Skip to main content

In molti articoli abbiamo accennato ad uno strumento, richiesto a gran voce da diversi stakeholder del settore, che rappresenta un vero e proprio acceleratore dell’innovazione: la sandbox.

Una delle finalità della sandbox è allineare compliance e regolamentazione alla rapida crescita delle aziende Fintech senza affogarle nelle regole, ma allo stesso tempo, senza compromettere la sicurezza del cliente.

Dal punto di vista di una start up Fintech, la sandbox è utile per fornire la capacità di testare prodotti e servizi in un ambiente controllato, per ridurre il time-to-market ed i costi, per supportare l’individuazione di adeguati strumenti di protezione dei consumatori, per costruire nuovi prodotti e servizi e per migliorare l’accesso ai finanziamenti.
Dall’istituzione di una sandbox traggono beneficio, oltre alle startup Fintech, diversi attori: i clienti, le banche tradizionali, le autorità di regolamentazione e gli investitori.

La sandbox consente di attirare l’attenzione di diversi attori come banche, fondi di private equity e venture capital nella speranza di assicurarsi investimenti. L’incertezza normativa, infatti, scoraggia gli investimenti. Gli investitori sono riluttanti a investire in una società che sta lavorando in un contesto non regolamentato in quanto le istituzioni parlamentari potrebbero intervenire in qualsiasi momento e ritenere illegali le proprie operazioni, obbligandole a cambiare radicalmente l’attività per conformarsi o chiuderla. Allo stesso modo, gli investitori non vogliono necessariamente investire in un mercato iper regolamentato poiché, quest’ultimo, può ostacolare l’innovazione ripercuotendosi sullo sviluppo aziendale e sulla capacità di conseguire utili. All’interno di una sandbox, invece, le aziende possono convincere gli investitori, che in precedenza erano titubanti a investire, che stanno lavorando sia sui loro obblighi normativi sia sulle loro innovazioni di prodotto o servizio.

Le start up Fintech hanno l’opportunità di lavorare fianco a fianco con i regolatori mentre testano i loro prodotti o servizi in un mercato reale ma ristretto e ben delimitato. E il vantaggio è reciproco poiché anche i regolatori possono sviluppare e migliorare le politiche regolatorie più appropriate attraverso una maggiore visibilità delle nuove innovazioni, visionandone e valutandone la concreta applicazione.

I clienti ottengono una protezione migliore, in primo luogo perché i prodotti dell’azienda vengono testati in un ambiente controllato prima del rilascio definitivo aperto all’intero mercato e, in secondo luogo, perché, per come detto sopra, i regolatori hanno potuto già per tempo sperimentare le vulnerabilità per i clienti e porvi rimedio.

Le banche, infine, trarranno enorme giovamento da una collaborazione con le start up Fintech, e viceversa. La strada della cooperazione tra questi due mondi è una via quasi obbligata dal contesto di mercato che va delineandosi. In primis perché entrambi hanno un avversario comune: le cosiddette big tech. Le Gafa (Google, Amazon, Facebook ed Apple), a cui ormai non possiamo più non aggiungere Alibaba e Tencent, hanno capacità tecnologiche, brand, informazioni su clienti ed ingente disponibilità economica da poter rivoluzionare il mercato bancario così come lo conosciamo. È ormai di dominio pubblico l’acquisto di una licenza bancaria in Irlanda da parte di Facebook che gli consentirebbe di operare già su circa 2 miliardi di clienti così come la linee di credito che Amazon offre ai merchant suoi clienti. In secundis perché le une hanno quello che manca alla seconde e viceversa: le banche, nel loro processo di innovazione, hanno bisogno di velocità, agilità, creatività, mentre le start up fintech necessitano di capitali, distribuzione, brand. Le start up fintech, inoltre, possono migliorare la redditività della banca attraverso una riduzione dei costi (di processo, di compliance e di rischio) ed un incremento dei margini (molti mercati prima inaccessibili adesso presentano forme di profitto) e consentono di aumentare la competitività delle banche consentendo loro di offrire al cliente una customer experience mai sperimentata prima con servizi/prodotti rapidi, efficienti, altamente personalizzati ed accessibili 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 su qualsiasi device tecnologico. Non è un caso se ormai le più grandi banche hanno sviluppato al loro interno una qualche forma di acceleratore o incubatori fintech.

Regolatori, start up, incumbents, finanziatori ed accademia sono tutti elementi che contribuiscono alla formazione di un ecosistema, fattore critico di successo per lo sviluppo del Fintech a livello di sistema Paese; ciò che tiene uniti questi elementi, che fa da collante ed acceleratore è proprio la sandbox. L’Unione Europea negli ultimi tempi ha chiamato in causa la sandbox, parole di incoraggiamento in questo senso sono state spese da parte della Consob, segnali di apertura sono stati espressi anche da Banca d’Italia, mentre il Parlamento, nella scorsa legislatura, aveva preso un indirizzo ben specifico. La strada per fornire un elemento di competitività in più al nostro sistema finanziario ed economico è tracciata, ora non resta che percorrerla.

Fintech

L’importanza di essere una sandbox

In molti articoli abbiamo accennato ad uno strumento, richiesto a gran voce da diversi stakeholder del settore, che rappresenta un vero e proprio acceleratore dell’innovazione: la sandbox. Una delle finalità della sandbox è allineare compliance e regolamentazione alla rapida crescita delle aziende Fintech senza affogarle nelle regole, ma allo stesso tempo, senza compromettere la sicurezza del cliente. Dal punto di…

Midterms: i democratici riprendono la Camera, Trump più forte in Senato

I risultati delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti dicono che il Partito Democratico ha ottenuto un’ampia maggioranza alla Camera, mentre i repubblicani hanno consolidato l’esile vantaggio che avevano in Senato. Questo significa che il presidente Donal Trump dovrà governare, sebbene il maggior potere di voto alla camera alta, senza il controllo nell’assisse dei deputati, cambiando l’equilibrio che aveva trovato al…

Gig economy, persone oltre le biciclette

Di Francesco Pipicella

I lavoratori della gig economy - che i nostri genitori conoscono come “fattorini” - sono assurti a simbolo di una nuova lotta contro lo sfruttamento delle classi economiche più deboli. I presunti difensori dei loro diritti si sono scagliati contro quella che ritengono essere un'attività de-umanizzante, e da questo hanno attinto il lessico per la loro battaglia: si parla di…

rizzo

Difesa, la Camera lancia un'indagine conoscitiva sulla pianificazione per il settore

Tagli sì, tagli no. Prosegue il dibattito relativo all'annunciata riduzione del budget destinato alla Difesa, con annesse preoccupazioni di un comparto strategico già colpito da anni di bilanci risicati. Con l'obiettivo di fare chiarezza, la commissione Difesa della Camera, presieduta da Gianluca Rizzo, ha lanciato un'indagine conoscitiva “sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della…

assia messori

La Germania punta sulla difesa. Il piano per aumentare il budget militare

Berlino punta tutto sulla difesa. Le commissioni competenti del Bundestag sono chiamata a discutere, a partire da questa settimana, su una proposta di budget che assicurerebbe al settore un aumento di altri 5,7 miliardi di euro dopo il 2020 rispetto a quanto previsto finora. Il piano arriva direttamente dal ministero delle Finanze guidato da Olaf Scholz, anche se l'impulso determinante…

Perché concordo con Boeri sulla manovra maschilista

Mentre la legge di bilancio scorsa ha esteso da 2 a 4 giorni il congedo obbligatorio remunerato al 100% per i padri, se l’attuale governo non deciderà di confermarla, la sperimentazione si concluderà entro la fine di quest’anno, massacrando quell’avvicinamento all’opzione su cui sta lavorando la Ue e compiuto già da alcuni Stati in direzione di un riequilibrio dei compiti…

pil, energia nucleare

La semplificazione secondo Sorgenia. Ecco la video-bolletta

La bolletta spiegata a parole e immagini. Mica male per un Paese dove con il più alto tasso di difficoltà nella lettura dei documenti relativi alle utenze domestiche. Sorgenia però ha voluto giocare d'anticipo, inventandosi su due piedi una soluzione in grado di aggirare il problema e rendere la lettura finalmente agevole. Il nome dice molto, Nexty: ogni mese i clienti della…

Spazio, revoca "a sorpresa" per il presidente dell'Asi Roberto Battiston

“Revoca immediata” al presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston. A comunicarlo è stato lui stesso attraverso un tweet, senza nascondere la “sorpresa” per la comunicazione arrivata dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Marco Bussetti. “È il primo spoil system per un ente di ricerca – ha aggiunto Battiston – grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso…

Sì alla riforma, no all'abolizione. La prescrizione vista da Michele Vietti

È uno stallo messicano quello in corso fra Lega e Cinque Stelle. Da una parte la legittima difesa, oggi al voto in Parlamento all’interno del decreto sicurezza su cui il governo ha messo la questione di fiducia. Dall’altra c’è la riforma della prescrizione contenuta in un emendamento grillino e sbandierata dal Guardiasigilli Alfonso Bonafede. Nei piani pentastellati i termini per…

Questa Europa non lotta contro la povertà, cambiamola. Parla Castaldo

L'Europa, quella arrabbiata, che si sente anche un po' tradita. In altre parole, l'Unione europea dinnanzi alla sua prima secessione in 70 anni di storia. Ben raccontata nel libro di Roberto Sommella Gli arrabbiati, la prima guerra di secessione europea (qui un lungo estratto pubblicato da Formiche.net qualche settimana fa), presentato ieri sera alla Federazione degli editori dei giornali (Fieg)…

×

Iscriviti alla newsletter