Skip to main content

Ad ora il bilancio delle vittime della sparatoria avvenuta questa mattina in una scuola a Kazan è salito a 11.

Secondo quanto riferito dai Servizi d’emergenza russi ci sarebbero molti feriti. Fra le persone uccise ci sarebbero almeno sei bambini e un insegnante. L’autore della sparatoria dovrebbe essere un ragazzo di 17 anni, arrestato questa mattina. Le motivazioni che avrebbero spinto il ragazzo a compiere il gesto non sono ancora chiare.

Le misure di sicurezza sono state rafforzate in tutti gli istituti scolastici di Kazan dopo la sparatoria.

“Nella palestra N175, alcuni dei bambini sono stati evacuati e si trovano nel vicino asilo N181. Ora si stanno redigendo le liste dei bambini e chiediamo ai genitori di contattare questo asilo”, si legge nella nota dell’amministrazione comunale.

“Dei bambini che sono morti durante la sparatoria a scuola, due si sono schiantati, saltando dal terzo piano”, ha detto la fonte dell’agenzia Novosti.

L’agenzia di stampa Tass ha anche fatto sapere che le forze di sicurezza russe hanno ucciso un secondo aggressore autore della sparatoria. “Secondo i dati preliminari, il secondo aggressore alla scuola di Kazan, rimasto nell’edificio, è stato eliminato”, ha detto la fonte. Le forze speciali sono entrate nell’istituto scolastico. “La cosiddetta messa in sicurezza dell’edificio è in corso, le forze speciali sono al lavoro”, ha detto la fonte dell’agenzia di stampa. Ma questa notizia è stata poi smentita nel pomeriggio.

 

Cosa è successo in una scuola a Kazan in Russia

11 morti e molti feriti in una sparatoria nella città russa che ha portato all’arresto di un diciassettenne. Tutte le scuole del Paese sono state allertate. A distanza di due giorni dalla parata di Putin del 9 maggio a Mosca, ecco che la Russia viene sconvolta da una vicenda sanguinosa, ancora priva di motivazioni chiare

Se Francesco aiuta l’Islam a riconoscere il valore del pluralismo

Non si può non notare che, pur essendoci forze ostili all’incontro, dopo mesi di evidente lavorio su cosa dovrebbero dire e magari firmare al-Sistani e al-Tayyeb, sauditi e iraniani hanno avviato negoziati attesi da decenni, mentre le guerre divorano milioni di vite. Gli interlocutori di Francesco stanno cercando, grazie al papa, di riportare la fede dalla parte dei credenti e non dei cantori dell’odio

Il Pentagono diventa data-centrico. Ecco il piano targato Kathleen Hicks

La vice segretaria alla Difesa degli Stati Uniti, Kathleen Hicks, ha firmato un memorandum per imprimere un’accelerazione alla riforma del Pentagono sulla gestione dei dati. L’obiettivo è assicurare agli Usa un vantaggio competitivo da diffondere in tutto il dipartimento, “dagli uffici al campo di battaglia”. Riforma in vista per il confronto sui Big data con la Cina

Dal tech al clima, l’amb. Lambrinidis spiega l’alleanza possibile fra Usa e Ue

Intervista a Stavros Lambrinidis, ambasciatore dell’Ue negli Usa, già ministro degli Esteri della Grecia. Con Biden una nuova pagina nei rapporti transatlantici, ora un’alleanza fra democrazie nelle tecnologie critiche, dal 5G all’IA (come sui vaccini). Presto un’accordo Ue-Usa per una tassa sui servizi digitali

guzzetta

Processo, prescrizione e Csm de-politicizzato. Le ricette di Guzzetta

La partita del Recovery, la necessità di un processo con tempi ragionevoli, i criteri di elezione al Csm e Salvini coi radicali. Le necessità della riforma sulla Giustizia secondo l’ordinario di Tor Vergata. “La prescrizione è un criterio di civiltà, non è concepibile che un imputato rimanga in balia dello Stato per sempre”

taiwan

Informazione e influenza cinese, se l’Italia ha gli occhi bendati

C’è un sistema che definisce continuamente, piccolo passo dopo piccolo passo, la percezione della Cina. Mentre i professori, i ricercatori e i giornalisti nostrani pensano di essere immuni da tale influenza, protetti dalla millenaria cultura accademica italiana, dalla libertà di informazione e dai principi della ricerca scientifica, ogni giorno contribuiscono a creare una pericolosa deriva. Il caso australiano dovrebbe essere d’esempio. L’opinione di Stefano Pelaggi

Lo scandalo Line scuote il Far East. È ancora accettabile delocalizzare servizi digitali?

Dati personali e chat degli utenti di Line (una piattaforma di messaggistica nippo-coreana estremamente diffusa in Estremo Oriente) sono potenzialmente finiti nelle mani delle autorità di sicurezza nazionale cinesi. Che cosa significa? L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di diritto dell’Ordine e della sicurezza pubblica
nell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara

Colonial Pipeline e non solo. Hacker contro i servizi essenziali dello Stato

Attacco contro la rete Colonial Pipeline, l’Fbi punta il dito contro il collettivo hacker DarkSide. Fatih Birol, direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia, sottolinea “l’importanza della cyber-resilienza per le forniture energetiche sicure” e denuncia un trend in ascesa. Ecco i precedenti

russia arabia saudita

Così Riad e Ankara guidano il dialogo in Medio Oriente

Cavusoglu a Riad. Ultimo passaggio di una serie fitta di contatti e colloqui che riguardano molti Paesi dell’area Medio Oriente e Nord Africa e si spalmano su tutti i più delicati dossier regionali (fase di distensione legata al pragmatismo: si sommano necessità e pressioni da Washington)

Una Spac all'italiana ma diversa dalle altre. Minali spiega Revo

Presentata la Spac attiva nel comparto assicurativo nata per volontà di Claudio Costamagna e Alberto Minali. L’ex manager di Generali e Cattolica a Formiche.net: vogliamo distinguerci ma allo stesso tempo fare scuola e rilanciare uno strumento finanziario prezioso

×

Iscriviti alla newsletter