Skip to main content

A inizio mese, il National Counterintelligence and Security Center, uno dei centri missioni dell’Ufficio del direttore dell’Intelligence nazionale degli Stati Uniti, ha pubblicato la nuova edizione della strategia nazionale di controspionaggio. “La strategia attuale è progettata per indirizzare l’integrazione, l’azione e le risorse della comunità del controspionaggio per vincere e contenere le entità di intelligence straniere, proteggere i vantaggi strategici dell’America e investire nel futuro per affrontare le minacce di domani”, ha dichiarato il direttore Michael Casey. Inoltre, “fornisce una visione globale e una direzione per la comunità del controspionaggio per affrontare le minacce di intelligence straniera sempre più complesse”, ha aggiunto. Grazie agli input provenienti dalla comunità d’intelligence e dal governo, sono stati individuati nove obiettivi su tre pilastri.

I tentativi stranieri

Il panorama odierno del controspionaggio è caratterizzato dalle operazioni di avversari stranieri nella “zona grigia”, che la strategia definisce come “uno spazio tra la guerra e la pace che comprende attività di intelligence che superano i confini delle norme accettate”. Il primo pilastro è pensato, dunque, per contrastare le attività nella “zona grigia” utilizzando tecnologie e metodi di raccolta moderni e la collaborazione con partner governativi e industriali per individuare e mitigare efficacemente le minacce poste dalle intelligence straniere. Questo sforzo sarà guidato da tre obiettivi principali: rilevare, comprendere e anticipare le minacce delle intelligence straniere; contrastare, degradare e scoraggiare le attività e le capacità di intelligence straniera; combattere le attività informatiche delle intelligence straniere. Alcune tecnologie chiave che il National Counterintelligence and Security Center spera di sfruttare sono l’open source intelligence, l’intelligenza artificiale, i moderni sistemi informatici e gli strumenti di cybersecurity.

La difesa dell’America

Il secondo pilastro ha come obiettivo la salvaguardia dei punti di forza degli Stati Uniti. Questa parte della strategia considera il controspionaggio a livello individuale e istituzionale. Uno degli obiettivi principali è proteggere i cittadini americani che sono oggetto di attacchi da parte di avversari che cercano di sfruttare i dati personali, come le cartelle cliniche, i dati finanziari e le informazioni sui dispositivi mobili, tra gli altri. A livello sociale, questo pilastro cerca di difendere le istituzioni democratiche, la tecnologia, la sicurezza economica, le infrastrutture critiche e le catene di approvvigionamento. Per affrontare le minacce a queste aree, il National Counterintelligence and Security Center cerca di comprendere meglio le intenzioni delle intelligence straniere, migliorando le capacità di raccolta e facendo rispettare le tempistiche di risposta. Spera, inoltre, di promuovere partnership più forti con i governi statali, locali e stranieri, le organizzazioni del settore privato e il pubblico per informare il processo decisionale e complicare le attività degli attori ostili negli Stati Uniti.

Pensare al futuro

Il terzo pilastro segue un approccio orientato al futuro, concentrandosi sui modi per gettare le basi per il successo delle operazioni di controspionaggio di domani. Il documento dice come raggiungere questo obiettivo: investire in tecnologie avanzate e capacità integrate, utilizzando al contempo le attuali piattaforme di ricerca per colmare le lacune in materia di infrastrutture critiche; rafforzamento della forza lavoro nel controspionaggio; razionalizzare e aumentare le autorità in materia di controspionaggio del governo federale e dei partner statali, locali, stranieri e del settore privato.

Cosa c’è nella nuova strategia del controspionaggio Usa

Il documento pubblicato a inizio mese presenta un approccio in tre pilastri: combattere le attività straniere nella “zona grigia”, proteggere le risorse strategiche del Paese e prepararsi per le sfide future. Attraverso la collaborazione e l’innovazione, il National Counterintelligence and Security Center punta a rafforzare la sicurezza nazionale

Dopo la Space force, anche la Space national guard. La promessa di Trump

Alla Conferenza generale dell’Associazione della Guardia nazionale, Trump promette di creare la Space national guard. Trump si accoda ai governatori e alla Guardia nazionale nell’opporsi il piano di Biden e del Pentagono, che avrebbe trasferito circa 500 effettivi dalla Air national guard alla Space force

L'IA non legge ma recensisce. Una pericolosa illusione tecnologica

L’IA può generare recensioni intelligenti? Vincoli giuridici e limiti tecnologici le impediscono di leggere e comprendere realmente i libri. Il risultato? “Recensioni” che non possono essere considerate intelligenti. La riflessione di Marco Mayer

Vi racconto angosce e peripezie di leader e partiti di svolta. Gli scenari di D'Anna

Gli scenari sono in continua evoluzione, ma il quadro degli stress test dei protagonisti è già delineato. In meno di due mesi, le roventi settimane di luglio e agosto hanno determinato tutta una serie di nuove prospettive politiche per il Paese. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Durov, Zuckerberg e i social. Perché il tema della libertà di espressione è fuorviante

Di Roberto Caporale

Sostenere che limitare l’attività dei social media in nome della libertà di espressione sia un errore è come affermare che limitare la circolazione delle manette comprometta la libertà individuale. Il commento di Roberto Caporale

Perché la propaganda russo-cinese attacca le sinergie Usa-Trieste

La città potrebbe diventare un hub fondamentale per i collegamenti tra Europa, Mediterraneo e Indo-Pacifico. Dopo l’attenzione di Washington, la Strategic Culture Foundation, think tank legato all’intelligence di Mosca, attacca. E un media italiano anti Occidente rilancia l’articolo

libano

Ha ragione il papa, Beirut cosmopolita è la via per la pace. La riflessione di Cristiano

Il Libano che seppe riprendersi dal disastro durato quindici anni oggi potrebbe fare altrettanto se investisse non in esplosioni, ma in nuove progettazioni economiche plurali. Così il conflitto avrebbe un’alternativa viva: quella della reciproca accettazione. È il soft power del cosmopolitismo l’arma segreta del Libano, non l’hard power miliziano. La versione di Riccardo Cristiano

Italia-Giappone, la “nuova era” raccontata da Crosetto

Nuova vetta nelle relazioni italo-nipponiche, con l’Italia che è presente con il Cgs Cavour, il Ppa Montecuccoli e il Vespucci. Il ministro Crosetto ha concesso un’intervista al Japan Times, parlando di risultati del partenariato: interoperabilità, Gcap e un futuro senza limiti

Turingia e Sassonia al voto, prove generali per il dopo Scholz

L’estrema destra di AfD potrebbe vincere le elezioni nei Länder orientali, infliggendo un duro colpo al governo. La preoccupazione maggiore dei cristianodemocratici riguarda la performances della Spd: i socialisti sono in caduta libera e potrebbero perdere l’ingresso nei parlamenti regionali di Sassonia e Turingia. I vertici della Cdu quindi mettono in guardia dalle conseguenze per il sistema politico che potrebbe collassare, soprattutto in vista delle elezioni politiche del prossimo anno

Bank of China, cosa c'è dietro le dimissioni di Liu Jin

Il numero uno della principale istituzione finanziaria cinese ha rassegnato improvvisamente le dimissioni. Ufficialmente per motivi personali, ma per la banca statale non sono stati mesi facili, tra stop ai pagamenti da e per la Russia, le insolvenze nel mattone e la crociata di Xi contro la corruzione

×

Iscriviti alla newsletter