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In vista dell’appuntamento del prossimo 3 dicembre, quando si apre, a Katowice, in Polonia,  la Cop 24, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Commissione europea ha adottato, lo scorso 28 novembre, un Piano strategico a lungo termine (“Un pianeta pulito per tutti”) per un’economia prospera, moderna, competitiva e neutrale rispetto al clima entro il 2050. Con questa strategia, l’Europa intende “aprire la strada alla neutralità del clima, investendo in soluzioni tecnologiche realistiche, responsabilizzando i cittadini e allineando l’azione in settori chiave, come la politica industriale, la finanza e la ricerca, garantendo al contempo l’equità sociale per una transizione giusta”.

Il vicepresidente della Commissione, responsabile per l’energia Maros Sefcovic ha dichiarato che “non si può vivere in sicurezza in un pianeta con un clima fuori controllo, ma ciò non significa che per ridurre le emissioni dovremmo sacrificare i mezzi di sostentamento degli europei. Negli ultimi anni abbiamo dimostrato come ridurre le emissioni, creando prosperità, posti di lavoro e migliorando la qualità della vita delle persone. L’Europa continuerà a trasformarsi. La nostra strategia mostra ora che entro il 2050 è realistico che l’Europa sia neutrale dal punto di vista climatico”.

Entro la fine di quest’anno, gli Stati membri presenteranno alla Commissione i loro progetti di piani nazionali per l’energia e il clima, che dovranno tener conto della strategia a lungo termine dell’Unione. D’altra parte, lo scopo della strategia è quello di guidare il pianeta verso la neutralità climatica, ossia emissioni zero, al 2050, è in linea con l’obiettivo dell’accordo di Parigi del 2015 di mantenere la temperatura ben al di sotto dei due gradi e proseguire gli sforzi per rimanere entro un grado e mezzo.

“L’Unione Europea ha già avviato la trasformazione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico – ha dichiarato il Commissario per il clima e l’energia Miguel Arias Canete –. Oggi stiamo intensificando i nostri sforzi affinché l’Europa diventi la prima grande economia al mondo neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. E’ possibile con le tecnologie attuali. Ed è nell’interesse dell’Europa fermare la spesa per le importazioni di combustibili fossili e investire in miglioramenti per la vita quotidiana di tutti gli europei”.

Secondo l’ultimo euro barometro (novembre 2018), il 93% degli europei ritiene che il cambiamento climatico sia causato dall’attività umana e l’85% concorda che utilizzando l’energia in modo più efficiente concorra alla crescita economica e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Questa strategia, secondo la Commissione, “mira a garantire che questa transizione sia socialmente equa e accresca la competitività dell’economia e dell’industria europea sui mercati globali, garantendo posti di lavoro di alta qualità e crescita sostenibile”.

Sette le aree strategiche individuate per un’economia a impatto climatico neutro: efficienza energetica; dispiegamento di fonti rinnovabili; mobilità pulita, sicura e connessa; industria concorrenziale ed economia circolare; infrastrutture e interconnessioni; bioeconomia e pozzi naturali di carbonio; cattura e stoccaggio del carbonio per affrontare le restanti emissioni.

“Tutti i modi di trasporto dovrebbero contribuire alla de carbonizzazione del nostro sistema di mobilità – ha dichiarato la Commissaria ai trasporti Violeta Bulc –. L’obiettivo è raggiungere le emissioni nette entro il 20150. Ciò richiede un approccio sistemico con veicoli a basse e zero emissioni, un forte aumento della capacità della rete ferroviaria e un’organizzazione più efficiente del sistema di trasporto, basata sulla digitalizzazione. Tutto questo guidato da innovazione e investimenti”.

E a proposito di investimenti, la Commissione stima che ne serviranno da 175 a 290 miliardi di euro ogni anno, che saranno ripagati dalla riduzione delle importazioni dei combustibili fossili, dall’ottimizzazione della rete energetica me dall’abbattimento della spesa sanitaria per la cura delle malattie legate all’inquinamento.

Il prossimo appuntamento per definire le azioni concrete da mettere in cantiere per dare attuazione alla strategia, sarà a ridosso delle elezioni del Parlamento Europeo del maggio 2019, a Sibiu, in Romania, il 9 maggio del prossimo anno. La strategia è un invito alle istituzioni europee, i parlamenti nazionali, il settore imprenditoriale, tutti i cittadini a dare il proprio contributo, così da consentire di adottare e presentare alle Nazioni Unite, entro il 2020, un piano strategico, come richiesto dall’accordo di Parigi.

Addio combustibili fossili entro il 2050. Il Piano della Commissione europea

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