Skip to main content

Dentro questo infingardo oggi ho in tasca carte di debito, perché lo smilzo reddito non mi basta per potere continuare ad esser prodigo e men che mai satollo. Sto su una Terra che così ho alterato nella sua capacità riproduttiva; della capacità di smaltimento poi… peggio che andar di notte.
Dunque, cosa resterà di quell’Economia dei Consumi, pressappoco nata nel ’71, con la fine della aurea convertibilità della moneta e supportata con il debito, fino alla crisi del 2007, boccheggiando fin dentro la pandemia?
Fin quando resteranno gli squilibri tra offerta e domanda, con una sovraccapacità strutturale della prima e la seconda sufficiente solo con quel credito che diventa debito? Beh… pochino o niente.
Bene, se sono così conciato, una domanda rimbomba: di quanta ricchezza ho bisogno o, quanta ne posso generare?
Beh, ad occhio e croce di tutta quella necessaria a non stentare la vita, insieme a tutti.
Troppo generico?
D’accordo, allora mettiamola così: per non dimenticare occorre rammentare come la ricchezza venga generata dalla spesa, non da altro; essì, quando si è provato a farlo, si è generata penuria.
Proviamo con la “Dignità” per me, per la Terra, per gli altri; oltre il cantuccio dell’azzardo morale, con fatti concreti e misurabili.
Se debbo spendere faccio prima la domanda; se ecocompatibile, ipo energivora, svestita di pakaging sfrontati, risulta acconcia al bisogno di rimettere la colpa. Se poi mi metto a farne offerta.. ah beh W l’economia circolare.
Essì, quando dall’Harvard Business Review urlano: “non si tratta di fare di più con meno, quanto fare di più con ciò di cui si dispone», si intravvede la via. Non retta, circolare appunto, dove si passa e ripassa prendendo quel che si è lasciato per farne il nuovo.
Dal “si produce generando scarti” al “far con gli scarti il nuovo da produrre”!
Ehi, se il rifiuto diventa una risorsa, noi ne siamo i titolari con il possesso dello scontrino del prezzo pagato, nel prelievo Iva sulla merce acquistata poi nell’averla consumata e con la Tari pagata!
Risorsa che migliora la produttività del sistema, migliora pure il valore economico della nostra azione che si potrà intascare; una mano lava l’altra, tutte e due puliscono la terra!
Così siam finalmente dentro il ciclo economico. Bene, non sembri vano ma… per poter garantire la produttività di questo fare, che rifocilla la capacità competitiva delle Imprese, occorre giust’appunto doverla acquistare.
Acquistata, aumenta la produttività dell’esercizio d’impresa incassandone pure un vantaggio competitivo.
Mauro Artibani, l’economaio
https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

Dentro il vecchio mondo, lo spazio per il nuovo v'è!

Dentro questo infingardo oggi ho in tasca carte di debito, perché lo smilzo reddito non mi basta per potere continuare ad esser prodigo e men che mai satollo. Sto su una Terra che così ho alterato nella sua capacità riproduttiva; della capacità di smaltimento poi… peggio che andar di notte. Dunque, cosa resterà di quell’Economia dei Consumi, pressappoco nata nel…

Cina e Taranto, perché i timori sono eccessivi. Analisi del prof. Pirro

Si è improvvisamente acceso il dibattito sul futuro prossimo del porto di Taranto alla luce della possibilità che aziende che già vi operano, o che si accingerebbero ad insediarvisi, siano in joint-venture con capitali cinesi o da essi controllate. Premesso che chi scrive (come tanti altri) valuta con favore l’attenzione che autorevoli organi di informazione stanno prestando allo scalo ionico…

Per fare una riforma 5 anni non bastano. Il caso delle Camere di commercio

A oltre 5 anni dall'approvazione della legge Madia, la riforma delle Camere di commercio italiane sembra finalmente giunta in dirittura d'arrivo. Da 105 che erano, le Camere sono scese a 82 e sono in programma nei prossimi giorni ulteriori accorpamenti che le avvicineranno ancora al numero di 60, obiettivo previsto dalla legge. Nonostante la riforma abbia avuto di recente anche…

Ora o mai più. Così l'Italia può collocarsi a Ovest. Scrive il prof. Mayer

La presenza a Roma del Segretario di Stato Mike Pompeo è l' occasione per aggiornare l'analisi della collocazione geopolitica dell' Italia. Nel nuovo bipolarismo (Stati Uniti e Cina) che caratterizza sul piano ideologico ed economico il sistema internazionale contemporaneo l'Italia è nuovamente diventata una nazione di importanza strategica. Lo era stata durante tutto l'arco della cosiddetta "Prima repubblica", dalla fine…

Droni (turchi) e carri armati. La guerra in Nagorno Karabakh secondo Crippa (CeSI)

In Nagorno Karabakh è guerra vera. Tra artiglieria pesante, mezzi corazzati e sistemi di anti-aerea, a fare la differenza potrebbero essere i droni Bayraktar forniti all'Azerbaijan dalla Turchia. Alle prese con una grave crisi economica interna, Ankara ha cambiato atteggiamento rispetto al passato e potrebbe spingere per l'escalation nel Caucaso meridionale. Parola di Paolo Crippa, analista del desk Difesa e…

S'infiamma il Caucaso. La guerra per il Nagorno Karabakh arriva nei cieli (con i caccia turchi)

Il confronto per il Nagorno Karabakh rischia di diventare in fretta una guerra su larga scala, con Armenia e Azerbaijan rispettivamente supportate da Russia e Turchia. L'ultima notizia arriva da Yerevan, dove il ministero della Difesa ha accusato Ankara dell'abbattimento di un caccia Su-25. La Turchia nega e parla di propaganda, ma negli ultimi giorni a fare la differenza rispetto a…

Non c'è ragione per dire no al Mes e sul Recovery Fund... La versione di Padoan

Non vi sono ragioni ragionevoli e razionali per non usare il Mes. Lo dice a Formiche.net (e forse anche ad un pezzo della maggioranza di governo) l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, parlamentare del Pd, che spazza i dubbi sul rischio-Troika per l'Italia, all'indomani delle rassicurazioni sui vantaggi economici diffuse da parte del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. “Da dove arrivino…

La moda ritorna all’essenziale ai tempi del Covid-19

Giorgio Armani, 86 anni, icona dell’eleganza della moda italiana nel mondo. Capacità sartoriale straordinaria, il fascino di uno stile intramontabile anche sotto i colpi della pandemia. Con nuove prospettive e progetti. Armani, il “principe” della creatività del marchio made in Italy che ha affermato un’idea universale di moda non costretta entro parametri prestabiliti, ma libera espressione di ogni donna. Una…

Giorgia Meloni, vincente in Europa. Ocone spiega perché

Non è un inizio ma il coronamento di un percorso iniziato più di anno fa quello che ha portato Giorgia Meloni a essere eletta ieri sera presidente dell’Ecr, il partito dei conservatori europei. In verità, il partito si chiama dei “conservatori e riformisti”, quasi a voler sottolineare che il conservatorismo non è oggi concepibile come una custodia statica delle tradizioni…

Da Bruxelles a Roma, Rampelli svela i piani di Fratelli d'Italia

Patti chiari, alleanza lunga. Fabio Rampelli, primissima linea di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Camera, già leader dei “Gabbiani”, elenca i paletti per andare avanti. Lealtà all’alleato Matteo Salvini, il leader della Lega che sabato prossimo va a processo a Catania per il caso Gregoretti. Ma tra Bruxelles e Roma, ora FdI e Giorgia Meloni, eletta presidente dei Conservatori europei, hanno…

×

Iscriviti alla newsletter