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Viaggi di un’anima. Il dramma delle Foibe e il dovere della memoria

Nell’Aula dei Gruppi parlamentari di Montecitorio si è tenuta oggi la celebrazione de “Il Giorno del ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata”.

Celebrazione istituita con legge 30 marzo 2004, n. 92, per commemorare la drammaticità dell’esodo della quasi totalità della popolazione italiana dei territori giuliani causata dalla violenza subita dopo l’8 settembre 1943 e al termine del secondo conflitto mondiale.

In questa occasione, il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha ricordato nel corso del suo intervento, come “la tragedia che si è consumata sulle terre del confine orientale a cavallo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e i primi anni dell’Italia repubblicana non si può cancellare. Non può essere fatta passare attraverso i filtri e le censure delle ideologie.

La storia non è un racconto di parte: è testimonianza di ciò che è stato”. Anche il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha sottolineato come:  “sulla base di ricerche autorevoli, imparziali ed accurate, sappiamo che in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia fu messa in atto una feroce persecuzione contro la popolazione italiana inerme. Abbiamo dunque tutti gli elementi per respingere senza esitazioni le tesi negazioniste o giustificatorie di quella persecuzione, purtroppo ancora presenti”

Alla Cerimonia era presente anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il Presidente di FederEsuli, Prof. Giuseppe de Vergottini che ha proclamato il discorso volto a celebrare il ricordo degli esuli. In occasione di questa celebrazione è stato trasmesso il documentario “Le perle del ricordo”, prodotto dalla Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in Italia.

Il documentario raccoglie la testimonianza di alcuni esuli e si rivolge in particolare alle giovani generazioni e agli studenti per coltivare la memoria e il ricordo della storia di tanti italiani, costretti ad abbandonare le loro terre d’origine.

Come ha ricordato anche il Ministro della Istruzione Azzolina, in un video messaggio nel corso della Cerimonia: “La Scuola è il luogo ideale per ricucire strappo fra passato e presente”. Ai lunghi silenzi e alle riflessioni mancate sul massacro delle foibe e sulle violenze subite da centinaia di migliaia di cittadine e cittadini italiani delle regioni del confine orientale, nel secondo dopoguerra, occorre rispondere con la cultura, l’istruzione e la formazione, al fine di preservare e tramandare il nostro patrimonio storico. Non vi è luogo più appropriato della scuola per ricucire lo strappo tra passato e presente, per rendere i nostri ragazzi e le nostre ragazze cittadini consapevoli e depositari di una memoria collettiva integra”.

Viaggi di un'anima. Il dramma delle Foibe e il dovere della memoria

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