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Il Copasir sta continuando ad approfondire gli argomenti più delicati riguardo alla sicurezza nazionale nelle turbolenze causate (anche) dal coronavirus. Lo dimostra la nota del presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza, Raffaele Volpi (Lega), in vista della riunione di mercoledì 22 aprile: la diffusione di notizie false, un programma di nuove audizioni economico-finanziarie e altri temi “seguendo i principi più volte auspicati anche dal presidente della Repubblica”.

IL SISTEMA BANCARIO-ASSICURATIVO

La seduta del 22 si aprirà con la relazione sull’attività dei Servizi relativa al secondo semestre 2019 curata dal senatore Paolo Arrigoni (Lega) e un aggiornamento sul monitoraggio delle notizie distorsive diffuse negli ultimi tempi, tema sul quale riferirà l’onorevole Enrico Borghi (Pd). Inoltre, dopo le audizioni della Consob e dell’Aise, quest’ultima con l’ormai uscente direttore Luciano Carta, il Copasir definirà la calendarizzazione di numerose altre audizioni. Volpi, infatti, annuncia l’intenzione del Comitato di ascoltare i vertici di Unicredit, Generali, Mediobanca, UbiBanca, Credit Agricole Italia, Intesa San Paolo e Monte dei Paschi di Siena al fine “di approfondire le dinamiche di controllo e di governance degli istituti e l’autonomia della scelte strategiche che implicano fattori di interesse nazionale”.

IL CONTROLLO DELLA BORSA

Inoltre, il Comitato intende verificare se “nel breve-medio periodo si intravedano azioni internazionali per il controllo proprietario di Borsa Italiana e se tra gli Istituti di credito auditi ve ne siano alcuni che con la raccolta dei risparmi degli italiani abbiano direttamente o indirettamente aperto linee di credito ingenti a soggetti fuori dal paese, ascrivibili forse addirittura a quell’elenco di attori interessati all’aggressione degli asset nazionali”. Volpi non lo scrive, ma nelle settimane scorse si è parlato di un interesse francese nei confronti della Borsa.

Nel mirino c’è anche la Deutsche Bank Italia: alcuni membri del Copasir hanno chiesto che vengano auditi i vertici dell’istituto “per approfondire la solidità della capofila tedesca del gruppo che da molte fonti sembra riscontri criticità, in particolare per gli ingentissimi volumi di prodotti finanziari derivati detenuti, e per capire se scelte relative a tale peculiarità possano intercettare gli interessi dei risparmiatori italiani o in qualche modo condizionare gli interessi nazionali del Paese”.

L’APP IMMUNI

Nelle prossime settimane sarà audito anche il vertice dell’Aisi, ma c’è un’altra questione da approfondire, quella dell’app Immuni scelta dal commissario Domenico Arcuri per tracciare i contagiati da Covid-19 nella Fase 2 della pandemia. Il Copasir vuole saperne di più “sia per gli aspetti di architettura societaria (la Bending Spoons spa, ndr) sia per quanto riguarda le forme scelte dal Commissario Arcuri per l’affidamento e la conseguente gestione dell’applicazione non escludendo l’audizione dello stesso Arcuri ritenendo che si tratti di materia afferente alla sicurezza nazionale”. Nella sua nota, il presidente Volpi sottolinea l’impegno di tutti i membri del Comitato e quello delle Agenzie di intelligence come contributo “alla sicurezza nazionale e all’interesse nazionale seguendo i principi più volte auspicati anche dal Presidente della Repubblica”.

Priorità banche, economia e dati. Le mosse del Copasir spiegate da Volpi

Il Copasir sta continuando ad approfondire gli argomenti più delicati riguardo alla sicurezza nazionale nelle turbolenze causate (anche) dal coronavirus. Lo dimostra la nota del presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza, Raffaele Volpi (Lega), in vista della riunione di mercoledì 22 aprile: la diffusione di notizie false, un programma di nuove audizioni economico-finanziarie e altri temi “seguendo i principi…

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