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Giornata importante per il Venezuela. Oggi la comunità internazionale insiste nell’impegno di percorrere la strada politica e diplomatica per trovare una soluzione alla crisi del Paese sudamericano.

In Finlandia, al margine del Consiglio Artico, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, e il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, parleranno del Venezuela. Mentre in America latina, nella città di San Jose, Costa Rica, si incontrerà il Gruppo di Contatto per il Venezuela.

LE ASPETTATIVE DI MOSCA

Sul sito russo Sputnik, il capo della diplomazia russa ha anticipato le sue aspettative per l’incontro con Pompeo: “Discuteremo del Venezuela, ma non solo del Venezuela, abbiamo un’agenda piuttosto ricca, ci sono molti problemi e compiti che devono essere affrontati a livello internazionale, sulla scena mondiale anche i compiti legati alla sicurezza globale e regionale sono numerosi”. Lavrov ha sottolineato che “nella maggior parte delle questioni, la cooperazione tra Russia e Stati Uniti può svolgere un ruolo molto molto significativo, positivo se costruiamo l’interazione sui principi dell’elaborazione di approcci comuni”. E il Venezuela è una di queste.

LE CONDIZIONI DI WASHINGTON

Per Pompeo, invece, la priorità sarà chiedere a Mosca di ritirare la sua presenza dal Venezuela. In un’intervista all’emittente Fox News, il segretario di Stato ha insistito sull’intervento straniero nella congiuntura del Venezuela, puntando il dito anche contro l’Iran: “Vogliamo che il popolo venezuelano non soffra l’ingerenza di alcun Paese, sia Russia o la Cina; sappiamo che ci sono iraniani nel territorio venezuelano […] Gli Usa vogliono tutti i Paesi fuori per permettere al popolo venezuelano di ristabilire la propria democrazia”.

“I russi devono andare via – ha aggiunto – come ha chiesto il presidente Donald Trump alcune settimane fa in un tweet […] Sappiamo anche della storica presenza di un paio di migliaia di sicari cubani che essenzialmente controllano il Paese oggi”.

IL VERTICE DEL GRUPPO DI CONTATTO 

Ma oggi si parlerà del Venezuela non solo in Finlandia. Lunedì 6 maggio e martedì 7 maggio è in programma il terzo vertice del Gruppo Internazionale di Contatto sul Venezuela. La prima giornata sarà dedicata alla preparazione di un’agenda di lavoro, insieme a rappresentanti politici e tecnici specializzati,, e una bozza di dichiarazione congiunta che sarà approvata dai ministri degli Esteri del Gruppo il giorno dopo.

Il ministro degli Esteri di Costa Rica, Manuel Ventura, ha detto che per il suo governo la riunione del Gruppo “rappresenta un riconoscimento della leadership e degli sforzi diplomatici nella ricerca di un’uscita politica per la crisi del Venezuela”.

Il Gruppo Internazionale di Contatto per il Venezuela è formato dalla Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito, Costa Rica, Uruguay, Ecuador e Bolivia.

Alla riunione di oggi saranno presenti il presidente del Costa Rica, Carlos Alvarado, e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini.

In attesa di Lavrov, gli Usa denunciano le mani di Russia e Iran sul Venezuela

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