinare un’importante alleanza per contrastare l’Iran.

Con l’Iran il neopresidente Joe Biden ha annunciato la volontà di riprendere il dialogo, e questo ovviamente non poteva che avere effetti sul rapporto con i sauditi, essendo la Repubblica Islamica il maggior rivale dei sauditi nella regione. Il neopresidente ha anche ribadito l’intenzione, che aveva già manifestato durante la sua campagna elettorale, di ricalibrare i rapporti tra Stati Uniti e Arabia Saudita. Non a caso, Biden ha scelto di parlare direttamente con il suo vero omologo, il re ottantacinquenne Salman, mentre Mohammed Bin Salman, oggi ministro della Difesa, ha come interlocutore Lloyd J Austin III.

Nel suo editoriale Jared Kushner plaude alle azioni del presidente americano verso l’Iran, “mentre molti sono stati turbati dall’offerta iniziale del team di Biden di lavorare con l’Europa e rientrare nell’accordo con l’Iran, noto come Jcpoa, io l’ho vista come una mossa diplomatica intelligente. L’amministrazione Biden ha chiamato il bluff dell’Iran. Ha rivelato agli europei che il Piano d’azione congiunto globale è morto e solo un nuovo quadro può portare stabilità per il futuro. Seguire una nuova tabella di marcia impedirà all’amministrazione Biden di ripetere gli errori del passato e sbloccherà opportunità per le imprese statunitensi”.

L’atteggiamento di Biden è considerato poco chiaro dai maggiori quotidiani americani: se da un lato l’intelligence statunitense accusa Bin Salman di essere il mandante dell’omicidio del giornalista Jamal Kashoggi, dall’altro il presidente non ha preso nessun provvedimento né lascia intravedere la possibilità che ci sia un taglio netto dei rapporti. Bin Salman, infatti, è il leader che ha ispirato gli Accordi di Abramo a cui Biden è fortemente favorevole.

E l’Europa? Bin Salman è anche il fautore del progetto “Vision 2030”, strategico per il Medio Oriente, con l’obiettivo di far venir meno la dipendenza del paese dalle risorse petrolifere e investire su un’economia del futuro diversificata, sviluppando settori di servizi pubblici dalla sanità, alle infrastrutture, al turismo. Se il progetto coinvolge in gran parte le imprese statunitensi, l’Arabia Saudita intende anche puntare sulla sostenibilità. Riad, infatti, ha intenzione di diventare il più grande hub mondiale dell’idrogeno e punta sulla Germania come paese partner di questa trasformazione.

Nell’Expo che si terrà a Dubai nel 2021, il tema è “Connecting minds, creating the future” ma il tema vero e proprio è la sostenibilità, e rappresenta un’occasione considerevole per partnership fruttuose tra Europa e Medio Oriente. Basti pensare, ad esempio, che l’estensione della metro di Dubai che molti visitatori utilizzeranno per raggiungere la località dell’Expo è stata realizzata in collaborazione con un gruppo italiano.

Il "saudita" Kushner plaude all'approccio di Biden con l'Iran

In un editoriale per il Wall Street Journal, Jared Kushner, sottolinea l’importanza dell’Arabia Saudita come partner strategico per gli Stati Uniti al fine di portare avanti i successi ottenuti da Trump con gli Accordi di Abramo. E non sconfessa l’approccio di Biden con l’Iran, anzi

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