Skip to main content

Era luglio del 2016 quando Swg chiese agli italiani di mettersi nei panni degli elettori statunitensi e di scegliere il prossimo inquilino della Casa Bianca. All’epoca, il nostro Paese non sembrava nutrire alcun tipo di dubbio: il 53% dei cittadini si schierava con Hillary Clinton e soltanto il 13% con Donald Trump. Un esito ben diverso rispetto a quello consegnatoci dalle urne a stelle e strisce.

Oggi, di fronte allo stesso interrogativo, il copione si ripete sulla falsariga di quattro anni fa: il 52% dei nostri concittadini voterebbe il democratico Biden mentre il 18% confermerebbe il tycoon repubblicano (un consenso sempre basso ma comunque in crescita rispetto alla scorsa tornata).

Dunque, a giudicare dai dati, tra le opinioni politiche degli americani e quelle degli italiani sembrerebbe esserci di mezzo un oceano. Ma abbiamo veramente una sensibilità così distante da quella dei nostri storici alleati?Arditti 1

In realtà, i dati fanno apparire la distanza tra italiani e americani più grande di quella che effettivamente è.

In primis, perché non dobbiamo dimenticarci che nel 2016 Clinton ottenne quasi tre milioni di voti in più di Trump. Dunque, in termini puramente numerici, la maggioranza degli americani scelse l’ex first lady. Senza il meccanismo statunitense dei grandi elettori e con al suo posto qualsiasi delle leggi elettorali italiane (dal proporzionale fino all’elezione diretta dei presidenti di Regione), Hillary siederebbe nello Studio Ovale.

A questa prima considerazione, bisogna aggiungerne un’altra.

Alla vigilia del voto di novembre, quasi tutti i sondaggi americani attribuivano una vittoria pressoché certa alla Clinton. Uno scenario molto distante dalla realtà, frutto soprattutto della reticenza di buona parte degli elettori statunitensi a dichiarare pubblicamente il proprio sostegno a Trump. Un elemento che sembra comune al nostro Paese: pochissimi italiani infatti esprimono un apprezzamento per il magnate newyorkese, eppure i partiti di marcata ispirazione trumpiana (Lega e FdI) fanno il pieno di consensi nei sondaggi.

Insomma, i punti di contatto sono molti più di quello che potrebbero sembrare a prima vista. Ma per capire realmente quanto le preferenze degli italiani assomigliano a quelle degli americani bisognerà aspettare il primo martedì di novembre.

Gli italiani scelgono Biden ma 4 anni fa... Il barometro di Arditti

Era luglio del 2016 quando Swg chiese agli italiani di mettersi nei panni degli elettori statunitensi e di scegliere il prossimo inquilino della Casa Bianca. All’epoca, il nostro Paese non sembrava nutrire alcun tipo di dubbio: il 53% dei cittadini si schierava con Hillary Clinton e soltanto il 13% con Donald Trump. Un esito ben diverso rispetto a quello consegnatoci…

Dai dazi al Nord Stream 2, ecco il piano europeo di Joe Biden. L'analisi di Martino

Difficile dire cosa davvero riservi il futuro delle relazioni transatlantiche nel caso in cui sarà Joe Biden il prossimo presidente degli Stati Uniti. L’ex vicepresidente non condivide certamente la visione politica oggi prevalente, ma il materiale prodotto a sostegno della sua campagna elettorale non è di molto aiuto per stabilire in cosa si materializzerà il suo approccio nei confronti dei…

Parigi, la satira e la sicurezza nazionale. Il commento di Stefano Vespa

La pandemia prevale su tutto: si rischia di non poter operare chi avrebbe bisogno di una sala operatoria, figuriamoci se possiamo pensare al terrorismo islamico. Poi in Francia accade che un diciottenne di origine cecena nato a Mosca uccida un professore di Storia decapitandolo perché aveva mostrato in classe le vignette su Maometto pubblicate dal settimanale satirico Charlie Hebdo. Il…

Mosca fa saltare il New Start? Gli Usa denunciano i bluff del Cremlino

La serie di scambi diplomatici tra Stati Uniti e Russia sul fronte New Start continua. Il trattato per il controllo delle armi strategiche (nucleari) che scadrà a febbraio è il principale argomento di tensione tra i due paesi, o quanto meno quello a cui entrambi in questo momento hanno deciso di dare maggiore attenzione mediatica. "Gli Stati Uniti hanno fatto…

Tutti a casa. Chiusure e smart working, ecco le novità

Tutti a casa, o quasi. Con il nuovo Dpcm per stringere le misure di contenimento contro il coronavirus torna lo smart-working su larga scala. A snocciolare le cifre in anticipo è il ministro della Salute Roberto Speranza uscito dal vertice governo-regioni. Preannuncia "una mossa netta sullo smart working", che può arrivare anche "al 70-75%". "Ci sono ancora luoghi in cui…

Ecco come (e perché) la Cina abbandona l’Africa

È un vero esodo quello di lavoratori ed imprenditori cinesi dall’Africa. Dal 2010, il continente africano era diventato un destino sicuro di progetti di sviluppo e infrastrutture per Pechino. Molti piani erano finanziati dall’iniziativa della Via della Seta, ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Come spiega The South China Morning Post, la Cina ha rallentato la spinta in Africa,…

La Cina e la Corte dei conti dell’Ue. Il commento di Massimo Balducci

In secondo piano, dietro i problemi e i dibattiti creati dal Covid 19 e dalle sue conseguenze, i problemi di fondo del nostro Paese rimangono con tutta le loro difficoltà, anche se temporaneamente non sono sotto la luce dei riflettori dei mass media. Uno di questi temi riguarda i rapporti con la Cina. Si tratta di un vero e proprio…

Di-battuto. Così Trump prova a recuperare. Il punto di Gramaglia

Battuto a sorpresa anche all’audience nella ‘notte degli zapping’, Donald Trump alza il tiro contro Joe Biden: "La famiglia Biden è un'impresa criminale, una delle più corrotte nella storia Usa", dice dalla Florida alla Georgia, dove venerdì fa comizi dopo il dibattito ‘in parallelo’ con il suo rivale giovedì sera. Biden, che era nel Michigan, insiste, invece, sulle responsabilità di…

#Usa2020 arriva nello Spazio. Il voto americano secondo l'astronauta Roberto Vittori

Siamo ormai prossimi al fatidico 3 novembre che deciderà il prossimo presidente degli Stati Uniti. Come sempre le elezioni americane attirano curiosità e interesse, se non addirittura preoccupazione, del mondo intero. Uno degli interrogativi riguarda l’impatto dell’esito del voto sullo spazio, e in particolare su Artemis, l’ambizioso programma verso la Luna che vede la determinazione dell’Italia e dell’Esa a partecipare.…

I giovani, il popolarismo e l’internazionalismo democristiano. Il commento di Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

In quello che un tempo era chiamato “mondo cattolico”, dopo venticinque anni di diaspora e fallimenti delle svariate ricette messe in campo per far pesare la presenza politica dei cattolici, dalla follia della contaminazione, all’accettazione supina di un bipolarismo simile ad una camicia di forza, dall’idea dello sparpagliarsi per ritrovarsi sui grandi temi, alla disponibilità ad interpretare una novella categoria,…

×

Iscriviti alla newsletter