Skip to main content

La cultura non conforme esiste e cresce sempre di più. Ma soprattutto è vibrante la necessità di federare le diverse anime che da sempre compongono la compagine del centrodestra, specie dal punto di vista culturale. Per ottenere un movimento di idee che si identifichi come interlocutore autorevole nella galassia del dibattito anti mainstream è nato il comitato scientifico del think tank Nazione Futura.

Il “serbatoio di idee” nato dalla volontà del giovane editore Francesco Giubilei sta via via affermandosi come soggetto meta politico sempre più vivace e foriero di idee concrete declinate, sia a livello territoriale, sia a livello nazionale, in convegni, dibattiti e iniziative culturali di grande richiamo. Peraltro proprio Nazione Futura è stata tra le promotrici (assieme ad altre realtà di grande prestigio a partire dalla Fondazione Tricoli alla Fondazione Rivolta Ideale, passando per il Centro Studi Pino Rauti e il Centro Studi Dino Grammatico, il Centro Studi Machiavelli, Cultura Identità, la Fondazione An e la Fondazione Almirante) del manifesto della cultura non conforme di cui abbiamo scritto anche sulle nostre colonne.

Del comitato scientifico dell’associazione fanno parte noti esponenti del panorama intellettuale ‘fuori dal coro’: Paolo Becchi, il filosofo Giuseppe Bedeschi, Andrea Bixio, Alessandro Campi, la docente Ginevra Cerrina FeroniDino Cofrancesco, il docente universitario e scrittore Eugenio Capozzi, il docente di Storia contemporanea nell’università del Molise, Marco Gervasoni, Ettore Gotti Tedeschi, lo scrittore Luigi Iannone, Benedetto IppolitoGennaro MalgieriMichele MarsonetGiancarlo MazzucaRoberto PerticiGuido PescosolidoMarco Respinti e Giuseppe Valditara.

A guidare il neo costituito comitato sarà il filosofo Corrado Ocone.

Ed è proprio Ocone a commentare a caldo la nomina, mettendo subito in chiaro quali saranno le finalità del progetto: “La cultura di sinistra, in tutte le sue espressioni, ha creato di fatto, negli anni, una ‘egemonia’ nostro Paese, riuscendo a far passare l’idea che chi non si conforma ai suoi dettami è un incolto”, dichiara. Un’operazione di mistificazione che può essere combattuta solo sul terreno delle idee. Creare un autorevole comitato scientifico di persone non legate al pensiero unico dominante è non solo opportuno, ma necessario: per dare sostanza alle nostre battaglie politiche, ma anche per far da stimolo alla possibile rinascita culturale del nostro Paese.

“Questo il senso del comitato che oggi nasce e che è nostra intenzione allargare ancor più nei prossimi mesi”. Anche il presidente di Nazione Futura Giubilei sostiene si tratti di “un’operazione importante volta a dare sostanza ad un progetto di associazione politico culturale nata ormai due anni fa e che sta crescendo sempre di più sia in termini di adesione sia in termini di credibilità e di proposte. Il comitato scientifico servirà a fornire ulteriori spunti sia da un punto di vista nazionale, sia a livello locale, per la messa in pratica di iniziative che propongano un’alternativa valida al pensiero unico dominante nel Paese e non solo”. Fra le prime iniziative che Nazione Futura sta portando avanti c’è l’idea di un importante convegno che verrà organizzato a Roma prossimamente e che vedrà, con ogni probabilità, la presenza di ospiti internazionali.

Ecco come cresce la cultura non conforme. Il comitato scientifico di Nazione Futura

La cultura non conforme esiste e cresce sempre di più. Ma soprattutto è vibrante la necessità di federare le diverse anime che da sempre compongono la compagine del centrodestra, specie dal punto di vista culturale. Per ottenere un movimento di idee che si identifichi come interlocutore autorevole nella galassia del dibattito anti mainstream è nato il comitato scientifico del think…

Teheran fa i conti con il consenso (scarso)

"Misure proporzionate di legittima difesa nel rispetto dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite". Con queste parole di moderazione il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha commentato l’azione militare notturna condotta dalla Forze Armate di Teheran contro obiettivi americani in territorio iracheno. Sono parole politicamente significative e sono parole di equilibrio, quindi sono parole che possiamo accogliere con…

Libia e Iraq. Il piano di Conte per unire maggioranza e opposizione

Obiettivo: una strategia nazionale per le crisi che infiammano il nostro vicinato. Il premier Giuseppe Conte, pur dovendo incassare l'annullamento dell'incontro con il libico Fayez al Serraj (dopo tre ore a palazzo Chigi con il contendente Khalifa Haftar), passa all'azione dell'unità. Secondo fonti parlamentari, è convocata per venerdì mattina una riunione con i vertici delle forze politiche dell'intero arco costituzionale,…

Putin e il Patriarca rilanciano il sogno di Mosca, la Terza Roma

Non è un giorno normale quello che Vladimir Putin ha scelto per il suo surprise party siriano: si è imbarcato ed è partito alla volta della Siria nel giorno del Natale ortodosso. A volerla raccontare solo così non sarebbe una novità assoluta, il presidente russo si era già recato a celebrare il Natale, secondo il calendario giuliano, con le truppe…

Cosa ci spiega sulla Libia il non-incontro di Conte con Serraj

Il premier libico, Fayez Serraj, non farà tappa in Italia come previsto da Palazzo Chigi. Serraj – di rientro da Bruxelles dov'era per incontri con i vertici Ue – avrebbe dovuto vedere l'omologo italiano Giuseppe Conte, che nel frattempo oggi pomeriggio aveva già ricevuto Khalifa Haftar, il signore della guerra delle Cirenaica. È stato proprio questo faccia a faccia a far saltare l'incontro…

Hong Kong e 5G, così Lega e FdI fanno pressing al governo

Non solo Iran. Con il ritorno dalle feste natalizie torna al centro dell’agenda politica italiana un dossier diplomatico che aveva smosso le acque del governo a fine dicembre. I rapporti con la Cina, la tutela dei diritti umani a Hong Kong e il dibattito sulla sicurezza della rete 5G. Su questo vertono rispettivamente una risoluzione della Lega e un’interrogazione parlamentare…

Iva, Irpef, Sud e Ilva. Gli appunti per un'agenda 2020 firmati Baretta

Il 2020 è iniziato ufficialmente da soli otto giorni, ma l'agenda economica dell'esecutivo giallorosso è già aperta da un pezzo. A voltarsi indietro si intravede ancora quella legge di Bilancio accusata da molti osservatori di essere una manovra all'acqua di rose per un Paese alla disperata ricerca di Pil. Eppure qualcosa di buono c'è nel futuro, al netto di tutti…

Erdogan e Putin si giocano la Libia, ma la Siria resta un problema

"Ci sono delle divisioni fra noi, ma faremo in modo che non intacchino i rispettivi interessi nazionali". Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, lo ha detto in modo chiaro. Per quanto sulla politica estera le divisioni con Mosca siano parecchie, i mutui interessi di Mosca e Ankara sono troppo grossi perché si mandi tutto a monte. La motivazione ufficiale era…

L'Ue, la Libia e il doppio gioco di Macron. Parla Saini Fasanotti (Brookings)

Il vertice a Bruxelles fra i ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania e Regno Unito assieme all’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell sulla crisi in Libia si è concluso con un comunicato che chiede un cessate il fuoco immediato a Tripoli e condanna le “interferenze esterne”. In principio è tutto giusto, spiega a Formiche.net Federica Saini Fasanotti, nonresident senior fellow…

Eni e Sparkle. Quando la geopolitica corre sul filo. L'analisi di Bessi

Con l’uccisione del generale iraniano Soleimani e l’attività militare della Turchia in Libia il Medio oriente si è ripreso il palcoscenico della geopolitica mondiale, ricordandoci la complessità degli avvenimenti a cui assistiamo. E che non hanno mai una sola spiegazione o motivazione: per quanto riguarda la Libia, per esempio, si sarebbe portati ad attribuire la tensione che sta crescendo alla…

×

Iscriviti alla newsletter