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Nella giornata di ieri il Regno Unito ha superato il traguardo dei 15 milioni di cittadini che hanno ricevuto una prima dose di vaccino anti Covid-19. Un record in Europa, ottenuto con un giorno di anticipo su quanto promesso dal primo ministro Boris Johnson oltre due mesi fa. Lo certificano i dati aggiornati dal ministro Nadhim Zahawi, che segnalano inoltre un nuovo calo di casi e morti.

LA GIOIA DI JOHNSON

Il premier ha parlato di “una pietra miliare significativa” nella lotta contro la pandemia di Covid, sottolineando poi che il governo considera centrata anche la promessa della copertura entro il 15 febbraio, con una prima dose almeno, di tutte le persone residenti nel Regno appartenenti ai primi quattro gruppi nella lista iniziale britannica di nove fasce di età fra i 50 e gli over 80 e di categorie di lavoro indicate come prioritarie su raccomandazione dei consiglieri medico-scientifici. L’obiettivo ora è quello ddi vaccinare tutti gli over 50 e gli altri gruppi vulnerabili, circa 32 milioni di persone, entro la fine di aprile.

PRIMA DI TUTTI

Il Regno Unito ha anticipato tutti in Occidente sia sulla rapidità d’ordinazione dei vaccini (oltre 450 milioni quelli prenotati in questi mesi), sia sulle autorizzazioni ai primi tre prototipi (Pfizer, AstraZeneca e Moderna finora), sia sui tempi d’avvio della campagna vaccinale. Così è largamente primo in Europa per numero di dosi somministrate, mentre è seconda agli Stati Uniti a livello mondiale.

VERSO UN ALLENTAMENTO DEL LOCKDOWN

Il premier Johnson martedì prossimo (il 22 febbraio) avvierà i piani per porre fine al lockdown. Inoltre, ha auspicato che le scuole riaprano l’8 marzo: “Penso che la gente preferirebbe di gran lunga vedere un piano che sia cauto ma irreversibile e che proceda in modo ragionevole in base a dove siamo con la malattia”, ha dichiarato alla stampa. Le dichiarazioni del premier arrivano in seguito alle pressioni provenienti dal Partito conservatore affinché si impegnasse a garantire una nuova “vita libera” e l’abbandono di qualsiasi restrizione entro maggio.

IMPEGNI PER IL G7

In precedenza, il governo britannico aveva annunciato che Johnson chiederà maggiore una maggiore cooperazione internazionale nella distribuzione di vaccini durante il prossimo vertice del G7, di cui il Regno Unito è presidente di turno. Il summit si terrà in formato digitale il 19 febbraio. Secondo una dichiarazione del governo, il premier sfrutterà l’incontro per invitare gli altri Paesi membri ad adottare un approccio globale alle vaccinazioni. L’obiettivo è porre fine alle “politiche divisive e nazionaliste che hanno oscurato la risposta iniziale al coronavirus”.

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vaccino

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