A fine anno si fanno sempre i pronostici. La politica italiana, però, è materia che mal si presta all’arte augurale. Lo sa bene Sofia Ventura, politologa dell’Università di Bologna, che con Formiche.net traccia un bilancio dei primi quattro mesi di governo giallorosso ma preferisce non sbilanciarsi sull’anno che verrà. L’incertezza è, ad oggi, l’unica certezza. Con un grande punto interrogativo…
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Sulla prescrizione il Pd è fuori tempo massimo. Parla Costa (FI)
Il Pd con la proposta sulla prescrizione presentata pochi giorni fa vuole solo camuffare la propria strategia per confondere le acque, dice a Formiche.net il responsabile giustizia di Forza Italia, Enrico Costa. Secondo l'ex ministro degli Affari Regionali a questo punto l'unica strada è quella di sopprimere la riforma Bonafede e cerchia in rosso il male minore (ovvero la riforma…
Italiani pessimisti su lavoro ed economia? Non esageriamo. La versione di Becchetti
Un anno si chiude, un altro se ne apre. In mezzo, italiani più pessimisti rispetto a 365 giorni fa. Lavoro, economia, il sondaggio pubblicato dal CorSera, è tutto sommato severo: 7 italiani su 10 si dicono pessimisti su queste due voci. Ma forse, dice l'economista di Tor Vergata Leonardo Becchetti in questa intervista di fine anno a Formiche.net, non è…
In Iraq la pazienza è finita. L'ultimatum della Casa Bianca all'Iran
“Abbiamo risposto perché il regime iraniano capisca”. Al telefono per un briefing con la stampa Brian Hook, rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Iran e consigliere del Segretario di Stato Mike Pompeo, lancia un messaggio a Teheran. “Se saremo ancora attaccati dal regime iraniano o da uno dei suoi proxies prenderemo azioni decisive in risposta”. Venerdì scorso Kata’ib Hezbollah, milizia…
Ombre cinesi. Gli occhi degli Usa sull'asse (di Seta) fra Cina e Turchia
I 150 anni dal completamento del Canale di Suez coincidono con il lancio di un'altra grande infrastruttura su scala mondiale che sta monopolizzando equilibri e rapporti intercontinentali: la Via della Seta, che punta a cementare nuovi legami commerciali tra Oriente e Occidente con particolare attenzione al quadrante a cavallo tra l'area euromediterranea e quella mediorientale dove gli intrecci commerciali di…
Tripoli preferisce le armi turche alla diplomazia europea?
Alcuni leader politici dell’ala più oltranzista della Tripolitania hanno chiesto ai cittadini libici di organizzare proteste in strada a Tripoli e altrove contro l'iniziativa diplomatica con cui l'Europa vorrebbe riagganciare la crisi. La missione Ue, proposta (dopo un tour est-ovest in Libia) dal ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, si terrà il 7 gennaio, sotto la guida dell'Alto rappresentante per la politica…
Macron e al-Sisi a colloquio. La guerra in Libia è anche mediatica
La crisi libica è anche una questione di propaganda, o forse meglio dire: è molto una questione di propaganda, da quella sfrontata dal campo a quella più sofisticata attraverso canali informativi ufficiali. Ieri per esempio al Arabiya è stata la prima a dare informazioni su una telefonata tra il presidente francese Emannuel Macron e il capo di stato egiziano, il presidente/generale…
L'economia (in crisi) della Corea del Nord. Numeri, misteri e qualche eccesso
La Corea del Nord aveva promesso un regalo di Natale per Donald Trump. In vista dello stallo nei negoziati con il regime di Kim Jong-un, tutti i dispositivi di sicurezza degli Stati Uniti si erano attivati in caso di prove missilistiche. “Ma forse il regalo che ci invierà – aveva detto ottimista il presidente americano – è un bel vaso…
La legge che serve alla Difesa italiana. Il punto di Nones (Iai)
Una legge che assicuri stabilità finanziaria ai programmi della difesa, smarcando il settore dai repentini cambiamenti politici e offrendo alle Forze armate gli strumenti adatti a un contesto in sempre più rapida evoluzione sempre. È qui che il ministro Lorenzo Guerini “potrebbe giocare la sua partita più importante per lasciare in eredità al nostro Paese una Difesa più efficace di…
Tra memoria e nostalgia. Trenta anni di un muro forse caduto per sempre
Un muro per dividere e proteggere dall’altro, un’idea che per la scorsa generazione vedeva in Berlino il paradigma di un raffronto impossibile tra due idee diverse del mondo. Berlino dal 1951 al 1989 era divisa prima da un muro fatto di materiale diversificato per poi divenire solidamente cementificato e protetto dal filo spinato. Il muro[1] rappresentava la volontà di sentirsi diversi…