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Fa tappa a Palazzo Chigi il capo del Consiglio presidenziale libico, il premier libico Fayez al Serraj, che incontra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Fonti del governano italiano riferiscono che al meeting è presente anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

L’accoppiata della leadership italiana ha gestito costantemente — insieme all’Aise — i contatti con la Libia, che è un dossier di importanza pratica e simbolica per Roma. La stabilizzazione della crisi è una questione di interesse nazionale per l’Italia, sia per la sicurezza collegata ai flussi migratori che dalla Libia partono, sia per aspetti di interesse economico-commerciale e per il valore dei giacimenti e collegamenti energetici libici (dove l’Italia ha un ruolo primario). Inoltre il valore del dossier è politico: la crisi libica ha prodotto negli anni uno scenario complesso dove si muovono, in una dimensione proxy, attori competitivi e dov’è quelle competitività si sono manifestate anche in modo aggressivo.

L’importanza per l’Italia di trovare una soluzione — e partecipare attivamente alla ricerca della stessa — è per quanto detto di massima importanza. Come anticipato da Formiche.net attraverso fonti del governo onusiano (Gna), la presenza a Roma di Serraj era collegata a “incontri di lavoro”, non una visita ufficiale, ma nemmeno “privata” come successo già in altre occasioni (in cui il libico era in Italia per ragioni personali).

Il premier di Tripoli sta cercando di trovare la sponda italiana per spingere la sua idea di coinvolgere figure dell’Est ribelle nell’esecutivo e facilitare ulteriormente il percorso di stabilizzazione guidato dall’Onu. L’Italia, attraverso soprattutto il lavoro dell’Aise, ha sempre mantenuto aperti i canali sia con la Cirenaica politica che con i settori haftariani che sostengono le volontà di rovesciare con le armi il Gna. Serraj, come anticipato su queste colonne, ha avuto a Roma un incontro informale con Stephanie Williams, la diplomatica americana facente funzione di delegato Onu per la Libia. Williams sta guidando da mesi i negoziati tra le parti libiche è molto probabilmente a breve riceverà l’incarico in forma ufficiale.

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