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Le Europee sono alle porte ed è tempo di alleanze e decisioni. Accade ad esempio che sia partita la marcia di avvicinamento tra +Europa e Cittadini!, il movimento civico lanciato qualche mese fa da Gianfranco Passalacqua e Sandro Gozi di ispirazione liberale e macroniana.
“Sono rose, quindi fioriranno”, scrive su Facebook Piercamillo Falasca, componente della direzione nazionale di +Europa, dopo aver incontrato Passalacqua e aver discusso delle prossime tappe comuni.

Il 14 aprile Cittadini! chiamerà a Roma gli attivisti e i comitati costituiti nel frattempo in giro per l’Italia, un incontro a cui parteciperanno anche Sandro Gozi e il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. Sarà probabilmente l’occasione per lanciare un messaggio unitario per le elezioni europee, cui +Europa ha deciso di partecipare con il proprio simbolo.

Proprio ieri, con una conferenza stampa congiunta con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, Della Vedova ha ufficializzato la scelta: “Il Pd si ispira al Pse, noi siamo parte della famiglia dell’Alde. Collaboriamo per costruire in Italia una alternativa al governo giallo-verde, ma ci rivolgiamo a elettori con sensibilità e una visione diversa”. Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’ex ministro Carlo Calenda, con il suo manifesto “Siamo Europei” sperava in una lista unitaria tra il Pd (cui è iscritto) e +Europa.

Ma il movimento fondato da Emma Bonino mira a rafforzare se stesso in modo autonomo. Ad esempio dialogando con la rete del Pde di Francesco Rutelli e Francois Bayrou, che in Francia è appunto confluita in En Marche. Marco Taradash, animatore dell’iniziativa Centro Motore e dirigente di +Europa commenta così: “Intorno a +Europa si organizza l’area liberal-democratico. L’unica alternativa al fasciocomunismo dei gangster politici che ci governano è qui”.

Oltre ai macroniani italiani, l’ambizione è rivolgersi a quel mondo renziano oggi privo di riferimenti e smarrito rispetto alla svolta a sinistra del Pd zingarettiano. Già da qualche mese, d’altronde, hanno aderito a +Europa diversi giovanissimi esponenti di FutureDem, su tutti Giulio del Balzo e Francesco Cottafavi, già presidente e tesoriere dell’associazione un tempo considerata vicina ai leopoldini.
L’incognita principale, comunque, resta Calenda: rinuncerà al suo progetto Siamo Europei o lo farà definitivamente confluire nel Pd? Dalle parti di Bonino non disperano che, alla fine, Calenda accetti “da uomo coalizione” la sfida della lista liberal-democratica anziché la proposta di Zingaretti di farne uno dei capilista del Pd. Il tempo stringe, ma la partita è ancora lunga.

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