Skip to main content

Il Pentagono ha annunciato la riduzione del personale a 2500 operativi tanto in Afghanistan che in Iraq, secondo il piano costruito da Donald Trump, che aveva promesso ai suoi elettori di lasciare la Casa Bianca col minimo dei soldati impegnati in quelle che lui ha più volte definito le “endless war”. Ossia le guerre senza fine che coinvolgono gli Stati Uniti da molti anni — e il teatro afghano è quello dove sono impegnati da più tempo, 20 anni quest’anno, per un intervento scattato come risposta ai collegamenti tra al Qaeda e i Talebani dietro alla tragedia del 9/11.

La data è simbolica per altro: il 15 gennaio 1973 l’allora presidente Nixon annunciò la sospensione immediata e definitiva di tutte le operazioni militari statunitensi in Vietnam. “Le forze militari statunitensi in Afghanistan sono al livello minimo da 19 anni”, e lo stesso “in Iraq e Siria”, scrive la Casa Bianca in una nota in cui il presidente Trump ha promesso di impegnarsi “sempre” per “fermare le guerre infinite”, per poi definire “un grande onore ricostruire il nostro esercito e sostenere i nostri coraggiosi uomini e donne in uniforme”.

La questione del ritiro dei militari è dibattuta. Da una parte c’è una larga fetta dell’opinione pubblica, liberal, conservatori, trumpiani, progressisti, moderati, che vogliono vedere (ognuno con proprie sfumature e declinazioni) gli Stati Uniti meno esposti su certi fronti; reputati troppo onerosi, in termini di costi economici e umani, e con poco tornaconto; criticati per il peso delle vittime civili che hanno prodotto; visti come il simbolo del concetto semplificabile in “l’America sceriffo del mondo” che molti elettori reputano anacronistico. Trump ha usato questi sentimenti diffusi per costruire il suo America First, che nel ritiro da questi conflitti trova un’espressione simbolica.

Dall’altro c’è la Comunità dell’intelligence e della Difesa che sostengono che il ritiro può esporre gli Usa a diverse tipologie di rischi. In Afghanistan il rischio riguarda la situazione con i Talebani, con cui è in corso un delicatissimo processo di pace che coinvolge sia Washington che Kabul (e con i ribelli che stanno tornando all’attacco su molti fronti e lo fanno anche come modo aggressivo per ottenere un vantaggio negoziale). In Iraq persiste il problema dell’Is, che con l’operazione Inherent Resolve a guida Usa è stato ridotto dalla dimensione territoriale a un’entità clandestina (che però può risorgere). In Siria si gioca una partita tattica del tutto simile, complicata dalla sovrapposizione di interesse strategici di attori amici ma competitivi, come la Turchia, e rivali come Russi e Iran (player centrale anche in Iraq).

Questo ultimo aspetto, gli equilibri tra tattica (con la lotta al terrorismo considerata una priorità di sicurezza nazionale) e strategia che si snodano anche in Somalia (altro ambito interessato dal ritiro del contingente Usa), è una delle dimensioni considerate più preoccupanti, dato che tra le forze in campo che potrebbero approfittate del generale disimpegno americano dall’area Mena c’è anche la Cina.

Il ritiro da certi teatri operativi rispecchia completamente le promesse e le visioni politiche di Trump, e contemporaneamente rientra in quelle decisioni con cui l’attuale amministrazione vuole lasciare il segno impresso sul futuro statunitense. Complicando la strada al successore. Ora per Joe Biden, che tra cinque giorni inaugurerà la sua presidenza, sarà molto complicato (soprattutto sul piano del consenso) prendere la decisione di aumentare nuovamente le truppe — ammesso volesse.

 

Trump vince le guerre senza fine. A che costo?

Annunciata la riduzione degli operativi statunitensi dai teatri di guerra di Afghanistan, Iraq e Siria. Trump raggiunge un obiettivo politico annunciato fin dall’inizio del mandato e lascia il segno sulla futura amministrazione, che avrà difficoltà a rendere potabile un’inversione di policy

Ancora stop agli spostamenti, Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Il video

Ancora stop agli spostamenti, Conte ha firmato il nuovo Dpcm [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=6DepuRMkwns[/embedyt] Roma, 15 gen. (askanews) - Mentre Bolzano, Lombardia e Sicilia si apprestano a tornare in zona rossa, con altre 9 regioni che passano in arancione, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell'emergenza da Covid…

Varricchio saluta l'amb. Usa Eisenberg: "L'Italia sarà sempre casa tua". Il video

L'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, Lewis Eisenberg, ha espresso il suo ringraziamento all'Italia e agli italiani al termine del suo mandato. "L'Italia e gli italiani rimarranno sempre nel nostro cuore e nei nostri pensieri, ma non è un addio, è un #Arrivederci. Grazie Mille!", ha scritto Eisenberg su Twitter. L'ambasciatore italiano negli Stati Uniti Armando Varricchio ha condiviso un…

Starace, Elkann e Cairo campioni della reputazione online nella classifica di Top Manager Reputation

Chi tra i top manager ha avuto la migliore reputazione online nell’anno che si è appena concluso? A rivelarlo, la classifica Top Manager Reputation, l’Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia. [caption id="attachment_1356551" align="alignright" width="82"] JOHN ELKANN FCA[/caption] Al primo posto Francesco Starace (73,62), AD di Enel, che ha comunicato molto su…

Petrolio di Stato e smartphone. Le ultime strette di Trump contro le aziende cinesi

Ultime strette dell’amministrazione Trump contro la Cina. Finiscono nella lista nera il colosso petrolifero statale Cnocc e Xiaomi (che a novembre ha sorpassato Apple salendo sul podio dei produttori mondiali di telefonini). Palla a Biden

La Borsa di Caracas e l'insolito rinascere finanziario del Venezuela

Quasi inattiva dal 2003, la Borsa di Caracas cresce in maniera sostenuta. L’apertura economica del regime e il processo ormai imminente di dollarizzazione offrono ad investitori e imprese l’opportunità di scommettere in un Paese ricco di risorse

L'Arma una casa di vetro. Il cambio da Nistri a Luzi nel segno della continuità

Il filo che ha caratterizzato il cambio al vertice dell’Arma dei Carabinieri tra i generali Giovanni Nistri e Teo Luzi, è stato la continuità del ruolo cardine nell’ambito della sicurezza nazionale, nel condannare con durezza i comportamenti sbagliati, puntando sulla prevenzione prima che sulla repressione: i reati compiuti da alcuni carabinieri negli ultimi anni servano di lezione

Il saluto dell'Ambasciatore Usa Eisenberg al termine del suo mandato: "Arrivederci Italia, non è un addio". Il video

Il saluto dell'Ambasciatore Usa Eisenberg al termine del suo mandato: "Arrivederci Italia, non è un addio" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=nRXx4cuhiRI[/embedyt] L'Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Lewis Eisenberg arriva alla fine del suo mandato e saluta gli italiani con un videomessaggio, in cui promette che questo non sarà un addio ma solo un arrivederci. A prendere il suo posto il vice Tom…

Prestiti e pandemia, per le banche un 2021 da brivido. L'allarme di Bankitalia e Bce

L’ondata di sofferenze in arrivo impatterà violentemente sui patrimoni degli istituti, al netto delle stringenti regole Ue che richiedono accantonamenti di capitale. E le banche più piccole potrebbero non farcela. Gli allarmi del capo del consiglio di Sorveglianza della Bce e del governatore di Bankitalia. Mentre sui vaccini…

Nuovo strappo nel governo. Fb nega l'hackeraggio di Conte (e i renziani pressano Lamorgese)

Facebook risponde a Palazzo Chigi che aveva parlato di hackeraggio per il caso della story anti Renzi comparsa sul profilo del premier Conte: “Non risultano evidenze”. E Anzaldi (IV) presenta un’interrogazione al ministro Lamorgese

×

Iscriviti alla newsletter