L’ultima volta che Parigi ha richiamato il suo ambasciatore a Roma è stato nel 1940, quando il Regno d’Italia entrò in guerra contro la Francia, consegnando la dichiarazione all’allora capo delegazione André François-Poncet. Il fatto torna a ripetersi oggi nell’anno del signore 2019, scrivendo una pagina nuova non solo nelle relazioni tra i due Paesi ma anche in quella dell’intera Unione…
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Rapporto Fim-Cisl. La Lombardia rallenta, riparte la cassa integrazione
I deboli segnali di ripresa lanciati dall'industria metalmeccanica lombarda nel primo semestre 2018 invertono la marcia. A fine anno, nonostante un calo del numero delle aziende colpite dalla crisi (259 totali, -20% rispetto al semestre precedente), si è registrato un aumento del numero di lavoratori interessati da procedure di cassa integrazione, sia ordinaria (7.698 contro 6.402 del primo semestre) che…
Francia e Germania puntano sul caccia del futuro. Ecco il primo contratto
Procede spedita la collaborazione tra Parigi e Berlino per il caccia franco-tedesco del futuro. Forti del sostegno politico rinnovato ad Aquisgrana da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, Airbus e Dassault hanno incassato il primo contratto per l'avvio dello studio preliminare di sviluppo. L'annuncio è arrivato dai due ministri della Difesa, Florence Parly e Ursula von der Leyen, che contestualmente hanno…
Afghanistan, i russi dialogano con i talebani cercando di scavalcare gli americani
Ieri si è conclusa una due giorni di colloqui sulla pace in Afghanistan che si è svolta a Mosca, al President Hotel. Il Cremlino ha invitato al tavolo sia i ribelli islamisti talebani, sia una delegazione politica afghana guidata dall'ex presidente Hamid Karzai (ultimamente critico con il ruolo americano). Attenzione: la presenza di queste due controparti non è un dettaglio, ma una…
Conte, se ci sei batti un colpo. Parla Nelli Feroci
Chi la fa l’aspetti. Il governo francese ha richiamato a Parigi l’ambasciatore in Italia Christian Masset. Una notizia grave, ma non inattesa da chi è addetto ai lavori. Chiunque conosca da vicino il mondo diplomatico sapeva che il crescendo di provocazioni del governo gialloverde nei confronti dell’Eliseo non sarebbe rimasto senza conseguenze. Dalla polemica (dal giorno alla notte) sul franco…
Se la Francia richiama l'ambasciatore. Il punto del generale Tricarico
Di Maio ha sbagliato a incontrare i gilet gialli, ma di certo i francesi non spiccano per "immacolatezza" di atteggiamenti nei nostri confronti. Quel che è certo, è che la situazione attuale non giova a nessuno, e che sarà dura ricostruire un rapporto ormai logoro. È il punto del generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa e già capo di…
Crollo made in Italy. La ricetta della miseria certificata (anche) dalla Commissione Ue
Non è una disfida delle previsioni. Solo gli allocchi possono crederci. Anche perché sono abbastanza omogenee: la Commissione europea stima la crescita italiana, per il 2019, allo 0.2%, l’Ufficio parlamentare di bilancio allo 0.4. Vero che si tratta del doppio, ma fra misure infinitesimali. Il governo stimava a novembre una crescita dell’1.5 (lasciamo perdere il Savona del 3%!). A dicembre…
Il governo blinda Salvini nonostante i malumori nel Movimento 5 Stelle
È chiaro da tempo che il voto della Giunta delle immunità parlamentari del Senato nei confronti di Matteo Salvini sarà esclusivamente politico, che tutto gira intorno alla decisione del Movimento 5 stelle (sempre più orientato a sostenere l’alleato di governo) e dunque che mettere a confronto le tesi del ministro dell’Interno e del Tribunale dei ministri di Catania diventi ormai…
Perché Salvini rifiuta le avances di Berlusconi
La Stampa oggi pubblica un “sondaggio choc” in possesso della Lega che, fatta la tara delle imprecisioni che lo strumento può avere, è molto interessante e sollecita la curiosità dell’analista politico. Secondo questo sondaggio, il partito di Salvini, se si votasse oggi, starebbe al 32 per cento da solo, ma scivolerebbe al 25 se corresse alleato con Forza Italia. Cosa…
Sul Venezuela l'Italia è sempre più sola. Anche l'Irlanda riconosce il governo di Guaidó
L’Italia è sempre più sola nella sua posizione sulla crisi del Venezuela. Il governo della Repubblica di Irlanda ha annunciato oggi che riconoscerà Juan Guaidó come presidente ad interim del Paese sudamericano. L’obiettivo: contribuire nel processo di transizione perché siano convocate nuove elezioni presidenziali in Venezuela in maniera “libera, giusta e democratica”. Il vicepremier e ministro degli Affari esteri irlandese,…