Skip to main content

“Questo è il cortile del leader russo/ Dove devi scegliere tra il regime e Al Qaeda/ Mettiti dalla sua parte e sarai salvo dai bombardamenti/ Guarda a cosa sono servite le conversazioni di Sochi alla gente”. Questa una delle frasi della canzone Tutti i fronti del giovane rapper Amir Almuarri, una melodia sulla resistenza quotidiana del popolo siriano che è diventata il “tormentone” di questi giorni di scontri. Il video della canzone è ambientato nelle strade di Maarrat, devastate dalle bombe.

Tutti i fronti punta il dito contro tutti quelli che considera responsabili della sofferenza del popolo siriano. Da Assad e gli alleati russi e iraniani fino agli estremisti che si sono insediati nella zona, come Hay’at Tahrir al-Sham, la frazione di Al Qaeda in Siria. “La mia musica ha due tipi di pubblico – ha raccontato Almuarri a El Mundo -. Uno è la gente in Siria, che ha bisogno di forza e speranza; l’altro è la gente che ci vede da fuori, alla quale voglio raccontare qualcosa di diverso da quello che vede nei telegiornali”.Nato a Maarrat al Numan (Idlib), Almuarri ha 20 anni ed è cresciuto in una delle zone fuori dal controllo del regime di Bashar al-Assad. La scelta del nome artistico è un omaggio al filosofo Abul Alaa Almuarri, nato a Idlib nel X secolo, secondo il quotidiano britannico The Independent. A El Mundo il rapper ha raccontato di come ha dovuto risparmiare per anni per riuscire ad acquistare un computer portatile e fare la sua musica. Ascolta rap da quanto era piccolo e considera questo genere musicale un eccellente mezzo di espressione. Nella produzione l’aiutano il suo amico Ghiath Ayoub e il rapper libanese El Rass.

Ecco il rap che racconta la guerra in Siria

“Questo è il cortile del leader russo/ Dove devi scegliere tra il regime e Al Qaeda/ Mettiti dalla sua parte e sarai salvo dai bombardamenti/ Guarda a cosa sono servite le conversazioni di Sochi alla gente”. Questa una delle frasi della canzone Tutti i fronti del giovane rapper Amir Almuarri, una melodia sulla resistenza quotidiana del popolo siriano che è…

Kievgate, perché due soci di Rudolph Giuliani sono stati arrestati

Nuova tegola per il presidente Usa Donald Trump. Dopo la denuncia da parte dell’intelligence, seguita alla telefonata del 25 luglio con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, circostanza che ha portato all'avvio della procedura di impeachment da parte dei Democratici, è di oggi la notizia di due soci dell'avvocato personale di Trump ed ex sindaco di New York, Rudy Giuliani,…

Di Maio condanna l’assalto in Siria di Erdogan. E convoca l’ambasciatore

”Quel che sta accadendo in Siria, l'offensiva turca, la negazione dei diritti delle popolazioni locali e del popolo curdo, le morti di civili: tutto questo è inaccettabile e non possiamo voltarci dall'altra parte. Non può essere militare la soluzione alla crisi siriana", scrive su Facebook Luigi Di Maio, ministro degli Esteri italiano. L’Italia prende una posizione forte sull’attacco curdo in Siria, l‘operazioni “Fonte di Pace”…

"Ermitage. Il potere dell'arte". Il documentario con Toni Servillo. Il video

Arriverà nelle sale italiane solo il 21, 22, 23 ottobre, per essere poi distribuito in tutto il mondo, "Ermitage. Il Potere dell'Arte", una produzione originale 3D Produzioni e Nexo Digital. Il documentario fa parte del progetto de "La Grande Arte al Cinema" ed è stato realizzato con la piena collaborazione del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e del suo…

Hong Kong, Apple ritira la app per seguire gli spostamenti della Polizia. Il video

Stop a HKmap.live. Apple ha ritirato dal suo store online l'applicazione per smartphone che consentiva agli attivisti di Hong Kong di seguire e segnalare gli spostamenti degli agenti di polizia, in seguito alle critiche cinesi su "comportamenti illegali". HKmap.live era ancora disponibile nelle prime ore di oggi ma è scomparsa intorno a mezzogiorno, ora di Hong Kong. Gli sviluppatori hanno…

Huawei alla conquista di Bruxelles. Ecco la lobby al Parlamento europeo

Huawei non demorde. Continua il pressing europeo dell’azienda tech cinese con base a Shenzhen. Finito nel mirino degli Stati Uniti e decine di Paesi alleati che lo accusano di essere legato a doppio filo a Pechino e per questo non vogliono affidarle il 5G, il colosso fondato da Ren Zhengfei non ha intenzione di rinunciare alla partita per la costruzione e l’implementazione della rete di quinta…

Vi spiego perché Trump ha sacrificato i curdi. Parla Dottori (Luiss)

Per delineare i contorni della decisione con cui la Casa Bianca ha spostato alcune truppe dal confine turco-siriano, ma per andare anche oltre, delineando un quadro sul periodo particolare che sta vivendo il presidente Trump, Formiche.net ha intervistato Germano Dottori, docente di Studi strategici alla Luiss di Roma e autore de “La visione di Trump” — un’analisi sull’attuale presidenza. Ieri il segretario di…

La Nato fermi la Turchia in Siria. E su F-35... Parla Rizzo (M5S)

“Chiediamo alla Nato di agire politicamente per abbassare la tensione nell’area tra Siria e Turchia e impedire una catastrofe umanitaria i cui effetti pagheremo per primi noi italiani con i greci”. È la richiesta che Gianluca Rizzo, presidente della Commissione Difesa della Camera in quota M5S, affida a Formiche.net all'indomani della visita a Roma del segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens…

Trump, la Siria e i crimini della realpolitik. L'analisi di Saini Fasanotti (Brookings)

Di Federica Saini Fasanotti

Come volevasi dimostrare, i turchi hanno iniziato ad attaccare, forti del lasciapassare americano. Con la scusa della lotta al terrorismo curdo (nell'ottica di assestare il colpo mortale ai suoi storici nemici del Pkk) e il riposizionamento di circa due milioni di profughi creati dalla guerra civile siriana (che sono una spina nel fianco per il consenso fra i suoi connazionali),…

Bocciata la commissaria di Macron che puntava a Spazio e Difesa. Ecco perché

La bocciatura del Parlamento europeo ai danni della candidata francese Sylvie Goulard rischia di generare un vero e proprio terremoto politico lungo la linea che collega Parigi e Bruxelles. A incassare il colpo più duro è Ursula von der Leyen, la cui commissione potrebbe non riuscire a insediarsi come previsto il prossimo primo novembre. Deve aver sentito una bella botta…

×

Iscriviti alla newsletter