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È arrivata anche l’India nel gruppo dei Paesi che hanno dimostrato capacità ipersoniche in campo militare. Con il test di lunedì scorso per il suo missile Brahmos II, si è aggiunta infatti a Stati Uniti, Russia e Cina, da tempo impegnate nella corsa sugli armamenti del futuro. Oggetti del desiderio degli Stati maggiori di mezzo mondo, le armi ipersoniche sono da almeno un decennio sotto la lente d’ingrandimento degli apparati militari e degli istituti di ricerca specializzati nelle tematiche di difesa. In uno degli ultimi lavori pubblicati durante l’estate, Atlantic Council ha condotto uno studio che ha riguardato non solo i più avanzati programmi ipersonici, ma anche i possibili impieghi di questi nuovi strumenti militari. È interessante notate come nell’Indo-Pacifico, dove secondo l’autorevole think tank americano sarà più probabile assistere ad un confronto ipersonico, sono diversi gli Stati che stanno cercando di sviluppare questi nuovi assetti.

I DIVERSI TIPI DI ARMI IPERSONICHE

Il rapporto di Atlantic Council distingue tre tipi di armi ipersoniche, ovvero di armamenti in grado di viaggiare ad una velocità cinque volte superiore a quella del suono: armi a planata ipersonica, missili da crociera ipersonici e vettori ipersonici sparati da assetti di artiglieria Il primo, dopo essere stato lanciato da un missile ad una quota prossima ai 100 km di altitudine (ovvero la quota che idealmente viene considerata come l’inizio dello spazio) ed essersi staccato da esso, raggiunge l’obiettivo designato planando a velocità ipersonica, senza fonte di propulsione. I missili da crociera ipersonici, invece, raggiungono il target grazie alla propulsione di un particolare motore a reazione che funziona a regimi supersonici (scramjet). Per raggiungere la velocità che consente al motore di funzionare, anche questo tipo di arma deve essere lanciata da un vettore, che sia un missile lanciato da una piattaforma di lancio terrestre/navale o un jet in volo.

UN GAME CHANGER

A differenza degli altri armamenti che sono in grado di raggiungere velocità ipersoniche, come ad esempio le testate dei missili balistici rientranti nell’atmosfera o dei proiettili ipersonici sparati da pezzi di artiglieria, i mezzi a planata ipersonica e i missili da crociera ipersonici possono cambiare direzione lungo il tragitto che li conduce verso l’obiettivo nemico. La manovrabilità, unita all’elevata velocità e alla quota di lancio inferiore a quella in cui operano gli attuali sistemi missilistici rappresentano le caratteristiche essenziali di questi nuovi assetti. Sebbene, come riportato dalla ricerca, non ci sia ancora un accordo unanime sull’impatto di queste armi sulle scenario militare globale o una totale assonanza riguardo le caratteristiche dirompenti di questa tecnologia, diversi Stati considerano questi assetti come essenziali per sicurezza nazionale. Secondo quanto affermato dai ricercatori di Atlantic Council, sarà interessante capire come la compressione dei tempi legati all’utilizzo di queste armi impatterà sul processo decisionale dei singoli Stati.

I PROGRAMMI PIÙ AVANZATI DI USA…

Stati Uniti, Russia e Cina sono, secondo l’analisi, gli Stati che guidano lo sviluppo delle armi ipersoniche. Inseriti all’interno del cosiddetto Conventional prompt global strike programm (Cpgs), ovvero del programma a stelle e strisce ideato nel 2003 per permettere agli Usa di colpire ogni possibile obiettivo entro un’ora dalla decisione, gli assetti ipersonici statunitensi sono sviluppati dall’Esercito, dalla Marina e dall’Aeronautica. Se i primi due stanno sviluppando un il prototipo a planata ipersonica (C-Hgb) che verrà poi utilizzato da tutte le forze armate (qui il video del recente test), l’Aeronautica sta sviluppando una piattaforma (Arrw) in grado di lanciare questo prototipo da i propri aerei. Le fasi finali dei test sono previste tra il 2022 e il 2023.

… RUSSIA…

A disposizione dei militari russi dalla fine dello scorso anno, invece, il mezzo a planata ipersonica Avangard. Completano l’arsenale ipersonico del Cremlino il missile balistico ipersonico lanciabile dagli aerei russi Kinzhal (“pugnale” in russo) e il missile da crociera Tzirkon (lanciabile da piattaforme navali). Se il Kinzhal sembra prossimo al dispiegamento, il Tzirkon non sarà operativo prima del 2022.

… E CINA

Due i programma sviluppati da Pechino: il mezzo a planata ipersonica Df-zf e il veicolo ipersonico in grado di portare testate nucleare Xing Kong-2. Mostrato in occasione delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della nascita dello Stato cinese, il Df-zf dovrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno; non prima del 2025, invece, l’entrata in funzione del secondo dispositivo cinese. Volendo sintetizzare l’utilizzo che questi Stati faranno di queste armi, la ricerca afferma che gli Stati Uniti hanno intenzione di armare i missili con testate convenzionali, mentre la Russia ha deciso di integrare questi assetti all’interno della triade nucleare nazionale. La Cina, invece, potrebbe usare questi strumenti sia per rafforzare la propria capacità nucleare (crescente secondo un recente rapporto del Pentagono) sia per tenere le flotte avversarie dalle acque prospicienti a quelle nazionali (A2AD)

GLI OUTSIDER DELLA CORSA IPERSONICA

Il teatro Indo-Pacifico, caratterizzato da numerose tensioni e dalla presenza (a diverso titolo) di tutti gli Stati con i programmi ipersonici più avanzati, vede una decisa competizione degli attori regionali per lo sviluppo di capacità ipersoniche. Ultimo in ordine di tempo, lo scorso lunedì, il test indiano del prototipo del missile da crociera ipersonico antinave Brahmos II (frutto del programma che Nuova Delhi sta sviluppando con l’ausilio di Mosca). Al gigante indiano si aggiungono l’Australia e il Giappone (che prevedono di spiegare le prime armi entro il 2035). A differenza della Corea del Sud e di Singapore, che non hanno mostrato finora interesse nei confronti della nuova tecnologia, Taiwan è decisa a sviluppare sistemi ipersonici per rispondere ad eventuali minacce cinesi: sebbene non siano stati resi noti piani in questo senso, Taiwan è impegnata nello sviluppo delle tecnologie alla base dei missili da crociera ipersonici.

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