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Gli Stati Uniti di Joe Biden. Le priorità che il nuovo inquilino della Casa Bianca dovrà perseguire a partire dal contrasto al Covid-19 e dal compimento della campagna di vaccinazione. I rapporti con l’Europa e con l’Italia. Le questioni più bollenti dal punto di vista geopolitico, dalla Cina alla Russia, passando per il Medio Oriente e il Mediterraneo. Sono numerosi gli assi su cui poggia il nuovo libro dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta, dal titolo “A proposito di Joe. Presente e futuro degli Stati Uniti d’America” (edito da Paesi Edizioni). Una fotografia a tutto tondo del percorso, certo non privo di ostacoli, che ha condotto l’ex vice di Barack Obama alla vittoria contro Donald Trump nelle presidenziali dello scorso novembre e delle sfide che lo attendono sotto il profilo della politica interna e internazionale.

IL WEBINAR DI PRESENTAZIONE

Il saggio di Castellaneta è stato presentato durante il webinar organizzato dall’Istituto per la Competitività al quale hanno partecipato, oltre all’autore e al presidente I-Com Stefano da Empoli, la conduttrice di Mezz’ora in Più su Raitre Lucia Annunziata, il professore di Diritto pubblico comparato all’Università di Perugia Francesco Clementi, la giornalista di Sky TG24 Liliana Faccioli Pintozzi e il professore di Storia dell’Economia all’Università Europea di Roma Giovanni Farese. L’iniziativa è stata coordinata da Andrea Picardi.

LE PRIORITÀ DI BIDEN SECONDO CASTELLANETA

Dalla sfida sanitaria alla ripresa economica e occupazionale, fino alle questioni interne e ai rapporti internazionali, sono ovviamente numerosissimi e di estrema complessità i dossier su cui il presidente Biden ha già iniziato a lavorare. Di certo, comunque, dovrà dare priorità alle ferite sociali che caratterizzano l’America di oggi. Secondo l’ambasciatore Castellaneta, “il suo cuore è nelle relazioni internazionali, ma la realtà politica lo ancorerà ai problemi interni che dovranno essere risolti più urgentemente: in primis, il rilancio dell’economia e la ricomposizione delle fratture sociali. Si dedicherà a questi temi insomma“. Senza dimenticare, naturalmente, la gestione della pandemia. Dalla sua ha sicuramente da un lato l’esperienza e dall’altro la semplicità. “Biden è l’uomo di raccordo per eccellenza“, ha affermato ancora il diplomatico.

GLI USA E L’EUROPA. LA VERSIONE DI ANNUNZIATA

Il cambio di presidenza americano ha dato vita a una sorta di domino“, ha dichiarato la conduttrice di Mezz’ora in più Lucia Annunziata. Che poi ha evidenziato come “l’ascesa di Draghi in Italia sia stata la conclusione perfetta in quanto l’unico che al momento può limitare la sfiducia degli americani nei nostri confronti“. Ma non bisogna dimenticare il contesto generale, ossia l’Unione europea. Da questo punto di vista, secondo Annunziata “Trump ha lavorato per rompere tutto quello che poteva essere rotto, a causa di un’Europa sempre più debole“. Un continente, come ha sottolineato la giornalista Rai, che sotto il peso della pandemia si è dimostrato fragilissimo e del tutto incapace di gestire la questione in maniera unitaria, per mancanza di un vero federalismo.

LA FOTOGRAFIA DEL PROF. CLEMENTI

Sulla priorità dei problemi sociali ha posto l’accento anche il costituzionalista Francesco Clementi, per il quale “gli avvenimenti del 6 gennaio ci hanno dimostrato le fragilità del sistema democratico, che comunque – ha ribadito – non si è spezzato“. A distanza di poche ore dall’invasione di Capitol Hill “sono stati approvati i risultati elettorali, negli stessi luoghi, sulle stesse sedie, nelle stesse aule in cui erano avvenuti atti di vandalismo“, ha specificato Clementi. Quanto ai rapporti con l’estero, sarà interessante, ad avviso del professore, capire se almeno su alcuni dossier la strategia di Biden possa “seguire le scelte di Trump, perché non tutto ciò che ha fatto in politica estera è stato male“.

GLI USA E LA BREXIT. LA BUSSOLA DI LILIANA FACCIOLI PINTOZZI

Una vicenda, quella dei rapporti tra gli Stati Uniti e l’Europa, da analizzare anche alla luce di una lente ulteriore: il Regno Unito e la Brexit che si è concretizzata definitivamente il 31 gennaio, ad appena pochi giorni di distanza dal giuramento del nuovo presidente Usa. Cosa rimane della special relation che da sempre esiste tra Londra e Washington? E come inciderà questo rapporto sulle relazioni euro-atlantiche? “Non sono sicura che la Brexit sarà un successo per il Regno Unito“, ha dichiarato la giornalista di Sky TG24 Liliana Faccioli Pintozzi. Che ha invece sottolineato come a guadagnarci sarebbero gli Stati Uniti. “Finché faceva parte dell’Ue, il Regno Unito poteva contare su un potere negoziale decisamente superiore, soprattutto sul lato commerciale“, ha spiegato. Oggi, invece, ha rilevato Faccioli Pintozzi, potrebbe rischiare di diventare un vassallo degli Usa. “L’unica fortuna per Boris Johnson” ha concluso “è che dovrà interfacciarsi con un presidente che non dice America first“.

LA PROPOSTA DI FARESE IN MATERIA FISCALE

L’economia, tuttavia, rimane tra i temi che Biden è chiamato ad affrontare con maggiore urgenza. “L’approccio neo-mercantilista di Trump si è dimostrato fallimentare“, ha commentato il professore Giovanni Farese, che nel corso del suo intervento ha spostato il focus del dibattito sulle questioni monetarie e fiscali: “Il divario che si sta aprendo tra Europa e Usa in termini di rispettivi stimoli fiscali è destinato ad accrescere il deficit della bilancia dei pagamenti degli Stati Uniti e ad aumentare il surplus europeo“. Una situazione che, di fatto, porterebbe ad acuire le tensioni commerciali che si dovrebbero, invece, attenuare. Per questa ragione – ha osservato infine lo storico dell’economia – “è davvero necessario pensare a un fiscal board transatlantico qualora si dovessero rilanciare i rapporti“.

LE ASPETTATIVE DI STEFANO DA EMPOLI

Secondo il presidente I-Com Stefano da Empoli, che ha aperto il dibattito, “Biden è sempre stato sottovalutato, sin dalla sua prima campagna al Senato, quando vinse contro uno sfidante che sembrava imbattibile. In realtà la sua carriera è stata eccezionale“. Quanto al futuro della presidenza, “lo scarto che ci sarà tra la vecchia e la nuova amministrazione non sarà un volo pindarico“, ha specificato da Empoli. Ad avviso dell’economista, almeno su alcuni temi, “esiste un tratto di continuità nelle linee di ciascun Paese che, come ricorda giustamente l’ambasciatore Castellaneta nel saggio, persegue il suo interesse“. Con una precisazione, però: “Con la presidenza di Biden probabilmente assisteremo a una maggiore prevedibilità rispetto all’esperienza precedente“. E non è affatto detto che sia un male

A proposito di Joe. Le priorità di Biden nel libro di Castellaneta

Che cosa si è detto alla presentazione del libro “A proposito di Joe. Presente e futuro degli Stati Uniti d’America”, scritto dall’ambasciatore Giovanni Castellaneta ed edito da Paesi Edizioni. All’iniziativa, organizzata dall’Istituto per la Competitività (I-Com), hanno preso parte il presidente dell’istituto Stefano da Empoli, la conduttrice di Mezz’ora in Più Lucia Annunziata, il professore di Diritto pubblico comparato all’Università di Perugia Francesco Clementi, la giornalista di Sky TG24 Liliana Faccioli Pintozzi e il professore di Storia dell’Economia all’Università Europea di Roma Giovanni Farese

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