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Cinquantanove anni, avvocato da Harvard, tra i più esperti e considerati consiglieri politici democratici, collaboratore storico del presidente eletto Joe Biden, Ron Klain è stato nominato nuovo Chief of Staff della Casa Bianca – il ruolo più importante nel governo degli Stati Uniti. Si tratta della prima nomina resa pubblica dal Transition Team ed è tutt’altro che una sorpresa. Colui che sarà il nuovo capo di gabinetto a partire dal 20 gennaio 2021 (giorno dell’insediamento) aveva già ricoperto lo stesso ruolo per Biden sia quando il democratico del Delaware era senatore, sia dopo come vicepresidente. “Nei molti anni in cui abbiamo lavorato insieme il contributo di Ron è stato inestimabile”, dice il futuro presidente.

Sulla nomina c’è un elemento centrale che non può non essere tenuto in massima considerazione: Klain nel 2014, sotto la seconda amministrazione Obama, fu nominato dallo Studio Ovale come coordinatore degli sforzi contro Ebola. Biden ha parlato di questo suo ruolo nella dichiarazione in cui ha commentato la nomina, ricordando l’abilità del suo CoS nel gestire la pandemia – in cui, in quel caso, gli Stati Uniti si fecero motore della risposta globale. Biden ha ricordato anche che Klain ha lavorato in mezzo a una crisi economica (intendeva quella del 2008, a cui l’amministrazione si trovò costretta a far fronte appena entrata in carica). E dunque, al di là dell’aspetto primario – ossia il legame con il presidente eletto – dietro all’incarico affidato a Klain c’è anche un messaggio. Biden ha infatti sempre calcato le proprie differenze nell’affrontare la crisi prodotta dal nuovo coronavirus rispetto a quanto fatto finora da Donald Trump (che nei mesi passati ha spesso cercato di minimizzare e forse ne ha pagato il prezzo sul voto).

Scelto dall’amministrazione Obama non tanto per le sue conoscenze tecniche (non aveva esperienza di gestioni di problematiche sanitarie, e questo costò critiche ai tempi di ebola), ma per le sue capacità manageriali nelle gestioni di situazioni critiche, Klain adesso ha già ricevuto commenti molto positivi dalle porzioni più progressiste del partito. Elizabeth Warren, la senatrice leftist del Massachusetts, l’ha definito “ottima scelta” perché “comprende l’entità della crisi sanitaria ed economica e ha l’esperienza per guidare la prossima amministrazione attraverso di essa”. È un’altra sottolineatura sul differente approccio che l’amministrazione Biden – di cui Warren potrebbe essere parte – vuole avere sul problema che gli Stati Uniti stanno vivendo. Val la pena ricordare che da molti giorni gli Usa sono il Paese con più morti (ieri seguiti dall’Italia a poca distanza) e con più contagi giornalieri (mercoledì sono stati oltre 140mila con 61mila nuovi ricoveri). Un marker per segnare il distacco dall’amministrazione precedente.

La nomina, che secondo il New York Times significa che Biden intende almeno inizialmente appoggiarsi ai fedelissimi, segna un tempismo del processo di transizione che appare strano se si considera l’altro lato di quella transizione, ossia quello dell’amministrazione uscente, non solo non è ancora stata ammessa la sconfitta, ma il presidente uscente continua a rivendicare una vittoria che – a suo dire – gli è stata rubata da brogli elettorali. In alcuni Stati, come previsto, le schede non sono state ancora conteggiate del tutto, ma in vari casi restano da contare meno voti di quelli che danno il vantaggio a Biden. La Casa Bianca ha lanciato alcuni tentativi di azioni legali, che per ora non stanno andando bene. Membri del Partito repubblicano sembrano scettici sulla strategia violenta con cui Trump sta passando le consegne, parte sostanziale del processo democratico statunitense.

(Foto: ritaglio video da ABC13Houston)

Ecco perché Biden chiama Ron Klain alla Casa Bianca

Sulla nomina c’è un elemento centrale che non può non essere tenuto in massima considerazione: Klain nel 2014, sotto la seconda amministrazione Obama, fu nominato dallo Studio Ovale come coordinatore degli sforzi contro Ebola. Ecco chi è il nuovo Chief of Staff di Biden, e perché il democratico lo ha scelto – oltre al rapporto personale

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